Demenza: identificati 12 fattori di rischio evitabili che potrebbero prevenire il 40% dei casi

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Dal rapporto aggiornato della Lancet Commission on dementia prevention, intervention and care, presentato in luglio alla Alzheimer’s Association International Conference (Aaic 2020) e pubblicato su The Lancet, emergono tre nuove cause prevenibili di demenza: consumo eccessivo di alcol e traumi cranici nella mezza età ed esposizione agli inquinanti atmosferici nell’ultima parte della vita.
I tre nuovi fattori, sommati ai 9 già descritti nella precedente versione del rapporto, portano a 12 gli aspetti modificabili dello stile di vita in grado di prevenire o posticipare il 40% dei casi di demenza. Combinati fra loro i tre nuovi fattori di rischio si associano al 6% dei casi di demenza, con una stima del 3% attribuibili a lesioni alla testa nella mezza età, dell’1% dei casi al consumo di alcol di oltre 21 unità settimanali nella mezza età e il 2% all’esposizione all’inquinamento atmosferico in età avanzata. I restanti 9 fattori sono associati al 34% di tutti i casi di demenza, in particolare una minore istruzione nei primi anni di vita, la perdita dell’udito nella mezza età e il fumo in età avanzata (7%, 8% e 5%, rispettivamente).
Redatto da 28 esperti di demenza, leader a livello mondiale, la versione aggiornata del rapporto pubblicato su The Lancet ricorda i 9 fattori di rischio identificati dalla Lancet Commission nel 2017, fornendo nel contempo una revisione analitica dei migliori studi in tema di prevenzione della demenza. «Il rapporto mostra che è nel potere dei decisori politici, oltre che dei singoli individui, prevenire e ritardare una percentuale significativa di demenza in ogni fase della vita» afferma l’autrice principale Gill Livingston dell’University College di Londra, Regno Unito. E conclude: «Per prevenire la demenza, oltre a promuovere una buona salute, dobbiamo affrontare le disuguaglianze per migliorare il modo in cui le persone vivono la vita creando ambienti attivi e sani per le comunità, dove l’attività fisica è la norma, una dieta migliore è accessibile a tutti e l’esposizione all’alcol ridotta al minimo».

Lancet 2020. Doi: 10.1016/S0140-6736(20)30367-6
https://doi.org/10.1016/S0140-6736(20)30367-6

 

 

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