Pitiriasi Rosea di Gibert

La pitiriasi rosea di Gibert risulta una dermatosi piuttosto comune, che colpisce soprattutto soggetti di età compresa tra i 10 ed i 40 anni, senza apprezzabile distinzione di sesso

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La pitiriasi Rosea di Gibert è una dermatosi di natura erito-squamosa, caratterizzata da lesioni di tipo eritemato-desquamativo, a decorso benigno ed autolimitante. Trattasi di una dermatite piuttosto frequente, di lieve o media entità, e facilmente risolutiva.

La pitiriasi rosea di Gibert risulta una dermatosi piuttosto comune, che colpisce soprattutto soggetti di età compresa tra i 10 ed i 40 anni, senza apprezzabile distinzione di sesso. Le statistiche mediche hanno riportato un picco di pazienti affetti da tale patologia durante la stagione primaverile ed autunnale, ma non è tuttora chiaro il meccanismo scatenante, né tanto meno la correlazione diretta tra le stagioni intermedie e la manifestazione della pitiriasi rosea.
Ad ogni modo, la malattia rappresenta il 2% di tutte le dermatosi e, nella popolazione generale, registra un’incidenza pari allo 0,14%. Le forme recidive di pitiriasi rosea di Gìbert sono poco frequenti e, tra le dermatosi pitiriasiche, queste si manifestano solamente nel 3% dei pazienti affetti, tant’è che il più delle volte la pitiriasi rosea regredisce spontaneamente senza bisogno di terapie specifiche.

La pitiriasi rosea di Gibert esordisce con una tipica macula rossastra, chiamata macchia madre o medaglione di Gibert, che rappresenta l’impronta di riconoscimento della malattia medesima.

La macchia madre si presenta tondeggiante, con diametro di 1-3 centimetri; i contorni appaiono piuttosto definiti, sebbene tendano a desquamarsi. Il fulcro della macchia appare rosso-rosato (da qui l’appellativo “rosea”) e, man mano che ci si allontana dal centro, il colore tende ad attenuarsi; dopo alcuni giorni dall’esordio, in genere, compaiono nuove macchioline-satellite (macchie figlie) che si diffondono a partire dalla macchia madre, le cui dimensioni risultano più piccole. In rari casi, la pitiriasi rosea manifesta solamente un’unica grossa macchia arrossata.
Solo nel 25% dei soggetti affetti, la pitiriasi rosea genera prurito; nel rimanente 75% la malattia si manifesta senza alcun prodromo apprezzabile: il quadro sintomatologico, in generale, risulta di scarsa entità. Trattandosi di una dermatosi, è palese che la pitiriasi rosea di Gibert interessi la cute; il target principale della malattia è il tronco, ma può diffondersi anche a livello delle braccia e del cuoio capelluto.
Generalmente, le macchie figlie si dispongono simmetricamente alla macchia madre; pochissimi i casi di pitiriasi rosea sulle gambe, sui genitali e sul viso.

La causa dell’insorgenza della malattia rimane da secoli sconosciuta; ai giorni nostri, la supposizione eziopatologica più probabile e, allo stesso tempo meno opinabile, della pitiriasi rosea, si attribuisce a due ceppi di Herpes virus (HHV6 e HHV7), responsabili della sesta malattia, tipico esantema critico dell’età infantile (eruzione cutanea caratterizzata da vescicole, bolle e pustole).
Considerando che il fattore scatenante della pitiriasi è un virus, di primo acchito si potrebbe pensare che la malattia sia contagiosa; in realtà, la pitiriasi rosea di Gibert si rivela solo idealmente infettiva poiché, in realtà, la contagiosità risulta minima o addirittura nulla.

La malattia va in diagnosi differenziale con alcune patologie importanti come: la sifilide secondaria, la psoriasi guttata o la tinea corporis; ma lo specialista Dermatologo in genere tramite un’accurata anamnesi e visita clinica dovrebbe riconoscere la patologia

La Pitiriasi Rosea di Gibert non prevede nessun trattamento farmacologico specifico poiché e’ auto risolvente nel giro di 30-60gg, si possono al limite prescrivere antistaminici se si presenta con prurito o creme idratanti ed emollienti per ammorbidire la pelle.

 

Medico Specialista dal 2009 in Dermatologia e Malattie Veneree presso l'Università di Roma Tor Vergata. Ha lavorato presso diverse cliniche e poliambulatori a Catania, Roma e Milano che si occupavano di Dermatologia clinica ad ampio spettro e chirurgica . Ha Lavorato presso L'Asl di Milano per 6 anni come Specialista ambulatoriale e presso il più grosso centro di malattie Sessualmente trasmissibili della città di Milano (Viale Jenner). Attualmente lavora come dermatologo ambulatoriale presso AUSL Romagna e diversi centri zona. Si occupa anche di medicina estetica. Tra la dermatologia ad ampio spettro include: -Dermatologia generale -Malattie sessualmente trasmissibili -Psoriasi -Controllo nei in epiluminescenza e prevenzione del melanoma -Oncologia Dermatologica -Piccola chirurgia con Laser e Elettrobisturi per rimozione verruche, cheratosi , fibromi, angiomi, molluschi ecc -Dermatologia pediatrica -Dermatologia allergologica -Acne e trattamenti annessi -Patologie ungueali -Tricologia

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