La mia testa dentro ad una morsa

La cefalea di tipo tensivo è il tipo di cefalea più comune, il 90% dei soggetti ne ha sofferto almeno una volta all’anno.

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La cefalea di tipo tensivo è il tipo di cefalea più comune, il 90% dei soggetti ne ha sofferto almeno una volta all’anno. Sebbene mai così grave, può comunque rendere difficile condurre una vita completamente normale. In alcuni soggetti, diventa problematica al punto di rivolgersi ad uno specialista, solitamente a causa di un aumento della frequenza degli attacchi.

Chi soffre di cefalea di tipo tensivo?

La maggior parte delle persone ne soffre di tanto in tanto, ma accade più frequentemente alle donne che agli uomini e può colpire anche i bambini.

Quali sono i diversi tipi di cefalea di tipo tensivo?

La cefalea di tipo tensivo episodica viene spesso definita come “normale” o “ordinaria”. Si manifesta sotto forma di attacchi che hanno una durata variabile tra mezz’ora e molti giorni. La frequenza degli attacchi cambia notevolmente tra una persona e l’altra e anche nei singoli individui nel corso del tempo. In circa 3 persone su 100 la cefalea di tipo tensivo è presente nella maggior parte delle giornate. In questo caso si parla di cefalea di tipo tensivo cronica. In alcuni casi, la cefalea di tipo tensivo è una costante nella vita del paziente, può diventare più sopportabile ma non scomparire mai del tutto, ed è per questo motivo che può essere alquanto invalidante e causa di stress.

Quali sono i sintomi della cefalea di tipo tensivo?

Di solito, questo tipo di cefalea viene descritta come una sensazione di pressione attorno alla testa, come una fascia o un cappello troppo stretto. Tende a comparire su entrambi i lati della testa e spesso si diffonde al collo o viceversa parte direttamente da questa parte del corpo (impropriamente definita ”cervicale”). Il dolore è solitamente moderato o leggero, ma può anche essere abbastanza forte da impedire le attività quotidiane. In generale non si presentano altri sintomi, sebbene alcuni soggetti con cefalea tensiva mostrino una avversione per le luci forti o i rumori eccessivi e possano lamentare scarso appetito.

Quali sono le cause della cefalea di tipo tensivo?

La cefalea di tipo tensivo è generalmente considerata un tipo di cefalea che coinvolge o ha origine dai muscoli. Le sue cause appaiono molto diverse, vi sono, tuttavia, alcuni fattori che incidono più degli altri:

Tensione emotiva: può essere ansia o stress


Tensione fisica nei muscoli del cranio o del collo che può essere causata da una postura sbagliata, ad esempio durante il lavoro al computer o nell’alzare un oggetto pesante nel modo scorretto.

Cosa può essere di aiuto ?

Rilassarsi. Fare una pausa, fare un massaggio o un bagno/doccia  calda,  fare una passeggiata o fare ginnastica per spezzare la normale routine,

Imparare a gestire lo stress. Se si ha  un lavoro stressante o si deve affrontare una situazione stressante che non può essere evitata, effettuare esercizi di rilassamento e respirazione per bloccare l’insorgenza del mal di testa. 

Fare regolarmente esercizio fisico. La cefalea di tipo tensivo è più comune nei soggetti sedentari in confronto a quelli che fanno regolare attività fisica. Occorre  camminare quando possibile, o salire le scale piuttosto che prendere l’ascensore, così che l’esercizio fisico diventi una routine.

Curare la depressione. Se ci si sente spesso depressi, è importante cercare un supporto specialistico  e curarsi adeguatamente.

Tenere un diario. Le pagine di un diario cartaceo o digitale (Headapp)  possono aiutare a prendere nota di informazioni importanti sui mal di testa – la frequenza con cui compaiono, quando compaiono, quanto durano e quali sono i sintomi associati. Sono un valido strumento che aiuta il medico a formulare una diagnosi corretta, a identificare i fattori scatenanti e a valutare i risultati delle cure.

Assumere antidolorifici all’occorrenza…

I semplici antidolorifici quali aspirina o ibuprofene solitamente funzionano bene nella cefalea di tipo tensivo episodica. Il paracetamolo è invece un pò meno efficace anche se rimane comunque utile in alcuni casi.

Seguire sempre con scrupolo le indicazioni allegate al farmaco. In particolare, non assumere antidolorifici troppo spesso in quanto possono causare un mal di testa ancora peggiore da abuso di farmaci. Per evitare di incorrere in questa forma di mal di testa, non assumere mai farmaci per il mal di testa in maniera regolare per oltre due o tre giorni di seguito.

