In assenza di restrizioni dovute a Covid-19, il comportamento dei singoli pesa sul ritorno del virus

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Il comportamento dei singoli individui avrà un effetto significativo sulla prevenzione di una seconda ondata di infezioni da Sars-CoV-2, secondo uno studio pubblicato su Nature Human Behaviour. «Il mantenimento del distanziamento sociale e di altri interventi come l’uso di mascherine e l’igiene delle mani potrebbe eliminare la necessità di futuri lockdown, secondo un nostro studio di modellistica» affermano Leonardo López e Xavier Rodó, del Barcelona Institute for Global Health, autori del lavoro.

Diversi paesi che inizialmente hanno imposto misure di blocco rigorose stanno per renderle meno pressanti, ma come e quando attenuarle è una decisione difficile. Per meglio capire la situazione i ricercatori hanno valutato quantitativamente la rilevanza di misure come il distanziamento, l’uso delle mascherine e l’igiene delle mani come strategie di contenimento. In questo studio hanno presentato proiezioni basate su un modello che divide la popolazione in sette gruppi: persone suscettibili, in quarantena, esposte, infettive non rilevate, segnalate come infettive e confinate, guarite e decedute. I risultati mostrano chiaramente che la lunghezza della prima ondata di infezione influenza i tempi e l’entità delle ondate successive, e che le strategie di eliminazione del confinamento graduali comportano sempre un numero inferiore di infezioni e decessi, rispetto a un processo molto rapido. In Spagna, dove le misure sono state allentate rapidamente per metà della popolazione e gradualmente per il resto, secondo gli autori il comportamento individuale sarà fondamentale per ridurre o evitare una seconda ondata. «Se riusciamo a ridurre la velocità di trasmissione del 30% attraverso l’uso di mascherine, l’igiene delle mani e il distanziamento sociale, possiamo diminuire considerevolmente l’entità dell’ondata successiva. Ridurre la velocità di trasmissione del 50% potrebbe addirittura far sì che questa non si presenti del tutto» spiegano gli autori. I risultati mostrano anche che, nei paesi che non hanno le risorse per testare e rintracciare tutti i casi e i contatti, l’uso di mascherine, l’igiene delle mani e il distanziamento sociale sono la chiave per fermare la trasmissione virale.

Nature Human Behav 2020. Doi: 10.1038/s41562-020-0908-8
https://doi.org/10.1038/s41562-020-0908-

 

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