Sterilità di coppia e PMA omologa: come affrontarle ? (4 parte)

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Possibilità di successo e rischi della fecondazione assistita

Poiché tutti questi metodi di fecondazione assistita offrono complessivamente una possibilità di avere un bambino che varia dal 15% al 40% per ogni ciclo di trattamento a seconda dell’età della donna e della patologia di base che ha determinato la sterilità, il rischio maggiore per chi si sottopone alla tecnica può essere certamente la DELUSIONE.

Il successo del singolo trattamento in una paziente che ha superato i 40 anni è minore rispetto a quello previsto per una donna con un’età compresa tra i 20 e i 30 anni. Lo stesso vale per le pazienti affette da PCOS o Endometriosi, o per gli uomini in cui non si ritrovano spermatozoi nel liquido seminale per carenza produttiva primitiva da parte del testicolo rispetto a coloro che invece hanno una occlusione delle vie di deflusso. In questi ultimi casi inoltre hanno maggiore possibilità di successo i soggetti i cui spermatozoi sono stati prelevati dal deferente rispetto a quelli il cui il prelievo è avvenuto dall’epididimo.

Per questi motivi sosteniamo da sempre l’importanza di sottoporre il partner maschile a consulenza andrologica preliminare e, se bisogna estrarre gli spermatozoi dell’apparato genitale, ricorrere, come già abbiamo detto, al prelievo microchirugico.

Alcuni studi comunque dimostrano come le possibilità di gravidanza aumentino con cicli ripetuti e possano avvicinarsi a quelle di una gravidanza spontanea.

I rischi invece direttamente associati ai trattamenti attualmente disponibili sono pochi. Il rischio più comune è rappresentato dalla gravidanza multipla, al massimo trigemina, associata al basso peso neonatale e dalla aumentata incidenza di abortività.

Inoltre, si deve aggiungere, che la possibilità di avere malformazioni cromosomiche, congenite o di altro tipo non è prevedibile all’atto dell’inseminazione o del trasferimento degli embrioni, e che tale complicanza può essere diagnosticata solo con le opportune indagini genetiche preimpianto (PGS – PGD) e/o prenatali (villocentesi, amniocentesi, ecografia morfologica, dosaggi di markers ecc.)

L’effetto indesiderato più conosciuto della stimolazione anche se ormai molto raro è dato dalla Sindrome da Iperstimolazione Ovarica (OHSS) che può insorgere come effetto della terapia medica somministrata nelle fasi che precedono il prelievo degli ovociti. Le gonadotropine possono indurre in alcuni soggetti predisposti una stimolazione imprevedibile ed eccessiva delle ovaie, che si ingrandiscono in modo smisurato, producendo liquido che si accumula in addome e talora nel torace, con conseguente necessità di ospedalizzazione. Per evitare questo rischio, così come quello della gravidanza multipla, la terapia medica ed i suoi effetti sull’ovaio devono essere continuamente controllati e monitorizzati sia mediante lo Studio Ecografico dei Follicoli, ma anche mediante il contemporaneo dosaggio dell’ormone Estradiolo che al momento della somministrazione della HCG non deve superare determinati livelli di rischio valutati individualmente in base all’età. L’utilizzo di analoghi del GN-RH al posto dell’HCG per indurre la maturazione ovocitaria ha oggi ridotto notevolmente l’incidenza della OHSS, specie nei soggetti affetti da Sindome dell’Ovaio Micropolicistico (PCOS).

Infine, come in tutte le tecniche chirurgiche, raramente si possono avere delle complicanze operatorie (emorragie interne) o legate agli effetti dell’anestesia generale. Tali effetti collaterali sono naturalmente dominabili grazie all’ esperienza e alla perizia degli operatori e nelle varie statistiche nazionali ed internazionali incidono in minima parte, non avendo quasi mai determinato inabilità irreversibile.

Non sono descritte malformazioni o malattie congenite direttamente legate alle tecniche di riproduzione assistita, anche perché le coppie vengono preliminarmente selezionate ed esaminate mediante approfonditi esami genetici pre-concezionali e alle stesse coppie, una volta ottenuta la gravidanza, viene vivamente consigliata la diagnosi prenatale.

