ANDROPAUSA … ovvero: cosa succede quando anche l’uomo va in “menopausa”

A differenza di quanto accade nel sesso femminile, nel maschio si assiste a una progressiva riduzione dei livelli circolati di testosterone stimati in circa il 0,4-1% anno.

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L’Andropausa rappresenta un’entità clinica tipica dell’invecchiamento maschile, caratterizzata da bassi livelli circolanti di testosterone associati alla presenza di segni e sintomi tipici.

A differenza di quanto accade nel sesso femminile, nel maschio si assiste a una progressiva riduzione dei livelli circolati di testosterone stimati in circa il 0,4-1% anno. Tale declino risulta ancora più evidente in presenza di patologie associate quali obesità, diabete mellito tipo 2 o sindrome metabolica.

I reali meccanismi alla base di tale fenomeno non sono ancora stati del tutto chiariti sebbene siano stati ipotizzati sia meccanismi centrali sia periferici.

Dati recenti derivati da uno studio dell’European Male Aging Study (EMAS) su una popolazione di oltre 3mila soggetti di età compresa tra 40 e 80 anni, hanno fornito maggiori chiarimenti in tal senso. L’analisi dei dati ha dimostrato in modo significativo che i soggetti con ridotti livelli di testosterone totale e libero presentavano tre sintomi caratteristici dell’andropausa: deficit erettile con riduzione della libido, stanchezza e depressione

Alla luce di tali dati non sorprende una recente analisi delle evidenze presenti in letteratura che dimostra come il miglioramento dei sintomi sessuali ed in particolare del desiderio e della qualità delle erezioni costituisca l’effetto più precoce che si verifica dopo l’inizio di un terapia sostitutiva con testosterone (entro 3-6 settimane).

E’ opportuno, tuttavia, ricordare che sebbene il testosterone sia sufficiente per il ripristino di una normale attività sessuale nel soggetto più giovane, gli effetti di una terapia sostitutiva possono non essere così evidenti in pazienti più anziani ove la presenza di alterazioni specie di natura cardiovascolare possa ridurre l’efficacia del trattamento.

Il ripristino di normali valori di testosterone rimane comunque di fondamentale importanza in quanto il testosterone regola l’attività della fosfodiesterasi di tipo 5 (PDE5) e quindi la presenza di bassi livelli di testosterone può condizionare una ridotta riposta agli inibitori della PDE5, vale a dire delle così dette “pillole dell’amore” come per esempio Viagra, Cialis o Levitra ed altre simili.

Oggi sono a disposizione formulazioni anche per via trans linguale ed orosolubile.

• Laureato in Medicina e Chirurgia nell’Università di Bari con il massimo dei voti e la lode nel 1977; • Specializzato in Ginecologia ed Ostetricia nell’ Università di Bari con il massimo dei voti e la lode nel 1981; • Specializzato in Andrologia nell’ Università di Pisa con il massimo dei voti e la lode nel 1985; • Perfezionato in Sessuologia Clinica nell’ Università di Pisa con il massimo dei voti e la lode; • Master in Endoscopia Ginecologica Avanzata – Università di Bari; • Master in Fisiopatologia della Riproduzione Umana e Tecniche di Fecondazione Assistita presso il Dipartimento Materno Infantile dell’Università di Palermo; • Primario Idoneo di Ostetricia e Ginecologia con il massimo dei voti nel 1987; • Diplomato in “Ipnologia Clinica” presso l’Istituto “Franco Granone” di Torino • Professore di Fisiopatologia della Riproduzione Umana presso la Scuola di Specializzazione in Andrologia dell’Università di Pisa dal 1987 al 2004 e Professore di Biochimica sistematica Umana presso l’Università della Calabria dal 1999 al 2001; • Attualmente è Tutor Aziendale per le Tesi di Laurea e Docente nei Seminari Integrativi di semiologia nella Facoltà di Scienze, Corso di Laurea in Biologia, Università del Salento; • Pioniere della Procreazione Medicalmente Assistita in Italia, nel 1984 fonda in Puglia la prima Banca del Seme Italiana con autorizzazione specifica conservazione dei gameti maschili e fecondazione artificiale; • Attualmente è Direttore dei Centri Integrati di Andrologia e Fisiopatologia della Riproduzione Umana Tecnomed di Nardò e Gallipoli e Casa di Cura “Fabia Mater” di Roma dove viene praticata diagnostica all’avanguardia e ricerca scientifica nel campo delle patologie di coppia e le più moderne tecniche di procreazione assistita. • Fondatore e componente del C.E.C.O.S. ITALIA (Centri per la Conservazione degli Ovociti e Spermatozoi); • Fondatore e Consigliere Nazionale della Società Italiana della Riproduzione (S.I.d.R.); • Coordinatore del gruppo d’interesse di Medicina di Coppia della Società Italiana della Riproduzione (S.I.d.R); • Delegato Regionale dell’Associazione Ginecologi Extra Ospedalieri (AGEO) e della Società Italiana di Fitoterapia ed Integratori in Ostetricia e Ginecologia (SIFIOG); • Autore di 196 pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali ed internazionali; • Relatore, moderatore e discussant nei principali convegni scientifici nazionali ed internazionali della disciplina che esercita.

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