Artrosi cervicale
Il rachide cervicale è formato da sette vertebre poste in lordosi, curvatura fisiologica a concavità posteriore della colonna vertebrale. Questa zona anatomica è la parte più mobile di tutta la colonna. La cervicale viene suddivisa in parte superiore, che comprende occipite (capo), atlante ed epistrofeo (C1-C2), e inferiore (C3-C7). Le vertebre della parte inferiore permettono i movimenti di rotazione, flesso stensione e inclinazione. Tutte le vertebre sono separate da un disco cartilagineo chiamato disco intervertebrale. A livello cervicale troviamo le articolazioni interapofisarie posteriori e le articolazioni uncovertebrali. L’artrosi cervicale colpisce i dischi intervertebrali. I fattori di rischio sono età avanzata, errori posturali, sport traumatici, attività lavorative pesanti. Infine possono sviluppare un’artrosi cervicale anche coloro che svolgono un’attività lavorativa che costringe il corpo a posizioni fisse per lunghi periodi di tempo.Quando l’artrosi attacca il rachide cervicale possono presentarsi diversi sintomi come cefalea, emicrania, dolore al collo, difficoltà di movimento e sensazione di rigidità nei movimenti della testa. I soggetti che soffrono di artrosi cervicale possono avere anche sensazioni di vertigini, instabilità, disturbi visivi, perdita di sensibilità, disturbi del sonno e dell’udito. L’avanzare della malattia può provocare un aumento dei disturbi fisici e neurologici.
Artrosi della mano
La mano è composta da 27 ossa collegate tra loro grazie alle articolazioni del polso e del carpo, l’articolazione del metacarpo e le articolazioni delle falangi. Quando l’artrosi colpisce le nostre mani si può presentare in modo localizzato, in una sola articolazione, oppure in modo generalizzato, in più articolazioni. Nel linguaggio medico si definisce rizoartrosi l’artrosi che colpisce la base del pollice. Se affligge le dita in genere si tratta di artrosi erosiva. Questo particolare tipo di artrosi è ereditario e può provocare deformità a livello della falange terminale come i noduli di Heberden oppure una eccessiva crescita dell’osso sull’articolazione intermedia, noduli di Bouchard. L’artrosi alle mani si manifesta con dolori e crepitio durante il movimento dell’articolazione. Si può riscontrare anche una sensazione di rigidità articolare. Osservando le mani è possibile notare una tumefazione dei tessuti molli causata dalle escrescenze ossee e una perdita di allineamento delle articolazioni.
Artrosi della spalla
La spalla è l’articolazione più mobile del corpo umano. All’interno della spalla troviamo l’articolazione scapolo- omerale che mette in relazione la cavità glenoidea e la testa dell’omero. Tra la cavità glenoidea e la testa dell’omero si trova l’articolazione acromio-clavicolare della spalla che collega la clavicola all’altezza delle spalle. I sintomi dell’artrosi alla spalla sono una lieve limitazione della mobilità accompagnata da dolori modesti e crepitio articolare. Questo quadro si compie in genere dopo aver messo l’arto sotto sforzo.
Artrosi dell’anca
L’articolazione coxofemorale, la più grande di tutto lo scheletro umano, mette in relazione la testa del femore, estremità dell’osso della coscia, con l’acetabolo, cavità formata dalle tre ossa del piatte del bacino. Quando l’artrosi colpisce le anche in termini medici si definisce coxartrosi. In caso di coxartrosi si può riscontrare una rigidità articolare che rende difficoltoso anche il semplice atto di camminare. I soggetti affetti da coxartrosi possono riscontrare un dolore all’inguine che può estendersi all’intera gamba. Il dolore può presentarsi anche al lato interno e nella parte anteriore della coscia. La coxartrosi rende difficile e doloroso compiere alcuni semplici movimenti come piegarsi, allacciare le scarpe, sollevare la gamba, salire e scendere le scale. L’artrosi dell’anca è una patologia potenzialmente invalidante che a lungo andare può portare il soggetto che ne è afflitto alla totale infermità.
Artrosi del ginocchio
Il ginocchio è la parte anatomica in cui si incontrano le ossa della parte superiore della gamba con quelle della parte inferiore. La struttura del ginocchio è formata da due articolazioni distinte e complementari: l’articolazione femoro-tibiale e l‘articolazione femoro rotulea. Quando l’artrosi colpisce la struttura del ginocchio (gonartrosi), la riduzione della cartilagine può provocare una sensazione di bruciore e dolore. In presenza di gonartrosi, il ginocchio manifesta una rigidità ed è possibile riscontrare difficoltà nella deambulazione o zoppia. In alcuni casi, la diminuzione della cartilagine e lo sfregamento dei capi articolari può provocare un’infiammazione. Questa infiammazione si manifesta con un gonfiore solitamente causato da un accumulo di liquido sinoviale all’interno della capsula articolare. Contemporaneamente possono formarsi delle cisti nella parte posteriore del ginocchio. I soggetti colpiti da artrosi al ginocchio tendono a modificare la postura per trovare sollievo dai sintomi dolorosi, con conseguenze negative per tutto l’apparato muscolo scheletrico e per l’articolazione stessa.
Artrosi del piede
Il piede è una parte anatomica molto complessa costituita da 28 ossa e 30 articolazioni. Le principali sono le articolazioni della caviglia e del tarso, le articolazioni del metatarso e le articolazioni delle dita. A loro volta questi gruppi contengono altre articolazioni a seconda della regione anatomica considerata. Molte patologie del piede come la sindrome del tendine d’Achille, il piede piatto, il piede cavo insorgono anche a causa di difetti posturali. I difetti posturali sono delle alterazioni biomeccaniche necessarie a preservare l’equilibrio e garantire la stabilità del corpo umano. Queste compensazioni modificano i rapporti reciproci all’interno della capsula articolare. A seconda del tipo di patologia si può verificare una maggiore erosione cartilaginea nei punti di maggior carico. Questa è la base per sviluppare l’artrosi al piede anche in giovane età. Quando si modificano i rapporti reciproci all’interno dell’articolazione metatarso falangea per compensare difetti posturali o erronee calcificazioni a seguito di traumi è possibile sviluppare patologie come l’alluce valgo o l’alluce rigido. In questa particolare situazione l’articolazione è soggetta ad un forte stress e l’erosione cartilaginea aumenta.Le persone affette da artrosi ai piedi possono notare difficoltà nella deambulazione e crepitio durante i movimenti. A livello delle dita del piede è possibile notare gonfiore e rossore nell’area interessata, rigidità nei movimenti e deformità. Nei casi più gravi il dolore rende difficoltosa la normale deambulazione.