Testosterone e Rischio Oncologico Nuovi Studi Rassicurano

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Negli ultimi anni, la terapia sostitutiva con testosterone (TRT) ha guadagnato notorietà sia come argomento di interesse pubblico sia come campo di indagine scientifica. La crescente popolarità della TRT ha sollevato interrogativi sulla sua sicurezza, in particolare riguardo al potenziale legame con il rischio di sviluppare tumori. Un recente studio pubblicato su “Andrology” offre nuove prospettive e risposte a queste preoccupazioni.

Uno Sguardo ai Risultati: La TRT sotto la Lente d’Ingrandimento

Condotto da Ida M. Heerfordt e il suo team, lo studio si è concentrato su uomini che hanno fatto uso di androgeni, confrontandoli con un vasto gruppo di controllo non utilizzatore. La ricerca ha esaminato l’incidenza di varie forme di cancro, inclusi i tumori alla prostata e al seno, tra questi due gruppi nel corso di un periodo medio di follow-up di 11 anni.

I risultati hanno rivelato che, tra gli utilizzatori di androgeni, il tasso di diagnosi di cancro è stato comparabile a quello dei controlli. Importante notare è che nessun caso di cancro alla prostata o al seno è stato rilevato tra gli utilizzatori di androgeni. Questi dati suggeriscono che, a breve termine, l’uso di testosterone non incrementa il rischio generale di cancro, né specificamente quello di cancro alla prostata o al seno.

Cosa Significa per Chi Considera la TRT?

Per coloro che stanno valutando la terapia sostitutiva con testosterone, questi risultati possono offrire una certa tranquillità. La comprensione che la TRT, almeno a breve termine, non è associata ad un aumento significativo del rischio di cancro, mitiga alcune delle preoccupazioni più comuni tra potenziali pazienti e medici. Tuttavia, è essenziale approcciare a tale terapia con una comprensione olistica dei benefici e dei rischi potenziali.

Guardando al Futuro: Passi Successivi nella Ricerca

Mentre lo studio fornisce insight preziosi, gli autori sottolineano la necessità di ulteriori ricerche. Le limitazioni, come la durata del follow-up e la dimensione del campione, richiedono cautela nell’estrapolare i risultati a lungo termine. La ricerca futura dovrebbe quindi mirare a esplorare gli effetti della TRT su periodi più estesi e con campioni più ampi, per consolidare la comprensione dei suoi impatti sulla salute.

Conclusione: Informazione e Decisione

La decisione di intraprendere una terapia sostitutiva con testosterone dovrebbe sempre basarsi su un’attenta valutazione dei rischi e dei benefici, condotta con il supporto di professionisti sanitari qualificati. Gli studi come quello condotto da Heerfordt e colleghi arricchiscono il dibattito sulla TRT, offrendo dati basati sull’evidenza che possono aiutare individui e medici a fare scelte informate sulla gestione della salute maschile.

In ultima analisi, l’avanzamento della ricerca e il dialogo continuo tra pazienti, medici e ricercatori sono essenziali per navigare il complesso panorama della terapia sostitutiva con testosterone, assicurando che le decisioni terapeutiche siano sempre guidate dalle migliori informazioni disponibili.

Premiato quale miglior andrologo d'Italia ai Top doctors Award 2022. Laurea in “Medicina e Chirurgia" conseguita nel luglio 1991 con votazione di 110/110 e lode presso l’Universita’ degli Studi di Roma “La Sapienza”, discutendo la tesi sperimentale: ”Chemioterapia endocavitaria con epidoxorubicina e interferone per via sistemica nella profilassi dei tumori superficiali della vescica”. Nel novembre 1996 ha conseguito la specializzazione in Urologia con votazione di 70/70 e lode presso il Dipartimento di Urologia “U. Bracci” del Policlinico “Umberto I” di Roma discutendo la tesi sperimentale: ”L’ecografia trans rettale, il PSA ed il PSAD. Tre metodiche a confronto nella diagnostica del carcinoma della prostata”. Nel 2014 conseguimento di Master di II livello in Andrologia ,implantologia e chirurgia protesica. Nel 2016 conseguimento Master di secondo livello in Seminologia e Fisiopatologia della Riproduzione Umana. Dal 2018 revisore delle riviste scientifiche Central European Journal of Urology , Hormone and Metabolic Research Journal. Dal 2018 libero docente presso l’Università Federiciana di Cosenza. Nel 2014 vincitore del Doctoralia Awards quale miglior Urologo Andrologo d’Italia , nel 2018 Vincitore del Mio Dottore Awards quale miglior Urologo Andrologo d’Italia.

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