Sviluppato un test rapido del respiro per rilevare l’infezione da Sars-CoV-2

«Il dispositivo, che è in grado di identificare l'infezione perché il virus produce una distinta impronta del respiro a causa della sua interazione con ossigeno, ossido nitrico e ammoniaca nel corpo umano, è stato testato su 46 pazienti del reparto di terapia intensiva posti in ventilazione per insufficienza respiratoria»

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I ricercatori dell’Ohio State University Wexner Medical Center hanno sviluppato un test rapido del respiro in grado di rilevare l’infezione da Sars-CoV-2 nei pazienti critici, e stanno esplorandone l’uso per accelerare il processo di screening al posto del tampone nasale. Il rilevatore è stato sviluppato dal Dipartimento di scienza e ingegneria dei materiali e dal Dipartimento di ingegneria meccanica e aerospaziale della Ohio State University in collaborazione con il Dipartimento di ingegneria elettrica e informatica della Stony Brook University.

«Il dispositivo, che è in grado di identificare l’infezione perché il virus produce una distinta impronta del respiro a causa della sua interazione con ossigeno, ossido nitrico e ammoniaca nel corpo umano, è stato testato su 46 pazienti del reparto di terapia intensiva posti in ventilazione per insufficienza respiratoria» esordisce

Pelagia-Irene Gouma, ricercatrice del Dipartimento di scienza e ingegneria dei materiali all’Ohio State e cofirmataria dell’articolo su Plos One, spiegando che metà dei partecipanti allo studio aveva un’infezione attiva, mentre l’altra metà non era infetta. «L’attuale test di riferimento per la diagnosi di infezione è un tampone nasale molecolare che, oltre a essere invasivo e fastidioso, richiede tempo per essere elaborato in laboratorio. Viceversa, il test del respiro, che identifica e misura biomarcatori specifici nell’aria espirata attraverso nanosensori, è in grado di rilevare il virus entro 15 secondi» afferma Matthew Exline, coautore dello studio e direttore della terapia intensiva al Wexner Medical Center, aggiungendo che il test del respiro ha un’accuratezza dell’88% nel rilevare l presenza di una polmonite da Sars-CoV-2. «L’uso del test del respiro per diagnosticare rapidamente i pazienti infetti ha tutto il potenziale per migliorare in modo significativo lo screening dei pazienti e delle persone asintomatiche. Studi futuri esamineranno l’uso di questa tecnologia per i pazienti meno gravi e esploreranno se altre malattie e infezioni potrebbero trarne beneficio» concludono i ricercatori, che hanno già richiesto alla Food and Drug Administration l’autorizzazione all’uso del test del respiro in emergenza.

Plos One 2021. Doi: 10.1371/journal.pone.0257644
https://doi.org/10.1371/journal.pone.0257644

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