Coronavirus, declino degli spostamenti ha ridotto la diffusione già prima del lockdown

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I dati ricavati dai registri di telefonia mobile nel mondo reale suggeriscono che, in seguito alla comparsa del nuovo coronavirus negli Stati Uniti, si è verificato un calo del numero di viaggi già prima che venissero attuate politiche di lockdown a livello statale, e che il declino degli spostamenti è stato fortemente correlato a una riduzione della crescita dei casi nelle 25 contee più colpite. Questo è quanto riferisce il gruppo di lavoro di Lauren Gardner, della Johns Hopkins University, in uno studio pubblicato su Lancet Infectious Diseases.

«I nostri risultati supportano fortemente la conclusione che il distanziamento sociale abbia svolto un ruolo cruciale nella riduzione dei tassi di crescita dei casi in più contee statunitensi nei mesi di marzo e aprile, e che sia quindi una politica di mitigazione efficace per Covid-19 negli Stati Uniti» spiega Gardner. Nei primi quattro mesi in cui Covid-19 è stato segnalato negli Stati Uniti e si è diffuso in tutti gli stati e in oltre il 90% delle contee, la risposta politica è stata fortemente decentralizzata, e l’efficacia della valutazione del distanziamento sociale è stata di conseguenza difficile. I ricercatori hanno utilizzato i dati di movimento analizzando i registri delle reti cellulari tra gennaio e aprile 2020 come indicatore di distanza sociale, e li hanno confrontati con la crescita locale dei casi per creare modelli statistici che hanno valutato il modo in cui il distanziamento sociale ha influenzato il tasso di nuove infezioni. Per tutte e 25 le regioni maggiormente interessate, la correlazione tra modelli di movimento e crescita dei casi è risultata significativa. Dal 24 gennaio al 17 aprile 2020, la mobilità è scesa al 35-63% rispetto ai modelli normali nelle 25 contee più colpite e si è verificato un ritardo di 9-12 giorni prima che si osservassero gli effetti della riduzione dei movimenti sulla trasmissione della malattia, in linea con le aspettative. I movimenti hanno iniziato a essere ridotti all’inizio di marzo, molto prima del primo ordine di lockdown locale. Gli esperti sottolineano che pratiche come il lavaggio delle mani, l’uso della mascherina facciale e l’autoisolamento dei positivi, che non sono state valutate in questo studio, possono aiutare a controllare il virus, ma sottolineano che il distanziamento sociale rimarrà una delle strategie più importanti per controllare la diffusione dell’infezione fino a quando non sarà disponibile un vaccino.

Lancet Infec Dis 2020. Doi: 10.1016/S1473-3099(20)30553-3
https://doi.org/10.1016/S1473-3099(20)30553-3  

 

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