Sapevi che alcuni disturbi cranici sono trattabili in ambito Osteopatico?

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Il cervello, la nostra centrale di comando, per proteggere se stesso, le sue strutture vitali come i nervi, (fili di corrente) e il midollo spinale, quando subiscono compressioni, scatena il dolore che serve a fermare quel movimento o adattamento errato. In caso di modifiche posturali o traumi, queste strutture vengono schiacciate o compresse, il cervello manda informazioni fastidiose per farci cambiare quella posizione o per sanare una zona rotta o lesionata: dolore, infiammazione, gonfiore, calore, funzio lesa, come può evvenire ad esempio se metto la mano sul fuoco, per evitare di scottarci, istintivamente la tolgo, senza il segnale di bruciore, ci ritroveremo con la mano ustionata. Il corpo funziona in questo modo, motivo per cui trattare la causa meccanica, evita il sintomo.
La mandibola funziona come un timone, quando mastichiamo solo da un lato, la muscolatura più forte la devierà da quel lato, come un treno che esce fuori dai binari, dando clack articolari, acufeni e modificando la mobilità cranica, alterando gli assi di mobilità, fissando schemi posturali errati, incluso quelli vertebrali (scoliosi, ipercifosi, spianamento delle curve)
Una malocclusione non è una “patologia” ma uno spostamento della mandibola rispetto alla mascella oppure dovuta a modifiche craniche di deformazione della scatola. La linea interincisiva dell’arcata mascellare e quella di sotto mandibolare, dovrebbero combaciare. Quando non succede, viene definita “malocclusione” ovvero una cattiva chiusura dei denti. Cosa comporta? Tensione muscolare dal lato della masticazione forte, Bruxismo, ernie, protrusioni, emicrania, abbassamento della vista, dell’udito, acufeni, clack articolari, vertigini dal lato opposto, ovvero dove non vengono attivate correttamente le strutture! Sono tutti sintomi, conseguenze! Quando ci sono modifiche ossee meccaniche o muscolari, vanno a rompere l’equilibrio della scatola cranica, in tutte le sue parti, influenzando le altre strutture sottostanti. Il trattamento osteopatico e la riprogrammazione posturale metodo Vicentini, servono a liberare queste strutture, così da eliminare i disturbi, insegnando i giusti movimenti. La vista può abbassarsi da un lato, in quanto i muscoli dell’occhio (6 gruppi) sono collegati alle ossa craniche “rigide” o per compressione a livello vertebrale, del nervo di Arnold che non manda elettricità a quei muscoli. L’emicrania sarà una conseguenza di questa compressione, per indurci a non rompere o lesionare il nervo. In funzione di ciò, per far cessare il dolore ed i sintomi, serve agire sulla causa meccanica.

Laureata alla Seconda Università di Napoli nel 2005 con 110, ha proseguito gli studi, diplomandosi in Osteopatia nel 2014 (DO 6anni). Ha conseguito diversi attestati. Ha lavorato prima in centri privati, dal 2014 come libera professionista, tuttora collabora con diverse figure nell’ambito medico. Si occupa di tutto ciò che non è ancora patologia, dal neonato all’anziano, in gravidanza e nello sportivo, migliorando le prestazioni, prevenendo infortuni.Riprogrammazione posturale, Osteopatia, Fisioterapia, Tecarterapia, Linfodrenaggio manuale e strumentale, Kinesiotaping

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