MALATTIE RARE: DISTROFIA MIOTONICA

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La malattia di Steinert, nota anche come distrofia miotonica tipo 1, è una malattia muscolare caratterizzata da miotonia e da danni multiorgano, associata a debolezza muscolare di gravità variabile, aritmia e/o disturbi della conduzione cardiaca, cataratta, endocrinopatie, disturbi del sonno e calvizie. È la distrofia muscolare a esordio nell’età adulta più comune, con una prevalenza di 1/20.000. Questa malattia si associa a mutazioni di un locus sul cromosoma 19q13-2 (ripetizione anomala della tripletta CTG). La trasmissione è autosomica dominante e può verificarsi anticipazione (ossia la malattia tende ad aggravarsi e a manifestarsi più precocemente nelle generazioni successive). La diagnosi è confermata tramite tecniche genetiche molecolari dalla rilevazione delle anomalie del gene localizzato su 19q13-2. La consulenza genetica è molto delicata a causa della grande variabilità di espressione inter- e intra-familiare. In considerazione della gravità delle forme neonatali, la diagnosi prenatale può essere proposta, in particolare nei casi a trasmissione materna. La presa in carico dovrebbe considerare un follow-up annuale multidisciplinare. Il decorso della malattia tende di solito a evolvere lentamente, anche se a volte sono stati osservati casi di deterioramento rapido. Le aspettative di vita sono limitate dall’alta mortalità associata alle complicazioni cardiache e polmonari.

SINTOMATOLOGIA

La sintomatologia della distrofia miotonica inizia durante l’adolescenza, o comunque nella giovane età adulta, e comprende la miotonia (ritardato rilasciamento del muscolo dopo contrazione muscolare che può essere asintomatico o descritto come rigidità muscolare), la debolezza e il deperimento dei muscoli degli arti distali (soprattutto nella mano e del piede, portando a caduta del piede) e dei muscoli facciali (la ptosi è particolarmente frequente), e la cardiomiopatia. Possono essere presenti anche ritardo mentale, cataratta e malattie endocrine. Gli uomini possono avere piccoli testicoli. Sia gli uomini che le donne possono avere una calvizie frontale prematura. A causa del coinvolgimento muscolare involontario, i pazienti con diabete mellito di tipo 1 possono anche manifestare disfagia e stipsi; le anomalie dei muscoli uterini possono causare problemi alle donne durante il travaglio e il parto.

TRATTAMENTO

La miotonia può rispondere ai farmaci stabilizzatori di membrana (p. es., mexiletina, lamotrigina, carbamazepina, fenitoina). Di questi, la mexiletina ha dimostrato di ridurre in modo significativo miotonia in miotonia non distrofica ed è quindi il farmaco di prima scelta per i pazienti con distrofia miotonica che hanno miotonia funzionalmente limitante (12). Poiché la mexiletina raramente può precipitare aritmie nei pazienti con aritmie ventricolari sottostanti, il farmaco è controindicato nei pazienti con blocco atrioventricolare di 2o o 3o grado; la consulenza con un cardiologo è consigliata prima di iniziare la terapia con mexiletine, in particolare in soggetti con un ECG anomalo. Tuttavia, è la debolezza e non la miotonia che solitamente disabilita il paziente, per cui nessun trattamento è disponibile; quando la malattia progredisce sono solitamente richieste le ortesi per il piede cadente.

(fonte Orphanet, Msd Manuals)

Marchigiano di Fermo vive in Romagna dal settembre del 2000. Giornalista professionista dal 1991, ha lavorato in quotidiani di diverse regioni (Marche, Umbria, Toscana, Lazio ed Emilia Romagna) fino alla qualifica di caporedattore centrale. Tra le sue esperienze anche l'assunzione, quale esperto per l'informazione, presso l'ufficio di Gabinetto del presidente del Consiglio regionale delle Marche dott. Alighiero Nuciari nei primi anni 90 e quelle radiofoniche presso alcune emittenti private sempre delle Marche.

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