DrugAge: per il futuro ecco l’elisir di lunga vita

In tutto sono 418, testati in 27 studi, condotti sugli organismi più svariati, dai lieviti ai vermi, dalle mosche ai topi. Aspiranti farmaci per i quali la scienza sogna lo stesso destino di terapie allunga-vita. Professione: elisir di longevità.

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Scienziati britannici della Biogerontology Research Foundation (Bgrf) e dell’università di Liverpool li hanno censiti in un maxi database, al momento il più corposo mai messo insieme nel mondo. Si chiama DrugAge ed è una sorta di enciclopedia delle future medicine che potrebbero diventarci alleate contro il tempo che passa.

L’articolo che ne parla è pubblicato su ‘Aging Cell’ e la nuova banca dati è disponibile al pubblico. La ricerca del candidato farmaco può essere lanciata per nome, famiglia di appartenenza, effetto sulla durata della vita.

DrugAge è l’ultimo di una serie di strumenti di consultazione libera online realizzati e gestiti dall’Integrative Genomics of Ageing Group dell’ateneo di Liverpool. A guidare il team Joao Pedro de Magalhaes, tra i vertici della Bgrf e guru della bioinformatica avanzata e degli approcci computazionali applicati al campo della biogerentologia e della ricerca sull’invecchiamento.

Per Dmitry Kaminskiy, Managing Trustee della Bgrf, DrugAge rappresenta una pietra miliare sul percorso che porterà a ribaltare il paradigma dell’assistenza sanitaria: dalla cura della singola malattia alla multi-prevenzione attraverso principi attivi ‘geroprotettori’. Sono sicuro – afferma – che il database si guadagnerà uso diffuso nella comunità scientifica attiva nella ricerca sull’invecchiamento“.

Un elemento in particolare salta all’occhio di chi ha redatto la banca dati: “E’ significativo osservare – spiegano gli esperti – che la maggioranza dei meccanismi associati all’invecchiamento non è stata ancora utilizzata come bersaglio terapeutico”. Le molecole passate in rassegna, in altre parole, si concentrano in massa su poche vie metaboliche note per essere correlate all’azione dell’età. Come a dire che restano ancora da battere tante, tantissime strade.

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