Alimentazione e Diabete

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Sappiamo che il diabete è una disfunzione del metabolismo degli zuccheri che si basa su di una alterazione infiammatoria del tessuto adiposo.

Per contrastare questa infiammazione cronica di basso grado dobbiamo agire su due leve fondamentali rappresentate dalla alimentazione e dalla attività fisica.

Per quanto riguarda l’alimentazione dovremo assumere un regime nutrizionale che produca un costante basso carico glicemico attraverso l’introduzione di cibi con basso indice glicemico.

L’indice glicemico dei cibi è la capacità che hanno i cibi stessi di stimolare la produzione di insulina in modo più o meno intenso.

L’indice glicemico si considera elevato se supera i 70, moderato tra 50 e 70 e basso sotto i 50.

Normalmente hanno un basso indice glicemico tutti i prodotti poco lavorati e raffinati; per cui è necessario preoccuparsi di consumare una quantità di derivati dei cereali bassa (circa 60/70 gr. a secco), la pasta di semola inoltre deve essere di quelle ottenute dalla molitura a “pietra” del grano e non da quella a “cilindri”, molte verdure sia a pranzo che a cena, due/3 frutti al giorno non maturi (mele i.g. 35, pere i.g. 30, prugne i.g. 35, mirtilli/more i.g. 25…), aumentare il consumo di pesce e legumi come sostituti della carne, carne e prodotti lavorati della carne 1 volta a settimana, latticini e uova 1 volta a settimana.

Non dobbiamo neanche dimenticare di idratarci abbondantemente introducendo almeno 1,5 litri di acqua quotidianamente al di fuori dei pasti oltre alla quantità di liquidi, acqua compresa, che introduciamo durante i pasti stessi.

Evitiamo in assoluto il consumo di prodotti da forno industriali e di bevande zuccherate e gassate come aranciate industriali, bevande a base di cola e tutto ciò che è simile.

Il vino rosso è permesso in quanto contiene polifenoli e resveratrolo ma a condizione di assumerne al massimo mezzo bicchiere al giorno.

Per quanto riguarda l’attività fisica occorre praticarla almeno a giorni alterni e non meno di tre sedute di allenamento alla settimana della durata non inferiore a 40 minuti ciascuna.

Sottolineo l’importanza di curare sia l’allenamento di resistenza (camminata veloce) che l’allenamento di forza (pesi) affidandosi ad istruttori qualificati ed evitando il più possibile il pericoloso ma comune “fai da te”.

Questa alternanza di sedute di allenamento destinate ora alla resistenza ed ora alla forza è necessario in quanto con la resistenza si bruciano i grassi mentre con la forza si aumenta la massa magra che sono i muscoli.

L’aumento ed il mantenimento della muscolatura serve ad aumentare e mantenere alto il proprio metabolismo basale, condizione questa assolutamente necessaria per mantenere alta la capacità del nostro organismo di bruciare velocemente le sostanze alimentari che assumiamo evitando così che si trasformino in grassi.

 

Si è laureato in Medicina e Chirurgia all'Università di Bologna nel 1990. Specializzato a Bologna nel 1994 in Medicina del Lavoro. Ha conseguito un Master in "Bioetica Generale e Clinica" nel 2006 all'Università Politecnica delle Marche di Ancona. Nel 2016 ha conseguito un Master in "Nutrizione umana" a Roma con il Prof. Eugenio del Toma. Attualmente lavora come Medico di Famiglia a Bellaria Igea Marina (RN) e come Medico del Lavoro libero professionista.

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