INSULINO – RESISTENZA e LEPTINA questo “strano” gioco “ormonale”

Quando le cellule rifiutano di obbedire all’insulina, il glicogeno viene trasformato in grassi che, sotto forma di trigliceridi, vengono immagazzinati in tutto il corpo compreso il sangue.

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A causa di un’alimentazione troppo ricca di carboidrati e zuccheri abbiamo insulina costantemente in circolo, che ordina alle cellule di immagazzinare sempre nuova energia, ma arriva il momento in cui queste sono piene e non possono farne entrare altra.

Un po’ come il serbatoio della macchina che non può espandersi per fare entrare più benzina quando è pieno.

A questo punto, le cellule diventano “sorde” al messaggio dell’insulina e non permettono più l’ingresso di altra energia (cioè di glucosio che viene convertito e immagazzinato sotto forma di glicogeno).

Questo stato si definisce insulino – resistenza ed è una condizione molto rischiosa per la salute.

Il pancreas tenta di contrastare il rifiuto delle cellule producendo sempre più insulina.

Questa iperattività, però, se troppo prolungata nel tempo, danneggia le cellule beta fino a provocarne la morte (queste cellule non si rigenerano e non possono essere sostituite da cellule nuove).

Quando le cellule rifiutano di obbedire all’insulina, il glicogeno viene trasformato in grassi che, sotto forma di trigliceridi, vengono immagazzinati in tutto il corpo compreso il sangue.

L’accumulo di trigliceridi nel sangue e la sovrapproduzione di insulina mandano in tilt un altro ormone essenziale: la leptina.

LA LEPTINA

È un ormone prodotto dalle cellule adipose, regola il consumo e l’approvvigionamento di energia in modo da mantenere il giusto livello di grassi nel corpo.

È anche detto ormone della sazietà, perché regola il senso della fame a seconda di quanta energia è immagazzinata nel corpo.

Se l’energia è poca, ci stimola a mangiare di più; se l’energia è sufficiente, ci induce a smettere di mangiare.

Questo avviene perché la leptina comunica con il cervello e gli segnala quanta energia è presente nel corpo e il cervello reagisce di conseguenza.

O almeno così è quando tutto funziona a dovere.

L’accumulo di trigliceridi e glucosio nel sangue danneggia la capacità del cervello di ricevere e comprendere il messaggio della leptina.

Questo stato si chiama

leptino-resistenza.

Il nostro cervello è programmato per mettere il corpo in condizione di sopravvivere in caso di carestia e quindi per accumulare grassi ogni qualvolta è possibile.

Si tratta di un meccanismo di protezione molto antico, che risale al tempo in cui i nostri antenati non avevano supermercati a disposizione e ancora meno la certezza di riuscire sempre a procurarsi il cibo.

Da questo punto di vista, il cervello è pessimista e, quando non riesce a percepire i segnali inviati dalla leptina, pensa che non ci sia grasso sufficiente (anche se lo specchio ti dice il contrario).

Ciò ti spinge a mangiare di più, soprattutto di sera e di notte.

Questo continuo mangiare porta a un ulteriore accumulo di glucosio e trigliceridi nel sangue e quindi costringe il corpo a mettere in circolo altra insulina.

Come abbiamo visto, le cellule, per proteggersi dall’abnorme accumulo di energia, iniziano a rifiutare il comando dell’insulina di immagazzinarne sempre di più e questo porta all’insulino – resistenza.

Naturopata docente ed esperta di Bioterapeuta NUTRIZIONALE® Iscritta al registro F.A.C. (Federazione delle Associazioni Certificate) pos.N 96 Professionista certificato ACCREDIA Conforme alla normativa tecnica UNI, Legge 14 gennaio 2013, n. 4 Patrizia Pellegrini è esperta in Riflessologia Plantare, Iridologia e Floriterapia. La sua formazione Naturopatica è stata acquisita presso la New Port University Italian Branch di Roma. Master in bioterapia Nutrizionale ®️ Applicata. Master in Nutrigenomica e DNA degli alimenti. Docente di Antropologia presso l'Ateneo Salesiano di Roma nel corso di studi di Naturopata - Vix Sanatrix Naturae Roma. Iscritta alla F.A.C. e Past Presidente dell'Associazione Tone, "Tree of Natural Energy", con la quale organizza seminari informativi "Prevenire è meglio che Curare" su tutto il territorio nazionale. Socia della Fidapa Sez di Roma e della Casa Internazionale Delle Donne in Roma. Nata ad Ancona e vissuta a Manziana, professionalmente presente nelle principali città italiane collabora con studi medici e centri benessere. E' co-autrice di un libro sulla Costituzione Iridologica, collabora e scrive con diversi giornali nazionali, con la testata online Napoliflash24 , presenza costante in tv calabresi con rubriche naturopatiche bioterapeutiche nutrizionali. Svolge la sua professione a Milano, Roma, Manziana, Firenze, Roccella Jonica, Napoli, Ottaviano(Na), Amantea, Campora San Giovanni, Reggio Calabria.

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