DOTT. DINO MASTROPASQUA:   UNA VITA SENZA DOLORE KINSHIA – Il metodo ninja in grado di risolvere il mal di schiena in 7 sedute

Un aspetto che tratteremo nell’intervista a seguire, riguarda innanzitutto il benessere della persona a 360°

- Adv -

“Come posso aiutare ad ottenere una vita senza dolore, come posso ottenere uno stato di salute e benessere degno di questo nome?” Questo è l’interrogativo che il Dott. Dino Mastropasqua Naturopata, posturologo, kinesiologo e ricercatore si è posto nella scelta della Sua professione, ponendosi l’obiettivo di offrire un’adeguata risposta, realizzando Egli stesso una sequela di tecniche che permettono al paziente un elevato miglioramento sollevandolo dal dolore fisico, eliminando la costrizione di ricorrere all’uso di farmaci lenitivi, ma non curativi.

Un aspetto che tratteremo nell’intervista a seguire, riguarda innanzitutto il benessere della persona a 360°, vale a dire non limitato alla cura del disturbo rivelato, bensì esteso a tutto il corpo, coniugando il programma di cura e prevenzione del disturbo fisico alla psicologia. Tale approccio nasce dal fatto che il sintomo, qualunque esso sia, è il palesamento di un disagio emotivo da attenzionare poiché imputabile tra le cause.

Daniela Cavallini:

Dott. Mastropasqua, il suo approccio, orientato al benessere totale della persona,  descritto ed esemplificato nella sua ultima pubblicazione “Kinshia”, è ambasciatore del  concetto di  medicina “inclusiva”, con la peculiarità di rivolgersi sia ai cd “addetti ai lavori”, esplicitando tecniche innovative, che al lettore “dolorante” offrendo suggerimenti di semplice ed immediata attuazione.

Dott. Mastropasqua:

 Certamente, nel “Il metodo ninja per risolvere il mal di schiena in 7 sedute”, che nasce dalla mia esperienza più che ventennale, ho messo a punto una tecnica che si avvale di diverse strategie insieme per far sì che il mal di schiena sia un lontano ricordo. Questo è un manuale rivolto sia agli operatori del settore tipo fisioterapisti, osteopati, naturopati, laureati in scienze motorie o massaggiatori, sia al privato, curioso di sapere come funziona il corpo umano dal punto di vista posturale e quindi capire le cause principali che portano al mal di schiena ed eventualmente gli errori da evitare e sapere subito come intervenire.

Daniela Cavallini:

“Come posso aiutare ad ottenere una vita senza dolore, come posso ottenere uno stato di salute e benessere degno di questo nome?” Questa, la domanda che si è posto nel corso degli anni, che ha stimolato il susseguirsi di studi focalizzati atti a costituirne la risposta. Cortesemente, vuole offrirci  un indizio anticipatorio?

Dott. Mastropasqua:

Volentieri: “osservazione-studio-osservazione-studio-osservazione…”, all’infinito, alla stregua del “moto perpetuo”. Osservando ciò che accade oggi, nel corso dello svolgimento della vita di un essere umano, dalla nascita fino alla tarda età, quello che possiamo notare è che le cose buone che facciamo per noi stessi sono veramente poche. Già dalla nascita molto spesso, per tanti motivi, il neonato inizia ad adottare abitudini inconsapevolmente, dannose per il suo organismo.

Daniela Cavallini:

Ad esempio?

Dott. Mastropasqua:

Ad esempio l’uso del succhiotto o quello prolungato ed esagerato del biberon che favorendo il movimento del risucchio a quello della deglutizione e della masticazione favoriranno la comparsa di un palato ogivale che porterà a tutta una serie di scompensi muscolari nel corso degli anni a seguire.

Quando inizia la deambulazione il bambino viene di solito corredato di scarpe rigide, magari delle migliori marche, che gli impediscono comunque di prendere contatto con il terreno per stimolare i propriocettori della pianta del piede, importanti per il corretto funzionamento del piede stesso e delle strutture ad esso collegate. Nella fase scolastica la divisa tipica ormai è fatta da jeans e scarpe da ginnastica super tecnologiche che ancora una volta isolano la pianta del piede tenendola comodamente riparata da stimoli vari. E se consideriamo le attività ludiche motorie dei ragazzi di oggi che sono in pratica inesistenti, anche a livello scolastico, possiamo dire che questi giovani hanno certamente ipotecato un futuro di salute discutibile (a conforto di questo ci vengono in aiuto le statistiche sull’aumento dell’obesità, sulle malattie degenerative, e sulle sempre più presenti problematiche di dolore che ormai iniziano già in giovane età.