Consulenza psicologica alla coppia

Presso il nostro Centro viene assicurata una consulenza psicologica a tutte le coppie che si sottopongono a fecondazione assistita. Per molte di esse, infatti, le frustrazioni per la mancanza di un figlio hanno già comportato notevoli tensioni e, pertanto, riteniamo necessaria la presenza nell’equipe una giuda ed un aiuto qualificato che possa aiutare le persone che si rivolgono a noi in un periodo così difficile. Portare a termine un ciclo di trattamento di procreazione medicalmente assistita non è sempre facile e, come dimostrano le statistiche, il successo non può essere garantito. Persino quelle coppie che hanno ottenuto la gravidanza possono ancora provare l’amara delusione di un aborto.

In tutti questi casi è certamente necessario un sostegno psicologico che affianchi il nostro lavoro medico-bioogico.

Conclusioni

Come da sempre abbiamo sostenuto, ed in ottemperanza al concetto di gradualità terapeutica oggi previsto dalla Legge 40/2004, oggi bisogna giungere alle tecniche di procreazione assistita qualora le alternative medico chirurgiche adottate non abbiano dato gli effetti sperati, nonché quando siano compromesse le reali possibilità di procreare in modo naturale con un tempo ragionevolmente breve ed in relazione all’età riproduttiva della specifica coppia giunta alla nostra osservazione.

Ciò per evitare il rischio che queste tecniche vengano utilizzate in modo improprio ed esagerato da chi ha voluto creare una vera e propria industrializzazione nel settore, sfruttando la debolezza psicologica di chi, privato della naturale capacità di concepire, è in preda a continue frustrazioni.

 

 

• Laureato in Medicina e Chirurgia nell’Università di Bari con il massimo dei voti e la lode nel 1977; • Specializzato in Ginecologia ed Ostetricia nell’ Università di Bari con il massimo dei voti e la lode nel 1981; • Specializzato in Andrologia nell’ Università di Pisa con il massimo dei voti e la lode nel 1985; • Perfezionato in Sessuologia Clinica nell’ Università di Pisa con il massimo dei voti e la lode; • Master in Endoscopia Ginecologica Avanzata – Università di Bari; • Master in Fisiopatologia della Riproduzione Umana e Tecniche di Fecondazione Assistita presso il Dipartimento Materno Infantile dell’Università di Palermo; • Primario Idoneo di Ostetricia e Ginecologia con il massimo dei voti nel 1987; • Diplomato in “Ipnologia Clinica” presso l’Istituto “Franco Granone” di Torino • Professore di Fisiopatologia della Riproduzione Umana presso la Scuola di Specializzazione in Andrologia dell’Università di Pisa dal 1987 al 2004 e Professore di Biochimica sistematica Umana presso l’Università della Calabria dal 1999 al 2001; • Attualmente è Tutor Aziendale per le Tesi di Laurea e Docente nei Seminari Integrativi di semiologia nella Facoltà di Scienze, Corso di Laurea in Biologia, Università del Salento; • Pioniere della Procreazione Medicalmente Assistita in Italia, nel 1984 fonda in Puglia la prima Banca del Seme Italiana con autorizzazione specifica conservazione dei gameti maschili e fecondazione artificiale; • Attualmente è Direttore dei Centri Integrati di Andrologia e Fisiopatologia della Riproduzione Umana Tecnomed di Nardò e Gallipoli e Casa di Cura “Fabia Mater” di Roma dove viene praticata diagnostica all’avanguardia e ricerca scientifica nel campo delle patologie di coppia e le più moderne tecniche di procreazione assistita. • Fondatore e componente del C.E.C.O.S. ITALIA (Centri per la Conservazione degli Ovociti e Spermatozoi); • Fondatore e Consigliere Nazionale della Società Italiana della Riproduzione (S.I.d.R.); • Coordinatore del gruppo d’interesse di Medicina di Coppia della Società Italiana della Riproduzione (S.I.d.R); • Delegato Regionale dell’Associazione Ginecologi Extra Ospedalieri (AGEO) e della Società Italiana di Fitoterapia ed Integratori in Ostetricia e Ginecologia (SIFIOG); • Autore di 196 pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali ed internazionali; • Relatore, moderatore e discussant nei principali convegni scientifici nazionali ed internazionali della disciplina che esercita.

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