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La sindrome delle apnee ostruttive, nota anche come OSAS (Obstructive Sleep Apnea Syndrome) è uno dei più comuni disturbi respiratori del sonno.
Questo disturbo consiste nell’interruzione del respiro, completamente o parzialmente, per un tempo variabile da 10 secondi a un minuto. Possono verificarsi anche 10 o 15 episodi per notte, con una conseguente diminuzione di apporto di ossigeno.
Le apnee notturne sono associate al russamento e peggiorano la qualità del sonno, con conseguenze come affaticamento, sonnolenza diurna elevata, difficoltà di concentrazione e aumento del rischio di incidenti stradali.
Le apnee notturne colpiscono più frequentemente gli uomini; le caratteristiche fisiche a esse associate sono circonferenza del collo elevata, sovrappeso, età avanzata. Le OSAS aumentano il rischio di malattie cardiovascolari; causano ipertensione e sono associate a un maggior rischio di ictus cerebrale.
Le apnee notturne possono essere favorite da alterazioni delle prime vie aeree respiratorie, come per esempio deviazione del setto nasale, ingrossamento di tonsille o adenoidi, ugola di grandi dimensioni, mandibola piccola, abuso di bevande alcoliche prima di andare a dormire o da uso di sonniferi.
La maggior parte delle persone che soffre di apnee notturne non ne è consapevole. Esistono però alcuni aspetti da non sottovalutare:
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russamento abituale, ogni notte, protratto per almeno sei mesi
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apnee durante il sonno avvertite dal partner
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risvegli con sensazione di soffocamento
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peso eccessivo; un valore di BMI (indice di massa corporea) maggiore di 20 è considerato un fattore di rischio
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circonferenza del collo superiore a 43 centimetri per gli uomini e 41 per le donne
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