Se consideriamo poi che l’individuo oltre che di materia è fatto anche di emozioni, dobbiamo valutare il contesto socio-culturale e psicologico nel quale il soggetto si trova: non ci dimentichiamo quanto influisca lo stato d’animo sulla muscolatura e quindi di conseguenza sulla postura.

A mio parere, è ad oggi imprescindibile diffondere un criterio fondamentale: lo stato di salute non inteso come “assenza di malattia”, ma come equilibrio ed armonia delle varie componenti del ben-essere.

Daniela Cavallini:

Kinshia è un libro strutturato in capitoli atti a far comprendere al lettore, con assoluta semplicità, il coinvolgimento impreteribile di ogni parte del nostro corpo, seppure talvolta insospettabilmente correlabile alla posizione dolorante.

Dott. Mastropasqua:

Certamente, qualsiasi squilibrio delle strutture anatomiche interessate, a qualunque livello del corpo umano, porta ad una sofferenza delle strutture stesse attraverso una distribuzione dei carichi di lavoro anomala. Tutto questo se non viene interrotto in breve tempo, tende a cronicizzare e quindi a sviluppare patologie degenerative importanti correlate quali, ad esempio, tendiniti, artrosi alle articolazioni, sofferenza meniscale, discopatie, ecc.

Daniela Cavallini:

Dott. Mastropasqua, lei ha dedicato un intero capitolo alla prevenzione del dolore inerente l’apparato locomotore, tuttavia enfatizzando con carattere di continuità il suo criterio di orientamento al benessere generale, lo correla all’interpretazione della malattia in senso lato, sottolineando l’importanza del comprendimento del messaggio insito nella manifestazione del sintomo.

Dott. Mastropasqua:

Siamo abituati ad interpretare un’ eventuale malattia che ci colpisce come un accidenti che ci capita tra capo e collo chissà per quale maledizione.

Se invece interpretiamo la malattia come un segnale che il nostro organismo ci sta mandando affinché possiamo capire dove stiamo sbagliando, probabilmente tutta la situazione assume dei connotati ben diversi, e riflettendo, ci dà la possibilità di porre rimedio già eliminando l’agente stressogeno che ha causato il problema.

Facciamo un esempio: prendiamo una tipica persona dei giorni nostri, che inizia la sua giornata tra il corri corri degli impegni lavorativi, la sovrapposizione degli impegni dei figli (scuola, piscina, oratorio e ben altro), la casa (il mutuo da pagare, o magari la macchina o altro), ed i rapporti familiari, un pasto che magari compensa la frustrazione generale ed è arrivato a fine giornata che neanche se ne accorge. E’ normale che ad un soggetto di questo genere alla prima occasione una bella febbre non gliela toglie nessuno, magari a comparsa improvvisa. In quel momento il suo organismo gli sta dicendo che ha tirato troppo la corda e poiché ha bisogno di riposare, con una bella febbre lo mette a letto per almeno 2 o tre giorni. Certo se prende un antipiretico e torna subito alle faccende solite, non avrà capito il messaggio e la febbre gli ritornerà più forte di prima per rimarcargli lo stesso messaggio. Se invece ci riflette su, si fa i suoi giorni di riposo, e quando riprende le sue attività quotidiane si dà dei tempi di recupero, sicuramente non gli tornerà più la febbre.

La prevenzione inizia con il riappropriarci della nostra vita concedendoci dei tempi di recupero, cambiando stile di vita, alimentazione, eliminando qualunque agente stressore possa danneggiarci.

Daniela Cavallini:

“…riappropriarci della nostra vita concedendoci dei tempi di recupero, cambiando stile di vita, alimentazione, eliminando qualunque agente stressore possa danneggiarci”, un’affermazione che a molti potrebbe apparire pleonastica, se non fosse che il Dott. Mastropasqua, presenta anche un’ampia documentazione fotografica esplicativa di alcune tecniche di auto-aiuto abbinate al altre praticate da esperti Professionisti -oltreché da Egli stesso-, preposte efficacemente al raggiungimento dell’obiettivo.

E’ un’entusiasta! La caratterizza lo spiccato desiderio di comunicare. Nel suo percorso professionale ha ricoperto posizioni di responsabilità nel settore Education nell’ambito di Società Multinazionali, erogando corsi di Addestramento e Formazione – Aziendali ed Interaziendali - al Personale Commerciale. Successivamente, Daniela è migrata al mondo dell’imprenditoria. Con l’eclettismo che la contraddistingue, da alcuni anni è ritornata al suo primo amore: l’arte. È un’apprezzata astrattista che ama trasporre su tela le sue sensazioni. Contestualmente, da alcuni anni si è dedicata alla scrittura pubblicando e-book ad indirizzo formativo e curando per alcune testate giornalistiche rubriche inerenti psicologia, comunicazione, problematiche di coppia, salute e bellezza.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui