“L’obesità come fattore di rischio per la disfunzione erettile: nuove evidenze dalla diagnostica ultrasonica”

Uno studio pubblicato sul Journal of Sexual Medicine nel febbraio 2024 ha gettato nuova luce su questa associazione, evidenziando come l'obesità influenzi negativamente la funzione erettile attraverso alterazioni emodinamiche del pene, misurate mediante ecografia duplex Doppler a colori (CDDU).

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L’obesità è da tempo riconosciuta come uno dei principali fattori di rischio per diverse patologie, ma solo recentemente è stata messa in correlazione diretta con la disfunzione erettile (DE) in maniera così dettagliata. Uno studio pubblicato sul Journal of Sexual Medicine nel febbraio 2024 ha gettato nuova luce su questa associazione, evidenziando come l’obesità influenzi negativamente la funzione erettile attraverso alterazioni emodinamiche del pene, misurate mediante ecografia duplex Doppler a colori (CDDU).

Lo studio ha analizzato i dati emodinamici penieni di uomini obesi con DE, confrontandoli con quelli di uomini non obesi affetti dalla stessa condizione. I risultati hanno dimostrato che, con l’avanzare dell’età, le variazioni vascolari nei soggetti obesi erano maggiori rispetto agli uomini non obesi. In particolare, è stata osservata una prevalenza maggiore di disfunzioni veno-occlusive nei pazienti obesi, indipendentemente dalla loro età.

Questa ricerca sottolinea l’importanza dell’utilizzo della CDDU come strumento diagnostico nella valutazione della DE, consentendo di individuare specifiche anomalie vascolari legate all’obesità. Inoltre, conferma l’obesità non solo come fattore di rischio per lo sviluppo della DE, ma anche come elemento critico nel determinare la specifica patofisiologia della condizione in questi pazienti, fornendo dunque indicazioni preziose per terapie mirate.

L’implicazione di questi risultati è ampia, non solo per la comunità medica ma anche per la popolazione generale. Sottolinea l’importanza di strategie preventive contro l’obesità come mezzo per preservare la salute sessuale maschile, oltre a promuovere la necessità di una diagnosi precoce e di un approccio terapeutico personalizzato per i pazienti obesi con DE.

Premiato quale miglior andrologo d'Italia ai Top doctors Award 2022. Laurea in “Medicina e Chirurgia" conseguita nel luglio 1991 con votazione di 110/110 e lode presso l’Universita’ degli Studi di Roma “La Sapienza”, discutendo la tesi sperimentale: ”Chemioterapia endocavitaria con epidoxorubicina e interferone per via sistemica nella profilassi dei tumori superficiali della vescica”. Nel novembre 1996 ha conseguito la specializzazione in Urologia con votazione di 70/70 e lode presso il Dipartimento di Urologia “U. Bracci” del Policlinico “Umberto I” di Roma discutendo la tesi sperimentale: ”L’ecografia trans rettale, il PSA ed il PSAD. Tre metodiche a confronto nella diagnostica del carcinoma della prostata”. Nel 2014 conseguimento di Master di II livello in Andrologia ,implantologia e chirurgia protesica. Nel 2016 conseguimento Master di secondo livello in Seminologia e Fisiopatologia della Riproduzione Umana. Dal 2018 revisore delle riviste scientifiche Central European Journal of Urology , Hormone and Metabolic Research Journal. Dal 2018 libero docente presso l’Università Federiciana di Cosenza. Nel 2014 vincitore del Doctoralia Awards quale miglior Urologo Andrologo d’Italia , nel 2018 Vincitore del Mio Dottore Awards quale miglior Urologo Andrologo d’Italia.

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