Diete “Fai da te”. Danno o beneficio per la salute??

Dagli ultimi dati riportati dal Ministero della Salute l‘83% delle donne dice di vedersi in sovrappeso contro il 77% degli uomini (il 40% sono adolescenti).

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Il fantastico mondo delle „diete fai da te“ è sempre stato sulla cresta dell’onda soprattutto durante i mesi che precedono la stagione estiva, perchè viviamo da anni nel mondo in cui „magro è più bello ma molto magro lo è ancora di più“. E con il sopravvento del web e dei social network purtroppo questo concetto sta prevaricando sulla stretta correlazione che esiste tra corretta alimentazione e salute tralascinando quest‘ultima.

Dagli ultimi dati riportati dal Ministero della Salute l‘83% delle donne dice di vedersi in sovrappeso contro il 77% degli uomini (il 40% sono adolescenti). Ma il dato più allarmante è che ben 1 su 3 ricorre a diete fai da te per calare di peso in pochissimo tempo. Quando l’ignaro soggetto, disperato per l’improvviso aumento del peso (di solito la comparsa del grasso corporeo è sempre descritto come improvviso e senza aver mangiato cibi ipercalorici!!) deve trovare un rimedio per dimagrire la prima cosa che fa è digitare sul motore di ricerca le parole „diete per dimagrire velocemente“ o „diete per dimagrire in pochi giorni“ e altre frasi simili. Notate come il comune denominatore sia sempre il fattore tempo.

La stessa cosa viene riscontrata da noi professionisti della nutrizione che ci sentiamo dire: „dottore….in quanto tempo dimagrirò?“, „dottore…voglio perdere tanti chili in poco tempo…“. Se notate la parola SALUTE non c’è mai, perchè diventa secondaria all’aspetto fisico. Infatti le diete fai da te dell’ultimo minuto hanno ben poco a che fare con il preservare o migliorare lo stato di salute del paziente. Ne esistono tantissime e ne vengono inventante continuamente di nuove. Per citarne alcune tra le più gettonate: la dieta del minestrone, la dieta del limone, la dieta dell’anguria. Quest’ultima sembrerebbe prestarsi molto bene ad aiutare a perdere peso nella stagione estiva, perchè l’anguria, il frutto estivo per eccellenza, contiene pochissime calorie (30 kcal/100 gr.), molta acqua, grassi in tracce, sali minerali, vit. A e C. Ma se osserviamo bene questa dieta è assolutamente sbilanciata dal punto di vista nutrizionale come tutte queste diete improvvisate e non personalizzate.

Le diete fai da te sono tutte diete che mandano subito in deficit calorico inducendo un’iniziale e fisiologico calo ponderale in quanto portando l‘ organismo ad un bilancio calorico negativo verranno introdotte meno calorie e si ridurrà il peso ma quello che dobbiamo chiederci è: „cosa si riduce???“. Erroneamente si pensa sempre alla riduzione della massa grassa ma non è così in quanto un organismo, sottoposto per lunghi periodi a deficit calorici estremi, senza un corretto introito di nutrienti vedrà anche la riduzione della massa muscolare e la conseguente comparsa di problemi per la nostra salute. Il ripetersi di questo andamento altalenante del peso porterà all’effetto yo-yo, con notevole abbassamento die valori del metabolismo basale, mandando in blocco l’organismo che non risponderà più all’ennesima dieta fortemente ipocalorica.

Un corretto percorso nutrizionale deve essere personalizzato in quanto dovrà tenere conto di numerosi fattori individuali. I principali sono: – Età, sesso – Stato di salute e presenza di patologie – Terapia farmacologica – Storia familiare – Presenza di fattori genetici – Numero e tipologia di diete seguite nel passato – Qualità del sonno – Microbiota intestinale.

Nel prossimo appuntamento affronteremo il complesso mondo delle diete chetogeniche: verità e falsi miti relativi ad una delle diete più ambite del momento.

 

Nata a Torino il 6 marzo del 1975 ed ho conseguito la laurea in Farmacia e Farmacia industriale presso l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Dopo aver svolto per qualche anno la professione di Farmacista ha conseguito la Laurea magistrale in Biologia e successivamente la Specializzazione in Microbiologia e Virologia entrambe presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Come specializzanda prima e come borsista/ricercatore e libero professionista negli anni successivi ha svolto la professione di microbiologo presso l’Azienda Ospedaliero Universitaria del Policlinico di Modena occupandosi sia della diagnosi di laboratorio per le malattie infettive che della ricerca in campo farmacologico. In seguito ha ampliato i suoi studi interessandosi di nutrizione ed alimentazione e dal 2016 al gennaio 2021 ha svolto la libera professione nel settore della nutrizione. In qualità di microbiologo ha svolto anche il ruolo di docente e responsabile scientifico per corsi FAD online per professionisti sanitari. Attualmente la Dott.ssa Apice svolge il ruolo di Dirigente Biologo di Patologia Clinica presso la Struttura Complessa di Medicina Trasfusionale ed Immunoematologia Clinica presso l’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia.

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