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Secondo uno studio pubblicato su Bmj Global Health, è possibile ridurre la possibilità di contagio in ambito domestico se tutti i familiari indossano la mascherina in casa, anche quando si sentono bene. Yu Wang, del Beijing Center for Disease Prevention and Control, in Cina, e il suo gruppo di lavoro hanno condotto uno studio retrospettivo su 124 famiglie a Pechino in cui è stato confermato un caso di Covid-19 a febbraio.
I ricercatori hanno interrogato telefonicamente le famiglie sull’igiene e sui comportamenti domestici durante la pandemia per esaminare i fattori di rischio relativi alla trasmissione della malattia. Durante le due settimane successive all’esordio del caso indice, si è verificata una trasmissione secondaria in 41 famiglie. Complessivamente, 77 su 335 familiari hanno sviluppato la malattia. Un’analisi di regressione logistica a variabili multiple ha rilevato che quando i membri della famiglia indossavano mascherine a casa prima che si ammalasse il primo convivente, c’era meno probabilità di trasmissione della malattia ad altri membri, rispetto a quando nessuno indossava una maschera prima dell’insorgenza del primo caso. «Le mascherine sono state efficaci al 79% e la disinfezione al 77% nel prevenire la trasmissione, mentre contatti stretti frequenti in famiglia hanno aumentato il rischio di trasmissione di 18 volte, e la diarrea nel paziente indice ha fatto crescere il rischio di quattro volte» spiegano gli autori. Indossare le mascherine dopo l’insorgenza dei sintomi nel primo caso non è risultato però protettivo.
Secondo gli esperti, questi risultati supportano l’uso universale delle mascherine e forniscono indicazioni sulla riduzione del rischio per le famiglie che vivono con qualcuno in quarantena o in isolamento e le famiglie di operatori sanitari che possono affrontare un rischio continuo. Alcuni medici, tuttavia, in reazione all’articolo hanno espresso dubbi su questa indicazione, in quanto l’uso di mascherine anche a casa comporterebbe un onere eccessivamente elevato.
Bmj Global Health 2020. Doi: 10.1136/bmjgh-2020-002794
http://dx.doi.org/10.1136/bmjgh-2020-002794
