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Perché l’organismo riesca a soddisfare le accresciute richieste energetiche determinate dall’esercizio fisico, i muscoli devono avere una maggiore disponibilità di glucosio. Quest’ultimo è immagazzinato prevalentemente nei muscoli e nel fegato sotto forma di glicogeno. Bisogna quindi aumentare la glicogenolisi e far sì che il glucosio liberato, passando dal fegato al plasma sanguigno, circoli in tutto l’organismo e giunga ai tessuti in attività. Ci sono quattro ormoni volti a incrementare il glucosio plasmatico in circolo:
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Il glucagone
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L’adrenalina
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La noradrenalina
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Il cortisolo
La concentrazione plasmatica di glucosio durante l’esercizio fisico dipende dall’equilibrio tra il consumo di glucosio nei muscoli e il rilascio di glucosio dal fegato. Il rilascio di glucosio dal fegato è favorito dal glucagone la cui secrezione aumenta durante l’esercizio fisico. L’attività muscolare inoltre innalza anche il tasso di rilascio delle catecolamine (adrenalina e noradrenalina) da parte della midolla surrenale, pertanto gli effetti di tali ormoni si aggiungono a quelli del glucagone.
I dati raccolti suggeriscono che anche il livello di cortisolo aumenta durante l’esercizio fisico. Pertanto, tutti e quattro gli ormoni citati possono far aumentare la quantità di glucosio ematico, promuovendo i processi di glicogenolisi e di gliconeogenesi. La quantità di glucosio rilasciata dal fegato dipende dall’intensità e dalla durata dell’esercizio. Quanto più aumenta l’intensità dell’esercizio, tanto maggiore è il rilascio di catecolamine, così aumenta significativamente anche il tasso della glicogenolisi.
Nel corso di un esercizio esplosivo breve, i muscoli consumano le proprie scorte di glicogeno prima di utilizzare il glucosio presente nel plasma. Nel caso di un esercizio che si protrae per alcune ore, invece, il tasso di rilascio del glucosio epatico è più vicino al reale fabbisogno muscolare, pertanto come aumenta il consumo muscolare di glucosio, aumenta anche il tasso di rilascio del glucosio epatico.
L’assorbimento di glucosio da parte dei muscoli è garantito da un altro ormone, l’insulina: quando il glucosio arriva fino al muscolo, l’insulina agevola il suo ingresso all’interno delle fibre. L’esercizio fisico può aumentare la fissazione dell’insulina ai recettori che si trovano sulla fibra muscolare. Nel corso di un esercizio prolungato però il livello di insulina diminuisce, questa contraddizione ci ricorda che è importante non solo la concentrazione dell’ormone nel sangue, bensì anche la sensibilità dei recettori presenti sulla membrana cellulare a quello specifico ormone. Ecco che l’attività muscolare determina un aumento di recettori sulle cellule, la loro attività risulta così aumentata e si riduce, quindi, la necessità di avere un livello ematico elevato di insulina. Questo è essenziale perché, durante l’esercizio fisico, ben quattro ormoni vengono sollecitati per rilasciare il glucosio immagazzinato e per fornire nuovo glucosio. Un livello elevato di insulina potrebbe contrastare la loro azione, impedendo alle cellule muscolari il necessario apporto di glucosio per soddisfare il loro fabbisogno energetico.