Acufeni: quel fastidioso ronzio nell’orecchio

È un disturbo del sistema uditivo, non una malattia, che può diventare invalidante nell'1% della popolazione, causando problemi di ansia, insonnia, depressione, scarsa concentrazione.

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Fischi, fruscii, sibili, ronzii. Tutti suoni non realmente presenti nell’ambiente che ci circonda ma che nascono e si sviluppano nell’orecchio (in uno o in entrambi). Fino ad essere avvertiti al centro della testa. Tutto questo va sotto il nome di acufeni o tinnitus/tinnito. È un disturbo del sistema uditivo, non una malattia, che può diventare invalidante nell’1% della popolazione, causando problemi di ansia, insonnia, depressione, scarsa concentrazione. È più comune con l’avanzare dell’età, a partire dai 45 anni. In Italia dichiara di soffrirne circa il 10-15% della popolazione. L’intensità è variabile. Può presentarsi a intermittenza con una breve durata di pochi secondi e poi scomparire oppure in forma continua, trasformandosi in un fastidioso disturbo cronico con il quale convivere. Può associarci anche alla perdita di udito.

Si tratta di disturbi molto soggettivi e vari che insorgono più facilmente quando si è immersi nel silenzio (dunque, nella fase dell’addormentamento). Per questo la diagnosi e la cura vanno affidate allo specialista, l’otorinolaringoiatra, che prescrive una serie di esami diagnostici, a partire dall’esame audiometrico, dal controllo della pressione, dalla visita dentistica per escludere occlusioni dentarie e dall’eco doppler dei vasi del collo per indagare eventuali problemi vascolari. In via generale, gli acufeni non sono pericolosi. Devono tuttavia accendere un campanello d’allarme nel paziente quando il tinnito è unilaterale e compaiono anche dei disturbi neurologici come problemi di equilibrio e riduzione dell’udito.

Acufeni: alla ricerca delle cause

L’origine degli acufeni è varia. Può essere ricercata innanzitutto in malattie dell’orecchio: dai comuni tappi di cerume, all’otite e all’otosclerosi. Vanno approfondite le eventuali anomalie del sistema metabolico quando si presentano patologie come diabete e insufficienza renale. Ma pure sbalzi improvvisi della pressione e disturbi a livello della mandibola e della masticazione. Anche il bruxismo, la tendenza a serrare e digrignare i denti inconsapevolmente, soprattutto di notte, può portare al manifestarsi degli acufeni. Tra le altre cause principali:

·        Invecchiamento

·        Malattia di Menière

·        Traumi acustici prolungati (superiori agli 85 decibel)

·        Intossicazione farmacologica

·        Stress

·        Infezioni

·        Tumori

·        Cataratta

·        Colpo di frusta

·        Posture scorrette con dolori cervicali.

Bibliografia

Baguley DM, 2002. Mechanisms of tinnitus. Br. Med. Bull. 63, 195-212

Gerken GM, 1996. Central tinnitus and lateral inhibition: an auditory brainstem model. Hear. Res. 97, 75-83

Maurizi M. Audiovestibiologia clinica, Idelson-Gnocchi 2000

Møller AR, 2003. Pathophysiology of tinnitus. Otolaryngol. Clin N. Am. 36, 249-266

Cullington H. Tinnitus evoked by finger movement: brain plabsticity after peripheral deafferentation. Neurology, 2001;56,978

 

 

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