Oltre il Bicchiere: Come l’Alcol Preconcezionale Incide sulla Salute dei Nostri Figli

I ricercatori hanno utilizzato maschi della specie C57BL/6J, esponendoli a livelli di alcol del 6% o 10% per 10 settimane

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Introduzione:

Quando pensiamo agli effetti dell’alcol, spesso ci focalizziamo su quelli immediati e visibili. Tuttavia, un recente studio svela un impatto più profondo e duraturo, che va oltre il singolo individuo, influenzando persino le generazioni future. Alexis N. Roach e il suo team di ricercatori hanno pubblicato uno studio sorprendente su “Andrology”, che esamina come il consumo cronico di alcol da parte dei padri prima del concepimento possa modificare lo epigenoma degli spermatozoi, portando a conseguenze a lungo termine sulla salute dei figli.

Lo Studio e i Suoi Metodi:

I ricercatori hanno utilizzato maschi della specie C57BL/6J, esponendoli a livelli di alcol del 6% o 10% per 10 settimane. Dopo aver interrotto il trattamento alcolico per 4 settimane, hanno esaminato i modelli di espressione genica nella sezione caput dell’epididimo attraverso il sequenziamento dell’RNA. L’obiettivo era comprendere se gli spermatozoi potessero “dimenticare” queste esposizioni alcoliche o se gli effetti persistessero.

Risultati Sorprendenti:

I risultati hanno mostrato cambiamenti significativi nelle vie genetiche legate alla funzione mitocondriale e alla risposta allo stress, correlati all’esposizione cronica all’alcol. In particolare, è stata osservata un’alterazione nel numero di copie del DNA mitocondriale negli spermatozoi. Anche un mese dopo la cessazione dell’alcol, questi cambiamenti persistevano, suggerendo un’impronta epigenetica duratura.

Implicazioni per la Salute Riproduttiva:

Questo studio evidenzia come le scelte di vita dei futuri padri possano avere un impatto diretto sulla salute dei loro figli. L’aumento di circa 100 volte di mir-196a, un microRNA coinvolto nella risposta antiossidante, suggerisce la possibilità di utilizzare questi marker come biomarcatori per valutare le alterazioni epigenetiche degli spermatozoi.

Conclusione:

Questi risultati aprono nuove frontiere nella comprensione della salute riproduttiva e nella prevenzione dei disturbi legati allo stile di vita. Sebbene ulteriori ricerche siano necessarie, lo studio di Roach e del suo team ci invita a riflettere sull’importanza delle nostre scelte e sul loro impatto sulla salute delle future generazioni.

Premiato quale miglior andrologo d'Italia ai Top doctors Award 2022. Laurea in “Medicina e Chirurgia" conseguita nel luglio 1991 con votazione di 110/110 e lode presso l’Universita’ degli Studi di Roma “La Sapienza”, discutendo la tesi sperimentale: ”Chemioterapia endocavitaria con epidoxorubicina e interferone per via sistemica nella profilassi dei tumori superficiali della vescica”. Nel novembre 1996 ha conseguito la specializzazione in Urologia con votazione di 70/70 e lode presso il Dipartimento di Urologia “U. Bracci” del Policlinico “Umberto I” di Roma discutendo la tesi sperimentale: ”L’ecografia trans rettale, il PSA ed il PSAD. Tre metodiche a confronto nella diagnostica del carcinoma della prostata”. Nel 2014 conseguimento di Master di II livello in Andrologia ,implantologia e chirurgia protesica. Nel 2016 conseguimento Master di secondo livello in Seminologia e Fisiopatologia della Riproduzione Umana. Dal 2018 revisore delle riviste scientifiche Central European Journal of Urology , Hormone and Metabolic Research Journal. Dal 2018 libero docente presso l’Università Federiciana di Cosenza. Nel 2014 vincitore del Doctoralia Awards quale miglior Urologo Andrologo d’Italia , nel 2018 Vincitore del Mio Dottore Awards quale miglior Urologo Andrologo d’Italia.

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