La paura di essere brutti…..

“… l’unica cosa di cui dobbiamo avere paura è la paura…”.

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Il quotidiano Daily Star del gruppo Express Newspapers ha pubblicato questa curiosa notizia…..”Vuole rimuovere le sue costole e cambiare il colore degli occhi. La 31enne Tara Jayne McConachy di Melbourne (che di professione fa l’infermiera), come riportato dal Daily Star, ha dichiarato di non essere assolutamente intenzionata a fermarsi fino a quando non raggiungerà l’aspetto tanto agognato da “bambola di plastica”, dopo aver viaggiato in tutto il mondo per realizzare le costose operazioni (ha speso 100 mila dollari solo per gli interventi al seno)”

Come ci spiega il Dr. Simone Napoli chirurgo specialista in chirurgia plastica estetica e ricostruttiva a Firenze , socio AICPE, sui trend della medicina estetica del nuovo anno 2021, ma principalmente il nuovo approccio culturale nelle persone, giovani e meno giovani, proprio come voglia di migliorarsi.

Queste sono notizie che, quando si leggono, lasciano un senso di sgomento, mettono a disagio, perché sono tante le possibilità di migliorarsi, alzi la mano chi non ha mai desiderato, guardandosi allo specchio, di eliminare un difetto fisico che proprio non sopporta. Un’imperfezione oppure il segno lasciato da un intervento o un incidente. O, ancora, mitigare le tracce dell’età che avanza o dei chili di troppo, sentirsi più attraenti.

Quello dell’infermiera di Melbourne è un caso abnorme di chirurgia plastica, esempio di paure collettive o paure del XXI secolo come ipocondria, la paura delle malattie, fobie, sono proprio queste paure che creano una perenne insicurezza verso il futuro.

La paura è la paura di essere brutti……mi ricordo di avere letto quanto affermava Franklin Roosevelt: “… l’unica cosa di cui dobbiamo avere paura è la paura…”. Questi virus della paura invadono il nostro quotidiano e ci legano ad una spirale di sovreccitazione collettiva in continuo cambiamento.

C’è un nuovo problema nella società di oggi, il “sentirsi brutti” degli adolescenti, problema che va affrontato dai genitori e dalla scuola, problema serio che porta direttamente al rifiuto del corpo con relativi disturbi dell’alimentazione. Il rimedio sta anche nell’incentivare la cultura dell’alimentazione e dello sport, insegnare a valorizzare il corpo nelle palestre, costruire una cultura anti “persuasione occulta” che hanno i modelli proposti dai mass-media, insegnare che gli eccessi nel look sono spesso la spia di un disagio.

Ed è anche per questo che i canoni estetici dei divi della TV e dello spettacolo dettano legge e i giovani a 15 anni sono precocemente ossessionati dall’idea di dover essere belli come i loro idoli patinati. È anche per questo che negli ultimi anni si sta registrando un allarmante aumento del numero di adolescenti, sia femmine che maschi, che si rivolgono al medico estetico o al chirurgo plastico chiedendo dei ritocchi.

Ma, prima di tutto, ci vuole armonia, ogni intervento deve essere armonioso e non stravolgere i lineamenti. E’ cambiato l’approccio culturale, oggi si parla tranquillamente di trattamenti e si inizia da giovani a curarsi per mantenere volumi e freschezza. L’importanza dei media e oggi dei social con l’ampia divulgazione sulla chirurgia plastica e ricostruttiva, porta l’attenzione sulle problematiche estetiche ma anche psicologiche ponendo il ruolo del chirurgo e la sua professionalità tecnica abbinata all’insolito ruolo di psicologo nell’accompagnare i pazienti verso l’ accettazione di nuovi se stessi per un senso di autostima.

Anche dopo l’esperienza del lockdown, si spera, che il 2021 in arrivo possa essere l’anno della age diversity, ovvero la scoperta della bellezza a tutte le età, perché si può essere belle, affascinanti e sexy a ogni età. Come riporta a gran voce il quotidiano britannico The Guardian, siamo di fronte a un cambiamento sociale e di costume in riferimento a un movimento culturale inclusivo che sta influenzando fortemente i campi della moda e della fotografia, aprendo degli spiragli di visibilità a tutte le donne. La medicina estetica correttiva ha fatto grandi passi avanti proponendo nuovi prodotti e trattamenti che riescono a correggere difetti, donando alle persone il senso di autostima con se stesse.

Le possibilità offerte da medicina e chirurgia estetica oggi sono moltissime e, statistiche alla mano, la tentazione ormai riguarda sia donne che uomini. Come fare per non finire sfigurati dagli eccessi, come tante personalità del mondo dello spettacolo, o rovinati irrimediabilmente per essersi affidati incautamente a chi offriva prezzi molto vantaggiosi a scapito della qualità?

La Medicina Estetica non contrasta il tempo che passa ma permette di modificare i segni dell’età in modo che siano sempre coerenti con la propria età. La Chirurgia Estetica è una disciplina il cui obbiettivo è correggere una disarmonia del profilo corporeo. Applicando gli stessi principi della Chirurgia Plastica Ricostruttiva, “un chirurgo estetico è prima di tutto un chirurgo plastico ricostruttore” , questa disciplina permette di migliorare od eliminare con successo difetti in ogni parte del corpo. Un intervento di Chirurgia Estetica ha la prerogativa di poter intervenire positivamente nel delicato rapporto che ognuno di noi ha con il proprio corpo aumentando così la sicurezza ed autostima della persona e di conseguenza la propria qualità della vita.

La Chirurgia Plastica Ricostruttiva ha come obbiettivo primario il ripristino funzionale ed estetico di parti del corpo danneggiate, in varia misura, da traumi, tumori o interessate da malformazioni congenite o degenerative. Tale disciplina chirurgica è dedita alla salute della persona, intendendo non solo con il concetto di “assenza di malattia” ma il pieno benessere psicofisico dell’individuo.

Campi di applicazione di particolare interesse della Chirurgia Plastica Ricostruttiva sono la ricostruzione del seno dopo mastectomia, la ricostruzione del volto dopo traumi, tumori o malformazioni, il trattamento di patologie neoplastiche cutanee, le cicatrici patologiche, il rimodellamento corporeo in esiti di obesità patologica e la chirurgia della mano.

 

Laureato in Medicina e Chirurgia, con il massimo dei voti e la Lode. É risultato vincitore, nell’anno accademico 2006/2007, del 1° posto nel concorso per l’ammissione alla Scuola di Specializzazione in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva presso l’Università degli Studi di Firenze. Ha lavorato dal Luglio 2006 presso il reparto universitario di Chirurgia Plastica Ricostruttiva del Centro Traumatologico Ortopedico, Azienda Ospedaliero – Universitaria Careggi di Firenze Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica con il massimo dei voti e la Lode. Ha preso parte a numerosi congressi, seminari, simposi e corsi di approfondimento sulle più moderne tecniche adottate nell'ambito della chirurgia estetica.

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