Psoriasi, combattiamola anche a tavola

Si stima che in Italia circa tre milioni di persone convivano con la psoriasi, che evolve alternando fasi di progressione a fasi di remissione dei sintomi.

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È ormai appurato che la psoriasi non è una malattia della pelle, anche se è sulla pelle che compaiono le sue manifestazioni più evidenti. Si tratta invece di una malattia infiammatoria sistemica, di natura autoimmune, che interessa tutto l’organismo e predispone a un rischio più elevato, rispetto, alle persone che non ne sono colpite, di sviluppare altre patologie: sindrome metabolica, ipertensione, patologie cardiovascolari e malattie infiammatorie intestinali.

Si stima che in Italia circa tre milioni di persone convivano con la psoriasi, che evolve alternando fasi di progressione a fasi di remissione dei sintomi.

Le cause della malattia non sono state precisamente identificate; è certo che a provocarla sia una combinazione di fattori ereditari, ambientali e immunitari.

La psoriasi inoltre è molto sensibile ai comportamenti individuali, anche se non è possibile affermare che questi ne siano la causa. È il caso di fumo, alcol e stress, considerati in grado di favorire le riacutizzazioni.

Anche l’alimentazione gioca un ruolo in questo processo: dal momento che la psoriasi è una malattia infiammatoria, la dieta ideale dovrebbe privilegiare un elevato apporto di frutta e verdura, legumi, pesce e olio extravergine di oliva, che è fonte di acidi grassi monoinsaturi e sostanze nutraceutiche ad azione antinfiammatoria.

Cibo e psoriasi, quale scegliere

Gli alimenti di origine vegetale sono ricchi di sostanze in grado di contrastare i processi infiammatori: vitamine e minerali, fibra alimentare e componenti ad azione nutraceutica capaci di modulare la risposta dell’organismo nei confronti di diversi tipi di stress.

Per pasta e pane meglio secondo i nutrizionisti orientarsi verso prodotti realizzati con i grani antichi o tradizionali che, a differenza di quelli moderni, sono meno ricchi di proteine (come il glutine) e complessivamente meno infiammatori.

Il pesce ha un effetto benefico, soprattutto quello azzurro come aringhe, sarde e acciughe, ricchi di acidi grassi Omega 3.

Per la carne è nota l’associazione tra un consumo elevato, specie se rossa e lavorata, e i rischi derivanti dalla presenza di grassi saturi, da proteine animali in eccesso e dalle cotture. Tuttavia la carne può essere consumata con moderazione, in ragione di 2-3 porzioni alla settimana.

Alcuni cibi sono particolarmente indicati per essere inseriti nella dieta dei pazienti psoriasici: verdure a foglia verde, cavoli e verze, avocado, legumi.

Da ricordare, inoltre, l’importanza del controllo del peso; il grasso in eccesso produce sostanze infiammatorie. I pazienti affetti da psoriasi sono più spesso obesi o affetti da sindrome metabolica, due condizioni caratterizzate da uno stato infiammatorio cronico.

Fonte Dica 33

 

Marchigiano di Fermo vive in Romagna dal settembre del 2000. Giornalista professionista dal 1991, ha lavorato in quotidiani di diverse regioni (Marche, Umbria, Toscana, Lazio ed Emilia Romagna) fino alla qualifica di caporedattore centrale. Tra le sue esperienze anche l'assunzione, quale esperto per l'informazione, presso l'ufficio di Gabinetto del presidente del Consiglio regionale delle Marche dott. Alighiero Nuciari nei primi anni 90 e quelle radiofoniche presso alcune emittenti private sempre delle Marche.

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