Possibile trasmissione verticale di Sars-CoV-2 in utero: due casi a Bergamo

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Uno studio pubblicato su American Journal of Obstetrics and Gynecology – Maternal Fetal Medicine, riporta due casi di possibile trasmissione verticale del nuovo coronavirus in utero, entrambi all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. «Per quanto ne sappiamo, i nostri sono i primi report di casi di risultati positivi di Pcr per Sars-CoV-2 in madre, figlio e tessuti della placenta» scrivono Luisa Patane e colleghi.

In particolare, vengono descritti i casi di due dei 22 bambini nati nel suddetto ospedale tra il 5 marzo e il 21 aprile 2020 da donne risultate positive al virus dopo tampone nasofaringeo. Il primo caso riguarda un bambino nato tramite parto vaginale a 37,6 settimane di gestazione, risultato positivo al tampone subito dopo la nascita, dopo 24 ore e dopo 7 giorni. La madre, che accusava febbre e tosse, ha indossato la mascherina, oltre che al momento dell’allattamento, anche durante il travaglio e il parto. È stato permesso rooming-in e l’allattamento al seno, ma non il contatto pelle a pelle. Il bambino è rimasto asintomatico, tranne per iniziali difficoltà di alimentazione, e dimesso a 10 giorni di vita. Il secondo caso è quello di una bambina nata tramite taglio cesareo a 35,1 settimane di gestazione. La neonata è stata subito separata dalla madre, che presentava febbre e tosse, e ricoverata in unità di terapia intensiva neonatale. Risultata negativa al tampone alla nascita e positiva dopo 7 giorni, non ha presentato complicazioni, tranne che per iniziali difficoltà di alimentazione, ed è stata dimessa dopo 20 giorni di vita. In entrambi i casi è stata riscontrata la presenza di Sars-CoV-2 Rna nel sinciziotrofoblasto che, come specificato dagli autori, indica la presenza del virus sul lato fetale della placenta. Secondo Patane e colleghi, questi risultati supportano la possibilità di trasmissione verticale del virus. «Servono ulteriori studi per confermare questi risultati» concludono gli autori.

Am J Obstetrics & Gynecology Maternal Fetal Medicine 2020. Doi: 10.1016/j.ajogmf.2020.100145
https://doi.org/10.1016/j.ajogmf.2020.100145

 

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