La Terapia del Testosterone Non Aumenta Rischio di Cancro alla Prostata o i Problemi Cardiaci

Lo studio ha coinvolto 78.615 uomini tra i 55 e i 67 anni, partecipanti al progetto di screening finlandese per il cancro alla prostata

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Uno studio finlandese offre rassicurazioni agli uomini che ricevono terapia sostitutiva del testosterone (TRT). Questo trattamento, comune tra gli uomini anziani con ridotti livelli di testosterone, era precedentemente associato a potenziali rischi per la salute, come l’incremento del rischio di cancro alla prostata e disturbi cardiaci. Tuttavia, le ultime scoperte indicano che questi timori potrebbero essere infondati.

Focus dello Studio: Lo studio ha coinvolto 78.615 uomini tra i 55 e i 67 anni, partecipanti al progetto di screening finlandese per il cancro alla prostata. L’obiettivo era valutare se la TRT potesse incrementare il rischio di sviluppare cancro alla prostata, influenzare la gravità del cancro o aumentare la mortalità dovuta al cancro alla prostata e alle malattie cardiovascolari.

Metodologia: Durante un periodo di follow-up di 18 anni, sono stati raccolti e analizzati dati dettagliati sulla salute degli uomini, compreso l’uso della TRT. Sono stati utilizzati modelli statistici avanzati per confrontare gli uomini trattati con TRT con quelli non trattati, considerando anche altri fattori di rischio.

Risultati Chiave: I risultati hanno evidenziato che l’uso della TRT non comporta un aumento del rischio di cancro alla prostata o della mortalità legata a questa malattia. In realtà, gli uomini in terapia con testosterone hanno mostrato una riduzione della mortalità per cancro alla prostata e per malattie cardiovascolari rispetto ai non utilizzatori.

Conclusioni: La ricerca conclude che la TRT non è associata a un rischio elevato di sviluppare cancro alla prostata o a un aumento della mortalità legata a questa patologia e a disturbi cardiaci. I ricercatori suggeriscono ulteriori studi per esaminare l’effetto dei livelli di testosterone nel sangue.

Premiato quale miglior andrologo d'Italia ai Top doctors Award 2022. Laurea in “Medicina e Chirurgia" conseguita nel luglio 1991 con votazione di 110/110 e lode presso l’Universita’ degli Studi di Roma “La Sapienza”, discutendo la tesi sperimentale: ”Chemioterapia endocavitaria con epidoxorubicina e interferone per via sistemica nella profilassi dei tumori superficiali della vescica”. Nel novembre 1996 ha conseguito la specializzazione in Urologia con votazione di 70/70 e lode presso il Dipartimento di Urologia “U. Bracci” del Policlinico “Umberto I” di Roma discutendo la tesi sperimentale: ”L’ecografia trans rettale, il PSA ed il PSAD. Tre metodiche a confronto nella diagnostica del carcinoma della prostata”. Nel 2014 conseguimento di Master di II livello in Andrologia ,implantologia e chirurgia protesica. Nel 2016 conseguimento Master di secondo livello in Seminologia e Fisiopatologia della Riproduzione Umana. Dal 2018 revisore delle riviste scientifiche Central European Journal of Urology , Hormone and Metabolic Research Journal. Dal 2018 libero docente presso l’Università Federiciana di Cosenza. Nel 2014 vincitore del Doctoralia Awards quale miglior Urologo Andrologo d’Italia , nel 2018 Vincitore del Mio Dottore Awards quale miglior Urologo Andrologo d’Italia.

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