Neuroscienze e Architettura (1° parte)

Il Feng Shui è la disciplina di origine cinese che permette di comprendere il collegamento tra la qualità dell'ambiente in cui l'uomo vive o lavora e la qualità del suo generale stato di forma psico-fisico-emotiva.

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CASA TANA O CASA VETRINA?

Esploriamo in che modo le proporzioni delle parti di casa aperte-e-chiuse (ELEMENTI PROGETTUALI IN ARCHITETTURA) stimolano il nostro sistema sensoriale, la cui reazione diventa un messaggio diretto per il sistema limbico, che invia un comando ai tre principali apparati dell’organismo, nervoso – endocrino – immunologico, per preparare la contro-risposta (NEUROSCIENZA) di distensione o di allerta. Questa reazione, innata e istintiva, serve per poter garantire la sopravvivenza della specie. Per realizzare questo occorrono a livello ambientale condizioni di sicurezza, controllo e fiducia.

SCELTE PROGETTUALI – CINQUE SENSI – SISTEMA LIMBICO – PNEI

Il Feng Shui è la disciplina di origine cinese che permette di comprendere il collegamento tra la qualità dell’ambiente in cui l’uomo vive o lavora e la qualità del suo generale stato di forma psico-fisico-emotiva.

Con qualità dello spazio si intende l’insieme dei seguenti elementi che concorrono a progettare e arredare l’ambiente (sterno ed interno) in cui il sistema mente-corpo dell’uomo si muove ed interagisce:

  • i colori (alle pareti, nell’arredo o altrove ecc..)

  • la tipologia e i livelli di illuminazione scelta per le stanze

  • il tipo di arredo

  • la tipologia di finiture e materiali scelti per il rivestimento, pavimento, ecc..

  • la tipologia delle forme presenti o da inserire (es. forme rotonde, quadrate, allungate ecc..)

  • la tipologia delle immagini, delle idee décor

  • la temperatura

  • gli odori

  • i rumori

  • parti aperte-e-chiuse (porte, finestre, portali, nicchie ecc..)

  • la proporzione dei volumi pieni-e-vuoti (soffitti molto alti o bassi, zone troppo piene o troppo spoglie ecc..)

  • la presenza di ordine (o troppo ordine), disordine, accumuli,  ecc.. .

  • il modo in cui il corpo si muove tra le stanze

  • distribuzione delle funzioni abitative

  • la facilità e fluidità di passare da una stanza all’altra

Il corpo, quando interagisce con l’ambiente, risponde con una reazione biochimica, attraverso il sistema sensoriale, a tutti questi elementi presenti nello spazio, attivando tutto il Sistema PNEI (Psico-Neuro-Endocrino-Immunologico) e inviando una sensazione “a pelle” di agio e sicurezza (che distende e rilassa, rendendo condizioni di equilibrio ed armonia) o al contrario di disagio e allerta (che contrae e irrigidisce per stare sul chi va là ed essere pronti a combattere o scappare, producendo cortisolo e adrenalina, ormoni dello stress)

Vivere in ambienti in cui le condizioni di stress si cronicizzano, significa vivere in uno spazio che mette a rischio il sistema immunitario che si indebolisce e non riesce più a svolgere le sue funzioni di difesa dell’organismo.

Ti puoi accorgere che in casa qualcosa non va, magari fatichi a dormire, stavi meglio in un’altra casa, sei più nervoso o più apatico, aumentano i momenti di discussione e litigi, non sai dire cosa sia esattamente, ma dopo aver cambiato mobili, o colore, o altro, qualcosa è cambiato anche in te.


Prevalenza
di Colori troppo scuri (grigio, nero, tortora, marrone), troppo chiari (tutto bianco), troppo mescolati (effetto arlecchino), di rivestimenti freddi, laccati lucidi, di materiali che stridono tra loro e molto altro rilasciano nel tempo effetti emozionali che vengono assorbiti dal tuo sistema mente-corpo condizionando stati d’animo e comportamenti.

ANALOGIA CON GLI ANIMALI MAMMIFERI

Il Feng Shui si sviluppa in una continua integrazione e analogia con la Natura di cui l’Uomo è parte. L’essere umano è un mammifero, e proprio guardando il mutamento della Natura e il comportamento degli animali mammiferi mentre si muovono nel territorio e creano le loro tane, che è possibile progettare case a prova di benessere!

L’area in cui l’animale dorme e procrea è il punto più lontano dall’ingresso della tana, per evitare di essere alla mercé di eventuali aggressori, proprio in un momento vulnerabile come il riposo o l’allattamento dei cuccioli.

Le tane degli animali mammiferi si sviluppano (vedi immagine) con piccole “bocche” d’accesso e all’interno sono presenti diversi cunicoli, in cui l’animale crea delle cavità laterali in base alla distanza con l’ingresso per soddisfare i suoi bisogni (riserve di cibo, postazione di controllo, sistemazione cuccioli per es.).

L’area in cui l’animale dorme e procrea è il punto più lontano dall’ingresso della tana, per evitare di essere alla mercé di eventuali aggressori, proprio in un momento

FIG. 4 – Sviluppo “planimetrico” delle tane degli animali mammiferi

vulnerabile come il riposo o l’allattamento dei cuccioli.

Anche l’essere umano è un mammifero e ha bisogno di controllare il suo territorio per sentirsi al sicuro, infatti la prima “casa” dell’uomo primitivo è stata la caverna, un’abitazione davvero molto vicino alle tane degli animali mammiferi. Qui l’uomo si rifugiava e stivava nella parte in fondo le scorte di cibo raccolto ed era sicuro che da “dietro” non sarebbero arrivati nemici, in quanto chiuso, protetto e raccolto. Bastava controllare la parte “davanti” da eventuali aggressori, animali soprattutto, e dalle intemperie del tempo.

MA, i condizionamenti sociali-culturali e gli schemi mentali ed emozionali più complessi di un animale, lo hanno portato a essere scollegato dall’ascolto dei suoi istinti sensoriali.Anche l’essere umano è un mammifero e ha bisogno di controllare il suo territorio per sentirsi al sicuro, infatti la prima “casa” dell’uomo primitivo è stata la caverna, un’abitazione davvero molto vicino alle tane degli animali mammiferi. Qui l’uomo si rifugiava e stivava nella parte in fondo le scorte di cibo raccolto ed era sicuro che da “dietro” non sarebbero arrivati nemici, in quanto chiuso, protetto e raccolto. Bastava controllare la parte “davanti” da eventuali aggressori, animali soprattutto, e dalle intemperie del tempo.

 

Nella 2 parte del prossimo articolo prosegue l’analisi, in questa chiave “analogica”, del dialogo tra gli elementi presenti nell’ambiente (anche a livello di scelte progettuali) e la risposta del sistema mente corpo, un collegamento così significativo da condizionare il livello di qualità della salute delle persone che nello spazio si muovono continuamente.

 

 

Mi chiamo Silvia Ruffilli, classe 1976, vivo e lavoro in Romagna e circa vent’anni fa ho fatto l’ingresso nel mondo del lavoro con una Laurea in Economia e un posto sicuro d’ufficio. Ma non ero felice. Ho deciso di rallentare, ascoltarmi e agire seguendo il mio cuore. Dopo una formazione specifica e scelte di vita coraggiose mi sono Diplomata in Consulente Feng Shui e Architettura del Benessere che svolgo come Operatrice Olistica Professional iscritta SiafItalia nr. ER1850P-OP e sono Consulente di Organizzazione svolto come Professional Organizer Senior iscritta APOI n. 79, entrambe Professioni disciplinate dalla L.4/13.

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