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La Ludoterapia è un metodo che, rielaborando diversi strumenti della psicoterapia individuale e di gruppo (musicoterapia, tecniche psicodrammatiche, fantasie guidate, tecniche di rilassamento), li ripropone in forma di gioco. Il presupposto teorico da cui parte il metodo è l’osservazione che le attività ludiche, stimolando il così detto “potenziale umano” – ovvero dimensioni quali la capacità di espressione, la libertà, la volontà, la creatività e la socialità – costituiscono uno strumento preziosissimo per aiutare la persona a migliorare la propria relazione con sé e con gli altri.
Il gioco, infatti, presenta numerosi vantaggi:
Facilita il contatto con la parte più spontanea e creativa di se stessi;
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il gioco è una modalità terapeutica che responsabilizza fortemente chi vi prende parte. Sono infatti le persone stesse che sono chiamate a dare significato e senso ai vissuti che emergono nel corso del gioco. Il terapeuta dirige, propone, stimola, ma saranno le persone a dare al loro vissuto un effetto terapeutico;
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l’atmosfera ludica genera un senso di allegria e favorisce l’istaurarsi nel gruppo di un clima affettivo/ emotivo che porta le persone a sentirsi più vicine, maggiormente inclini a dare fiducia all’altro e più predisposte ad avvertire la partecipazione ed il sostegno del gruppo rispetto alle proprie difficoltà, attivando in tal modo un passaggio benefico di energia positiva;
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i giochi sono caratterizzati dalla centralità dell’azione, che implica un atteggiamento nei confronti dell’esperienze e dei contenuti che privilegia l’esserci rispetto al racconto. L’azione diventa lo stimolo per l’auto esplorazione e l’auto comprensione nonché l’elemento fondante e precursore del cambiamento;
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i giochi (strutturati), essendo caratterizzati da regole, consentono alla persona di comprendere, attraverso il grado di accettazione o di disagio di fronte ad esse, il proprio livello di socializzazione, di tolleranza e di accoglienza dell’altro e del limite che l’altro ci pone attraverso l’esistenza della regola.
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il gioco consente, attraverso la finzione, di avvicinarsi cautamente al mondo dell’altro, percepito come diverso da sé, e di iniziare lentamente a scoprirsi, a percepirsi meno alieni ed a scoprire la similitudine con l’altro, pur riuscendo a coglierne, senza più timori, l’unicità.
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Attraverso Il gioco(simbolico) emergono vissuti (anche inconsci) importanti per la strutturazione di percorsi di sostegno.
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la Ludoterapia facilita l’emergere della parte più creativa di se stessi. Questo evento è definito dalla psicologia umanistica rogersiana: “autorealizzazione”.