Diabete, i muscoli fanno bene. Scopriamo come.

Non basta perdere peso per migliorare il diabete. Questa è la conclusione raggiunta dai ricercatori dell’ Università di Los Angeles California (UCLA), in una ricerca retrospettiva, estrapolando i dati di più di 14.000 persone dagli archivi del progarmma "National Health and Nutrition".

Tagmedicina, diabete muscoli
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Da questo lavoro è emerso che la sola perdita di  peso non è sufficiente per migliorare il diabete ma è necessario che aumenti la massa magra. In altre parole è necessario che aumenti il volume dei muscoli per poter migliorare i livelli di zucchero circolante e, quindi, il diabete.

La perdita di massa muscolare, detta tecnicamente sarcopenia, colpisce tutte le persone andando avanti con l’età. A 50 anni le persone hanno già perso circa il 10% della loro massa muscolare, a 70 anni siamo oltre il 50% di perdita. Da questa osservazione si può facilmente comprendere come aumenti con l’età la difficoltà a controllare il diabete se non ci dedichiamo ad un programma specifico di attività fisica che miri ad aumentare o, quantomeno, a preservare il nostro patrimonio muscolare.

Il rimedio a questa carenza è facilmente individuabile. Occorre sottoporsi ad un allenamento divertente ma assolutamente specifico. Questa specificità consiste nell’allenare la forza e non solo la resistenza.

Infatti mentre la resistenza si allena con attività prolungate tipo sessioni di camminata veloce protratte per non meno di 30′ a crescere (ogni settimana occorre aumentare di 5′ il tempo dedicato fino a raggiungere almeno 60′ di attività continuativa ad uscita); la forza si allena con sedute di pesi.

Un allenamento efficace per combattere il diabete deve prevedere necessariamente oltre alle camminate anche allenamento con i pesi. L’allenamento così concepito permette di aumentare il volume dei muscoli e quindi anche il nostro metabolismo basale che altro non è che l’energia che il nostro corpo spende per mantenersi attivo.

Il consiglio è quello di rivolgersi al proprio medico per valutare la propia composizione corporea con un esame impedenziometrico e poi decidere quale tipo di allenamento intraprendere.

 

Si è laureato in Medicina e Chirurgia all'Università di Bologna nel 1990. Specializzato a Bologna nel 1994 in Medicina del Lavoro. Ha conseguito un Master in "Bioetica Generale e Clinica" nel 2006 all'Università Politecnica delle Marche di Ancona. Nel 2016 ha conseguito un Master in "Nutrizione umana" a Roma con il Prof. Eugenio del Toma. Attualmente lavora come Medico di Famiglia a Bellaria Igea Marina (RN) e come Medico del Lavoro libero professionista.

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