Russare aumenta il rischio di ictus. Lo studio di Lancet

Il russamento geneticamente previsto potrebbe aumentare il rischio di ictus totale, di ictus ischemico e di ictus emorragico, con un effetto causale indipendente dall’indice di massa corporea

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Secondo uno studio pubblicato su Lancet Regional Health, il russamento geneticamente previsto potrebbe aumentare il rischio di ictus totale, di ictus ischemico e di ictus emorragico, con un effetto causale indipendente dall’indice di massa corporea.
«Lavori precedenti, di tipo osservazionale, hanno stabilito una relazione positiva tra russamento e ictus. Noi abbiamo voluto approfondire l’argomento, e verificare un eventuale effetto causale del russamento sull’ictus» spiega Yunqing Zhu, della Peking University di Pechino, (Cina), che ha diretto il gruppo di studio. I ricercatori hanno condotto un’analisi di randomizzazione mendeliana (MR) su 82.339 individui non imparentati, con dati qualificati di genotipizzazione, di discendenza asiatica, provenienti dalla China Kadoorie Biobank (CKB). Le varianti genetiche identificate nell’analisi di associazione sull’intero genoma (GWAS) del russamento nella CKB e nella UK Biobank (UKB) sono state selezionate per costruire punteggi di rischio genetico (GRS). È stato applicato un metodo a due fasi per stimare le associazioni tra il russamento geneticamente previsto e l’ictus e con i suoi sottotipi. Inoltre, sono state eseguite le analisi MR in un sottogruppo non obeso (indice di massa corporea, IMC <24,0 kg/m2), e MR multivariabile (MVMR), per controllare la potenziale pleiotropia dovuta all’IMC. Infine, è stato applicato il metodo ponderato con varianza inversa (IVW) per stimare l’associazione causale con le varianti genetiche identificate in GWAS di CKB. Durante un follow-up mediano di 10,10 anni, 19.623 individui hanno sviluppato un ictus, con 11.483 casi di ictus ischemico e 5.710 casi di ictus emorragico. Il test di regressione MR‒Egger non ha mostrato pleiotropia orizzontale, e il test Q di Cochrane non ha mostrato eterogeneità. I risultati hanno confermato un’associazione positiva tra russamento e ictus totale, e anche con ictus emorragico e ictus ischemico, con i corrispondenti HR di 1,56, 1,50 e 2,02. Le associazioni sono rimaste stabili nella MR relativa al gruppo non obeso, nell’analisi MVMR e nell’analisi MR utilizzando il metodo IVW, e questo fatto ha suggerito che la pleiotropia dell’IMC non ha influenzato l’effetto causale del russamento.

Lancet Regional Health 2024. Doi: 10.1016/j.lanwpc.2023.101001
https://doi.org/10.1016/j.lanwpc.2023.101001

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