Covid-19: asintomatici o malati lievi possono comunque emettere particelle virali

È stato segnalato che soggetti con malattia asintomatica o lieve trasmettono frequentemente la malattia anche senza contatto diretto

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Secondo uno studio pubblicato su JAMA Network Open, una protezione respiratoria potrebbe essere necessaria per evitare di essere contagiati da SARS-Cov-2 quando ci si trova in una stanza piccola con un individuo affetto da COVID-19, anche se asintomatico, specialmente per un periodo prolungato. «È stato segnalato che soggetti con malattia asintomatica o lieve trasmettono frequentemente la malattia anche senza contatto diretto, e SARS-Cov-2 è stato rilevato a concentrazioni molto elevate nei tamponi e nei campioni di espettorato di tali soggetti» spiegano Michael Riediker e Dai-Hua Tsai, dello Swiss Centre for Occupational and Environmental Health, Winterthur, Svizzera, autori dello studio. I ricercatori hanno stimato i livelli di virus rilasciati da soggetti con COVID-19 asintomatico o lieve in diverse dimensioni di aerosol attraverso la normale respirazione e la tosse simulato, e hanno determinato tramite la modellizzazione quale esposizione potrebbe verificarsi in una stanza di 50 m2 condivisa con tali individui a diverse velocità di ventilazione. L’analisi dei dati ha mostrato che la carica virale stimata media nei microdroplet emessi durante la respirazione regolare è stata di 0,0000049 copie/cm3, mentre per i soggetti con tosse è stata in media di 0,277 copie/cm3 per colpo di tosse. Le concentrazioni stimate in una stanza con un individuo che tossiva frequentemente erano molto alte, con un massimo di 7,44 milioni di copie/m3 per persone che emettevano un’elevata carica virale. Tuttavia, la respirazione regolare di queste stesse persone ha mostrato di causare nella stanza concentrazioni notevoli ma più basse, fino a 1.248 copie/m3. «La respirazione e la tosse di un individuo con COVID-19 rilasciano da migliaia a milioni di copie di virus per metro cubo in una stanza, a seconda della carica virale, della ventilazione e del processo di formazione di microdroplet» affermano gli autori. In pratica, il rischio infettivo stimato rappresentato da una persona con tipica carica virale che respira normalmente è basso, mentre le persone con una carica virale molto elevata presentano un rischio di infettare in ambienti chiusi scarsamente ventilati. Gli esperti concludono che quanto riscontrato suggerisce la necessità di proteggere le vie respiratorie quando ci si trova in una stanza con una persona con COVID-19.

JAMA Network Open 2020. Doi:10.1001/jamanetworkopen.2020.13807

 

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