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Il dolore alla spalla durante attività fisica, in particolare, durante le attività effettuate in palestra, è molto frequente.
L’articolazione della spalla è sovente soggetta ad infortuni sia in neofiti che in sportivi avanzati. Il dolore che compare può perdurare anche per mesi o anni se non si interviene tempestivamente ad identificarne la causa scatenante e correggere la biomeccanica degli esercizi.
CAUSE DEL DOLORE ALLA SPALLA
Le principali cause che possono portare allo sviluppo del dolore alla spalla in ambito fitness possono essere di natura Intrinseca o Estrinseca.
I fattori di natura Intrinseca sono:
-Degenerazione tendinea, dovuta all’invecchiamento o predisposizione genetica che indeboliscono i tendini risultando meno resistenti ai carichi;
-Eccessivo carico funzionale, sia per neofiti che per sportivi avanzati:è fondamentale impostare una progressione dei carichi, senza avere fretta.
I fattori di natura estrinseca sono:
-Alterazioni posturali, molto frequenti visto lo stile di vita odierno.
-Instabilità gleno-omerale e scarso controllo degli stabilizzatori scapolari che provocano uno scarso controllo della spalla tipica situazione dei soggetti “lassi”.
-Artropatia degenerativa tipica dei soggetti sopra i 40 anni.
-Rigidità gleno-omerale che provoca alterazioni dell’allineamento e biomeccanica della testa omerale.
Tra quelle sopra citate, le più frequenti, che solamente lamentano i soggetti affetti da dolore alla spalla, possono essere:
– tendinopatia della cuffia dei rotatori,
– tendinopatia del capo lungo del bicipite,
– instabilità della spalla stessa,
– lesioni del labbro glenoideo,
-problemi all’articolazione acromion-claveare,
-problematiche a carico del rachide cervicale o toracico.
Senza entrare nello specifico di ognuna di esse, per curare il dolore alla spalla è necessario un approccio integrato tra professionisti che si prefigga l’obiettivo di individuare la causa specifica, correggere la biomeccanica degli esercizi eseguiti in palestra e la postura ove necessario. Se non si prendono provvedimenti il rischio è abusare di metodi fai da te e prolungare nel tempo la mancata funzionalità dell’articolazione con conseguente e ripetuto dolore compensato da una cattiva esecuzione degli esercizi.
DOLORE ALLA SPALLA: SINTOMI
Il dolore alla spalla post allenamento è di tipo intermittente, a spillo, e viene percepito quando si eseguono determinati movimenti/esercizi, tra i più frequenti: la panca piana, la cui esecuzione necessita di un corretto assetto scapolare per evitare un’intrarotazione dell’omero; e il lento avanti, o comunque gli esercizi cosiddetti in “overhead”.
In alcuni casi, però, il dolore alla spalla è presente anche in situazioni di riposo.
In questi casi i tessuti sono altamente irritati e infiammati ed è consigliabile un periodo di riposo in quanto le strutture muscolo scheletriche non sono più in grado di gestire i carichi imposti dall’allenamento, quindi il rischio di infortuni è molto alto.
DOLORE ALLA SPALLA : RIMEDI
La gestione del dolore alla spalla dovrà essere contestualizzata in base alle caratteristiche e storia del soggetto, al quadro patologico e capacità funzionali.
La figura professionale dell’allenatore personale (ormai noto come personal trainer:PT) è bene esegua sempre una Valutazione Funzionale della persona, comprendendo un colloquio iniziale dove si richiedano informazioni riguardanti: lo stile di vita, il lavoro, patologie presenti o pregresse, eventuali infortuni o interventi chirurgici.
Terminato il colloquio è necessario effettuare test fisici, i quali permettono di verificare la presenza o meno di squilibri posturali e mobilità di articolazioni come l’anca o cingolo scapolare. Tutto questo permette di programmare il tipo di lavoro da andare a svolgere con la persona in base agli obiettivi stabiliti.
Da un punto di vista della programmazione, nel caso subentri il dolore alla spalla, sono da prediligere lavori con ampio buffer, un cambio del piano di lavoro, ed una progressione graduale dei carichi. E’ fondamentale avere padronanza dell’esercizio; proprio per questo non dovranno mancare esercizi di mobilità e propriocezione, come esercizi di rinforzo muscolare per muscoli stabilizzatori della scapola e miofasciali.
In palestra diventa fondamentale:
– far rispettare la corretta esecuzione degli esercizi, con costante monitoraggio di un corretto assetto scapolare.
– Evitare o limitare linee di movimento dolorose, scegliendo piani di lavoro differenti per poi tornare gradualmente a schemi motori originali, in assenza di dolore.
– stilare un programma di allenamento che rispetti la gradualità di carico, evitando lavori a cedimento.
– inserire esercizi di propriocezione, equilibrio, stabilità, neurali e miofasciali.
DOLORE ALLA SPALLA: RIMEDI NATURALI
Una strategia da poter affiancare al percorso di guarigione del dolore può essere la terapia naturale. Prima dell’insorgere acuto del dolore, è possibile alleviare i sintomi dovuti alla tendinite usando i seguenti rimedi naturali:
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in caso di gonfiore sono utili gli impacchi di argilla verde;
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l’olio di arnica montanae in generale tutti i rimedi a base di arnica montana sono un ottimo antinfiammatorio;
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il ribes nero tintura madrefunge da cortisonico naturale.
Questi non vogliono in alcun caso sostituire un approccio specialistico, ne garantiscono una risoluzione del dolore, ma possono essere integrati alla terapia definitiva.
CONCLUSIONI
E’ quindi possibile svolgere attività fisica con dolore alla spalla?
La risposta è: dipende.
Come accennato sopra non esiste un’unica risposta per tutti, ma vanno presi in considerazioni molti fattori, primo tra tutti la persona.
Ogni individuo è unico in tutto e per tutto. Un approccio multidisciplinare è fondamentale per avere una risoluzione al dolore.