Asimmetria del bacino e scoliosi. Sicuro di sapere tutto?

L'asimmetria del bacino o pseudo-rotazione del bacino può caratterizzarsi come un'altra conseguenza negativa di modifiche posturali e disfunzioni

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L’asimmetria del bacino (inclinazione del bacino/dismetria pelvica) o pseudo-rotazione del bacino può caratterizzarsi come un’altra conseguenza negativa di modifiche posturali e disfunzioni. Sottoponendo la colonna vertebrale a forze non simmetriche, determinate da una muscolatura maggiormente contratta su un lato, anche il bacino ne risente, inclinandosi su un lato. Un atlante disallineato (1• vertebra cervicale), una torsione del sacro, una disfunzione dell’ATM, una deviazione della mandibola, un cattiva postura nel camminare, dormire, nello stare seduti al pc, possono portare tutto questo. L’asimmetria del bacino determina la sensazione di avere una gamba più lunga dell’altra, anche se in realtà non è così. Un bacino inclinato si ripercuote negativamente sull’articolazione dell’anca, delle ginocchia, dei piedi come anche sui dischi intervertebrali. Il bacino inclinato (asimmetrico) migliora o si corregge completamente, in modo duraturo, dopo aver corretto corretto il bacino, il cranio o l’Atlante.

Spesso per vizi di postura, o malocclusioni, le catene muscolari lavorano in maniera diversa creando adattamenti anche alle ossa e alle articolazioni. Se il sacro è in disfunzione oppure lo è il cranio, la colonna vertebrale, che è nel mezzo, deve adattarsi creando nel tempo, scoliosi, iperlordosi, ipercifosi etc… la conseguenza sono ernie, protrusioni, sciatalgie, colpo della strega (sono una conseguenza). Terapie manuali dedicate all’asimmetria del bacino Con il trattamento Osteopatico si cerca di riallineare il bacino, modificando la postura e da qui una riduzione di tutte le conseguenze, con tecniche manipolative (fasciali, strutturali, viscerali e cranio-sacrali). Le tecniche manuali effettuate al bacino possono poi essere utili per riequilibrare più velocemente tutto il corpo, una volta eliminata la causa primaria. Quando ci si reca da un medico oppure da un ortopedico, soffrendo di un’inclinazione del bacino, solitamente viene diagnosticata una gamba più corta dell’altra. Questo non corrisponde assolutamente alla realtà! Le persone che effettivamente hanno gambe di differente lunghezza (eterometria) sono meno del 4% come dimostra uno studio del Burkhard Hock. Il 96% delle dismetrie pelviche sono solamente funzionali, dovute alla rotazione in avanti o rispettivamente indietro di un anca rispetto all’altra. La torsione del bacino porta una scoliosi lombare. Il medico che si occupa dell’inclinazione del bacino, è solito eseguire una radiografia per diagnosticare “con precisione” la dismetria pelvica. Questo modo di procedere introduce un errore di prospettiva: con una radiografia infatti si riduce a 2 dimensioni (altezza x larghezza), il bacino che nella realtà di dimensioni ne ha tre (altezza x larghezza x profondità). Chi possiede una certa dimestichezza con la fotografia e la fisica capisce immediatamente l’errore introdotto! Quello che in realtà il dottore interpreta dalla radiografia come gamba più corta, è l’errore di prospettiva di un’anca in una posizione spaziale più avanzata o arretrata rispetto all’altra (dimensione della profondità) che in una visione a due dimensioni (2D) come nel caso di una semplice radiografia, appare sotto forma di “un’anca più ALTA dell’altra” anziché di “un’anca più IN DIETRO dell’altra” come effettivamente è nella realtà a tre dimensioni (3D). Come compensano questo errore di prospettiva e di comprensione? Con una soletta ortopedica! Cosa comporta portare una soletta ortopedica, quando nella lunghezza delle gambe in realtà non c’è nulla di sbagliato? Semplice! I dolori alla schiena aumentano, perché si introduce un ulteriore sbilanciamento nel sistema scheletrico! Erroneamente si tende a considerare il sistema motorio solo dal basso verso l’alto (ascendente). A prima vista sembra logico che un’obliquità pelvica debba dipendere da una differente lunghezza delle gambe. Le solette ortopediche sono utili solo in quel 4% di casi in cui è veramente presente una differente lunghezza delle gambe anatomica (eterometria) ad esempio dopo un intervento di protesi dell’anca; nell’altro 96% risultano addirittura dannose.

Laureata alla Seconda Università di Napoli nel 2005 con 110, ha proseguito gli studi, diplomandosi in Osteopatia nel 2014 (DO 6anni). Ha conseguito diversi attestati. Ha lavorato prima in centri privati, dal 2014 come libera professionista, tuttora collabora con diverse figure nell’ambito medico. Si occupa di tutto ciò che non è ancora patologia, dal neonato all’anziano, in gravidanza e nello sportivo, migliorando le prestazioni, prevenendo infortuni.Riprogrammazione posturale, Osteopatia, Fisioterapia, Tecarterapia, Linfodrenaggio manuale e strumentale, Kinesiotaping

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