Esistono altri tipi di cure?

Se si hanno  frequenti episodi di cefalea di tipo tensivo, o ancor più se la cefalea è diventata cronica, gli antidolorifici non sono la risposta adeguata, poiché nel corso del tempo non faranno che peggiorare la situazione. Viceversa, i cosiddetti farmaci preventivi sono una valida alternativa. A differenza degli analgesici, è importante che assumere questi farmaci ogni giorno, poiché agiscono in un modo completamente diverso. Il loro scopo è di rendere il soggetto meno vulnerabile al mal di testa e impedire che il mal di testa inizi.

Lo specialista può consigliare sulla scelta del farmaco più appropriato  e sui suoi effetti collaterali. La maggior parte di questi farmaci sono stati sviluppati per la cura di patologie completamente diverse dalla cefalea, pertanto non deve  sorprendere se viene proposto un farmaco indicato per il trattamento della depressione o dell’epilessia o come rilassante muscolare: non sono questi i motivi per  i quali viene assunto.  Questo tipo di farmaco funziona anche nella cefalea di tipo tensivo come in altre malattie collegate al dolore.

Se si assume uno di questi farmaci, seguire con scrupolo le indicazioni. La ricerca ha mostrato che un motivo molto frequente per cui questi farmaci non funzionano é che il paziente dimentica di assumerli.

Poiché talvolta la postura gioca un ruolo importante nella cefalea di tipo tensivo a causa del coinvolgimento della muscolatura, lo specialista  potrà suggerire  delle sedute di fisioterapia per il collo. In alcuni casi è un trattamento che può dare ottimi risultati. Altri approcci di tipo non farmacologico includono la TENS (stimolazione nervosa elettrica transcutanea) che è un trattamento contro il dolore, terapie di rilassamento compreso biofeedback o yoga e agopuntura. Queste sono terapie adatte a tutti, anche se non funzionano su tutti i soggetti e non sono disponibili ovunque.

Queste terapie sono efficaci?

La causa del mal di testa viene identificata e curata, la cefalea di tipo tensivo episodica raramente continua a costituire un problema. Molto spesso migliora spontaneamente, o la causa scompare e non è necessario allora alcun ulteriore trattamento.Per alcune persone, specialmente se soffrono del tipo cronico, questi trattamenti non sono di aiuto o sono di aiuto comunque relativo.Se tutti questi tentativi di cura falliscono occorre valutare anche un approccio psicologico al disturbo. 

Occorre  sottoporsi ad esami?

Non esistono esami  che confermano la diagnosi di cefalea di tipo tensivo. La diagnosi si basa sulla descrizione dei mal di testa fatta dal paziente e sul fatto che durante la visita neurologica non emerge nulla di anormale.

Occorre fare  attenzione a descrivere con precisione tutti i sintomi e dire  anche quanti antidolorifici si assumono e con quale frequenza. E’ improbabile che una risonanza magnetica del cervello sia di aiuto.  Se lo specialista non è certo della diagnosi, potrà richiedere di sottoporsi a degli esami che servono ad escludere alcune possibili cause del mal di testa, ma è raro che ve ne sia bisogno. Se lo specialista non ritiene di effettuare  ulteriori  accertamenti , significa che non sono utili ad impostare una  cura migliore.

 

Professore di Neurologia, Dipartimento di Scienze del Sistema Nervoso e del Comportamento, Università di Pavia, Laurea Università di Siena, Specialista in Neurologia e Neurofisiopatologia, PhD Università di Trondheim (N), Past President della Federazione Europea delle Cefalee, già Segretario Società Italiana per lo Studio delle Cefalee e Coordinatore del Panel Cefalee della European Academy of Neurology . “La mia esperienza clinica e di ricerca si è articolata, da oltre 30 anni, prevalentemente su un percorso orientato allo studio delle cefalee e alle algie cranio cervicali. Dalla frequenza e dai contatti con ambienti specialistici nazionali ed internazionali ho tratto e sviluppato importanti esperienze di approccio al paziente affetto da patologia algiche che più di frequente interessano la popolazione generale presso il Centro Cefalee della Fondazione Mondino di Pavia ed altri studi professionali. Il confronto con i colleghi di associazioni specialistiche nazionali ed internazionali mi ha consentito di approfondire e condividere le competenze più avanzate per la diagnosi e il trattamento farmacologico e non delle cefalee in collaborazione con altri specialist.”

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