In Inghilterra lotta all’obesità stop agli spot di junk food e obbligo di indicare le calorie dei cibi nei ristoranti

Secondo i dati del governo, due terzi degli adulti del Regno Unito hanno un peso superiore alla norma, ma il 36% è in sovrappeso e il 28% obeso.

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A luglio il Public Health England, il sistema sanitario inglese, ha pubblicato un rapporto in cui avverte che “sovrappeso” e “obesità” aumentano notevolmente il rischio di ricovero e morte per coronavirus.  Secondo i dati del governo, due terzi degli adulti del Regno Unito hanno un peso superiore alla norma, ma il 36% è in sovrappeso e il 28% obeso.

Secondo recenti statistiche infatti in Gran Bretagna un terzo dei bambini all’ultimo anno di scuola elementare è sovrappeso o obeso e si sa che un bambino obeso corre il rischio di diventare un adulto obeso, che potrebbe poi sviluppare malattie come il diabete di tipo due, diversi tipi di tumore ma anche patologie cardiologiche e malattie al fegato. Promotore delle nuove misure anti junk food è il premier Boris Johnson, che dopo aver contratto il Covid-19 ha cambiato atteggiamento nei confronti dei pericoli causati dall’obesità.

Su questa tematica importante intervistiamo il Dr. Simone Napoli, specialista in chirurgia estetica, plastica, ricostruttiva con studi a Firenze, Roma, Cagliari, Milano.

L’obesità è un pericolo mortale, va intesa come emergenza mondiale, infatti, se osserviamo i dati forniti dall’’Organizzazione Mondiale della Sanità, rileviamo la stima di 1,9 miliardi di persone in sovrappeso, di cui 600 milioni obesi e di questi, 6 milioni in Italia con un impatto di spesa sul Servizio sanitario nazionale pari a 4,5 miliardi di euro. Il sovrappeso rappresenta la causa principale di diabete a sua volta associato ad un più elevato rischio di malattie cardiovascolari.

Aggiunge il Dr. Napoli parlando di rischio Covid-19. Ma in questo periodo l’obesità si presenta anche come fattore di rischio per i pazienti affetti da Covid-19, problema che è stato individuato fin dall’inizio della pandemia, con diversi studi che hanno evidenziato una connessione con conseguenze più severe e maggiori livelli di mortalità, risultati che mostrano che tra i pazienti affetti da Covid-19, un indice di massa corporea importante è associato a un rischio maggiore di sviluppare insufficienza respiratoria, di necessitare il ricovero in terapia intensiva e di mortalità.

Prosegue il Dr. Napoli: io consiglio l’addominoplastica che è la rimozione chirurgica di pelle e grasso in eccesso dove l’intervento darà i migliori vantaggi nei pazienti che hanno già perso molto peso e devono soprattutto “tirare” la pelle in eccesso. Nelle persone in sovrappeso si riscontrano accumuli di grasso localizzato, abbastanza tipici nella donna, e in alcuni soggetti l’Addominoplastica, abbinata a palestra e dieta controllata, può modificare la propria alimentazione e le abitudini di vita, vedersi meglio dunque. essere un forte incentivo, oppure una liposuzione su cosce e glutei può essere lo stimolo a continuare un regime alimentare controllato.

Un intervento di Addominoplastica, dopo un calo importante di peso, risulta estremamente utile, in quanto la pelle, esageratamente tirata, non recupera la sua elasticità e rimane sul corpo diventato più magro facendolo sembrare come un attaccapanni, pliche di pelle che pendono da ogni lato su addome, petto, braccia e gambe, consiglio dunque è l’addominoplastica post dimagrimento.

Le zone del corpo che sono più coinvolte con la perdita di peso sono l’addome e il petto negli uomini che hanno un accumulo maggiore sulla pancia, gambe, braccia e seno nelle donne che si svuotano proprio in queste zone.

Dr. Napoli come sono i risultati estetici

Cicatrici a parte il risultato è sempre brillante in quanto il fisico appare immediatamente più “leggero”, si muove con più agilità e grazia. E’ importante notare la circonferenza ridotta dell’addome in perfetta armonia con il resto del corpo. Le tecniche tradizionali di addominoplastica riportano il paziente ad avere un fisico armonioso, risolvendogli i problemi del sovrappeso e del grasso localizzato sull’addome, che è il più difficile a perdere, che crea difficoltà di deambulazione, salire e scendere le scale, correre, muoversi agilmente.

 

Laureato in Medicina e Chirurgia, con il massimo dei voti e la Lode. É risultato vincitore, nell’anno accademico 2006/2007, del 1° posto nel concorso per l’ammissione alla Scuola di Specializzazione in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva presso l’Università degli Studi di Firenze. Ha lavorato dal Luglio 2006 presso il reparto universitario di Chirurgia Plastica Ricostruttiva del Centro Traumatologico Ortopedico, Azienda Ospedaliero – Universitaria Careggi di Firenze Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica con il massimo dei voti e la Lode. Ha preso parte a numerosi congressi, seminari, simposi e corsi di approfondimento sulle più moderne tecniche adottate nell'ambito della chirurgia estetica.

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