La riabilitazione dell’incontinenza urinaria e della disfunzione erettile post-prostatectomia (terza parte)

La riabilitazione post-operatoria si avvale di verse tecniche:-l’educazione minzionale, unitamente a indicazioni relative allo stile di vita e alle quantità e modalità di assunzione delle bevande

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La riabilitazione post-operatoria si avvale di verse tecniche:-l’educazione minzionale, unitamente a indicazioni relative allo stile di vita e alle quantità e modalità di assunzione delle bevande: questi suggerimenti vengono personalizzati sulla base della valutazione di un diario minzionale, compilato dalla persona stessa per almeno due giorni consecutivi, dove devono essere indicate quantità e qualità dei liquidi ingeriti, le minzioni e le eventuali fughe
–la chinesiterapia per il rinforzo della muscolatura perineale, integra, concentrandosi in particolare su quella anteriore che circonda l’uretra e non la muscolatura posteriore anale sostanzialmente inutile al fine di bloccare il flusso di urina. In base al recupero raggiunto gli esercizi possono diventare sempre più complessi e impegnativi
–il Biofeedback che consente di visualizzare il lavoro muscolare –la stimolazione elettrica funzionale, che ha come obiettivo non solo il rinforzo della
muscolatura, ma anche e soprattutto la presa di coscienza del piano perineale.

LA RIABILITAZIONE DELLA DISFUNZIONE ERETTILE
Il deficit erettile conseguente a prostatectomia ha una eziopatogenesi multifattoriale : il danno dei nervi erigendi ( o nervi cavernosi ) induce modificazioni pro-apoptotiche nelle linee cellulari della muscolatura liscia dei corpi cavernosi questo si associa inoltre a uno stimolo profibrotico che esita in un aumento della deposizione di collagene all’ interno dei corpi cavernosi. La carenza di ossigenazione conseguente ad un possibile danno chirurgico delle arterie cavernose e alla scarsità delle erezioni nel periodo post chirurgico concorrono al danno fibrotico dei corpi cavernosi.
Esistono anche cause psicologiche che facilitano la comparsa di deficit erettile : i pazienti spesso si ritengono meno attraenti per la partner soprattutto per la perdita dell ’eiaculazione che li fa sentire meno maschi, temono di provare dolore durante il rapporto, ma soprattutto la paura indotta dalla malattia oncologica causa una importante riduzione della libido.
Negli ultimi anni la tecnica di prostatectomia nerve sparing robot assistita ( RALP ) garantisce ottimi risultati oncologici associati a migliore recupero della potenza sessuale.
E’ indispensabile conoscere la condizione della funzione erettile al momento della chirurgia infatti numerosi studi hanno dimostrato che uno dei principali fattori predittivi per un buon recupero della potenza sessuale dopo chirurgia è proprio lo stato erettivo preopeatorio.
E’ importante sperimentare l’ attività sessuale prima possibile, perchè dopo l’ intervento le erezioni erotiche, cioè quelle stimolate da un adeguato eccitamento sessuale, saranno le prime a riprendere. Mentre le erezioni “psicogene” o “notturne” che ogni uomo è abituato normalmente ad avere possono necessitare anche 2 anni per ricomparire. Quindi la camera da letto diventa una vera e propria palestra riabilitativa. Il primo segno favorevole durante l’ attività sessuale è vedere un allungamento ed ingrossamento del pene nel momento del massimo eccitamento, anche in assenza di rigidità. Nei primi mesi dopo l’intervento il sesso è tipicamente non penetrativo ma è comunque possibile arrivareall’orgasmo. Si ricorda che la rimozione della prostata comporta la scomparsa dell’ eiaculazione con conseguente sterilità.
Per riacquistare erezioni normali è bene stimolare il pene farmacologicamente, sia utilizzando farmaci per via orale che migliorano la circolazione del sangue all’ interno del pene sia utilizzando piccole micro-iniezioni che favoriscono l’afflusso di sangue al pene.
E’ stato dimostrato da numerosi trials clinici che l’ utilizzo post operatorio di farmaci pro erettivi dopo prostatectomia radicale è un elemento fondamentale per ottenere percentuali di più elevate di pazienti potenti.
La riabilitazione del pavimento pelvico ha effetti benefici anche sulla funzione erettile.
Il recupero della funzione erettile può avvenire entro 24 mesi dall’ intervento chirurgico, dopo questo tempo è estremamente raro notare miglioramenti. La terapia erettiva usata dopo questo periodo non ha più intento riabilitativo e solitamente è prescritta on demand.
Nei pazienti sottoposti a prostatectomia radicale non nerve sparing è consigliabile terapia iniettiva, se la risposta non è soddisfacente o c’è scarsa compliance, esiste in alternativa la chirurgia protesica. Questa chirurgia può essere proposta a tutti i pazienti sottoposti a prostatectomia radicale che non ottengono dopo riabilitazione una erezione valida per un rapporto sessuale soddisfacente.
Fine terza ed ultima parte

Fisioterapista – Consulente Sessuale. Ha terminato gli studi di Fisioterapia presso l’Università di Bologna nel 1992, ha conseguito la laurea in Psicologia presso l’Università di Cesena nel 2006. Specializzata in Riabilitazione Pelvi-Perineale da oltre 10 anni si occupa della valutazione e del trattamento delle disfunzioni sia uro-ginecologiche che colonproctologiche nell’uomo, nella donna e nel bambino. Nel 2018 ha portato a termine il corso per Consulente sessuale presso AISPA Milano. Collabora, in regime di libera professione, presso vari poliambulatori della provincia di Rimini.

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