CAUSALITA’ METAFISICA: SCHEMI MENTALI CREATORI DI BENESSERE E MALESSERE

Tutti noi siamo condizionati da modelli di pensiero, induttivi di esperienze sia positive che negative.

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E’ oramai noto che, nella vita, ogni effetto e’ determinato da uno schema di pensiero che lo precede e lo perpetua. Detto schema deriva dalle nostre credenze, inculcateci sin dall’infanzia, dalle nostre figure di riferimento e dall’ambiente circostante.

L’espressione “causalità metafisica” descrive il potere esercitato dalle parole e dai pensieri nella concretizzazione delle succitate esperienze. Pertanto, a nostra insindacabile discrezione ed autonomia, per “dono energetico”, ci è resa possibile la sostituzione del modello mentale ed espressivo acquisito, che si traspone nella realtà con la preziosa facoltà di modificare la manifestazione degli eventi della nostra vita.

E’ dunque fondamentale acquisire la consapevolezza della nostra responsabilità nella creazione degli accadimenti.

In tema di salute, interviene quale coadiuvante della medicina allopatica, la Metamedicina che, attribuendo ad ogni sintomo manifestato dal nostro corpo un messaggio corrispondente al disagio psicologico in essere, funge da avvertimento atto alla tutela del nostro benessere.

La letteratura è, in tal senso, sufficientemente indiziaria ed esplicativa per aiutarci ad identificare le probabili ragioni dei nostri disturbi fisici e, senza alcuna velleità di sostituirsi al Medico, alle analisi ed alle terapie consequenziali prescritte – sia chiaro!! -, suggerire nuovi schemi di pensiero generatori di salute.

Ribadisco che la Metamedicina offre – oso dire garantisce – un valido aiuto, ma non costituisce e non deve essere considerato uno stratagemma empirico per ovviare le cure allopatiche.

L’assunto della Metamedicina recita che la malattia è solo un effetto esterno e, pertanto, per eliminare la causa mentale – la generatrice – dobbiamo “esplorarci”.

In assenza di un’attenta analisi dei nostri reali bisogni, pensieri e stile di vita, adottando un coerente cambiamento, anche ad avvenuta completa guarigione, restiamo soggetti ad alto rischio recidive.

E’ importante sottolineare che i modelli di pensiero tra i maggiori imputati dei malesseri dell’organismo sono riconducibili a critica, collera, risentimento e senso di colpa.

Ho potuto constatare personalmente l’importante livello d’incidenza dei citati “imputati del malessere”, osservando e dialogando con le persone che mi circondano, tanto da condividere alcuni esempi riferiti dalla sopradescritta disciplina.

La critica eccessiva, genera sovente malattie come l’artrite: la mia Mamma ne soffriva e nessuno più di me può testimoniare quanto deplorasse i comportamenti altrui.

La collera si somatizza in bruciori e/o infezioni, febbre: l’esempio del mio Papà, per sua natura iracondo, fu emblematico… culminato con un’infezione che gli procurò la morte.

Il risentimento nutrito a lungo, addirittura può causare il cancro: la mia più cara Amica, afflitta da oggettive contrarietà e, soprattutto da un’ elevata predisposizione all’enfasi interpretativa, ha sviluppato un cancro al seno. Non scordiamo che la gravità dei problemi è sempre direttamente proporzionale all’ individuale livello di percezione.

Infine, la colpa… ricerca inconsciamente una punizione e genera dolore.

Solo pochi esempi per rimarcare quanto il nostro atteggiamento mentale, alimentato dalle relative percezioni – talvolta esasperate -, influiscano sul nostro benessere.

Eventuali approfondimenti sono disponibili ai seguenti link:

https://www.tagmedicina.it/2022/01/19/attrazione-metamedicina-ed-ipnosi/

https://www.tagmedicina.it/2022/02/02/legge-attrazione-benessere/

https://www.tagmedicina.it/2022/03/03/controllo-delle-emozioni/

E’ un’entusiasta! La caratterizza lo spiccato desiderio di comunicare. Nel suo percorso professionale ha ricoperto posizioni di responsabilità nel settore Education nell’ambito di Società Multinazionali, erogando corsi di Addestramento e Formazione – Aziendali ed Interaziendali - al Personale Commerciale. Successivamente, Daniela è migrata al mondo dell’imprenditoria. Con l’eclettismo che la contraddistingue, da alcuni anni è ritornata al suo primo amore: l’arte. È un’apprezzata astrattista che ama trasporre su tela le sue sensazioni. Contestualmente, da alcuni anni si è dedicata alla scrittura pubblicando e-book ad indirizzo formativo e curando per alcune testate giornalistiche rubriche inerenti psicologia, comunicazione, problematiche di coppia, salute e bellezza.

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