La terapia insulinica a domicilio

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L’insulina è un ormone prodotto dal pancreas che è responsabile del controllo della glicemia: permette al glucosio che si trova nel sangue di entrare all’interno delle cellule, in modo da essere utilizzato per produrre energia. Quando i livelli di glucosio nel sangue aumentano, il pancreas rilascia una quantità idonea di insulina che agisce riportando la glicemia a valori normali; al contrario, quando la glicemia è troppo bassa, il pancreas limita il rilascio dell’insulina.

Questo meccanismo fisiologico non avviene nel paziente diabetico, che può presentare una carenza assoluta (diabete di tipo 1) o relativa (diabete di tipo 2) di insulina. Nel diabete di tipo 1, il paziente è completamente dipendente dall’insulina e per nessun motivo deve sospendere la somministrazione. Nel diabete di tipo 2 è presente un insulino-resistenza che determina un aumento della richiesta di insulina dai tessuti, a cui il pancreas non riesce a rispondere a dovere: in alcuni casi, il paziente necessita di una terapia insulinica che può essere o meno continuativa.

Le insuline disponibili si distinguono, a seconda della velocità e della durata di azione, in:

– insulina rapida (es. Humalog, Apidra): va iniettata non più di 15 minuti prima dei pasti, poiché ha un’azione rapida;

– insulina lenta (es. Lantus, Tresiba, Toujeo): comincia ad agire fin da subito ma in modo più lento, in modo da rilasciare una quantità costante di insulina nel sangue per le 24 ore successive.

L’insulina a domicilio può essere somministrata attraverso una penna pre-riempita con un numero ben definito di unità: quando vengono utilizzate tutte le unità, la penna va sostituita con una nuova. L’insulina in uso va conservata a temperatura ambiente e può essere usata per circa 1 mese dal suo primo utilizzo, avendo cura di proteggerla dalla luce solare e da eccessivi sbalzi di temperatura. L’insulina non in uso va invece conservata in frigorifero ad una temperatura tra 2 e 8 gradi e va estratta almeno 30 minuti prima dell’iniezione.

La somministrazione avviene attraverso un’iniezione sottocutanea e può essere eseguita in diverse sedi del corpo:

– Coscia (parte laterale e anteriore);

– Braccia (parte superiore esterna);

– Addome (mantenendo una distanza pari al palmo di una mano dall’ombelico);

– Gluteo (preferendo la zona del quadrante superiore esterno).

Per una corretta gestione della terapia insulinica a domicilio, è importante seguire alcune indicazioni:

– Rispettare le regole di conservazione dell’insulina.

– Eseguire una giusta tecnica di iniezione sottocutanea, che è influenzata anche dalla lunghezza dell’ago a disposizione. Gli aghi da 4-5 mm possono essere inseriti nella cute con un angolo di 90 gradi rispetto alla sede di iniezione, mentre per gli aghi di lunghezza superiore a 6 mm va effettuata la plica cutanea o vanno inseriti con un angolo di 45 gradi. La plica cutanea si effettua sollevando la pelle utilizzando solo pollice e indice, e senza creare una pressione eccessiva tale da far sbiancare la cute: inoltre, deve essere mantenuta per tutto il tempo della somministrazione e rilasciarla soltanto alla fine. Per soggetti particolarmente magri, è consigliabile inserire l’ago a 45 gradi anche se è di 4 mm. E’ importante che l’iniezione sia eseguita nel tessuto sottocutaneo e non nel derma e nel muscolo. In caso di iniezioni intramuscolari infatti, possono verificarsi gravi episodi di ipoglicemia. Scegliendo aghi più corti, che sono sempre i più utilizzati, è possibile evitare somministrazioni intramuscolari accidentali.

– Ruotare sempre il sito di iniezione, anche all’interno di ogni area: eseguire sempre l’iniezione con una distanza di almeno 1 cm dal punto della precedente iniezione e cambiare lato del corpo ogni volta.

– L’ago va cambiato ad ogni iniezione: il suo mancato smaltimento può favorire la comparsa di lipodistrofie a livello della cute, ossia un accumulo di grasso nei siti di iniezione dell’insulina. Oltre a questo, l’ago una volta che viene utilizzato perde la sua sterilità e questo aumenta il rischio di infezione.

– Al termine dell’iniezione, prima di ritirare l’ago, attendere 10 secondi in modo che la quantità di unità venga somministrata completamente.

L’educazione al paziente diabetico è fondamentale perché in molti casi la gestione della terapia insulinica avviene a domicilio, per cui è bene diffondere le giuste indicazioni che possono rappresentare un punto di riferimento per l’utente e per la sua famiglia.

Fonti:
SID: Società Italiana di Diabetologia

Infermiera iscritta all'Ordine delle Professioni Infermieristiche di Napoli dal 26/05/2021. Ha maturato esperienza professionale come infermiera attraverso il tirocinio clinicouniversitario, presso il servizio 118, in Residenze Sanitarie Assistenziali, in un laboratoriodi analisi cliniche e attraverso l'assistenza infermieristica domiciliare. Ha proseguito gli studi con un master di I livello nell'ambito della salute mentale

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