In Francia e anche Inghilterra, c’è preoccupazione per l’infestazione da cimici dei letti, piccoli insetti parassiti la cui puntura, sebbene non sia veicolo di infezioni, può provocare reazioni cutanee pruriginose, da non confondere con le cimici che circolano in autunno nelle zone verdi maleodoranti quando uccise o infastidite. Nonostante in Italia ci siano annualmente casi sporadici di questa infestazione, “dai dati, non ci sono indicazioni di una crescita delle infestazioni da cimici dei letti” come ha affermato Fabrizio Montarsi, biologo ed entomologo dell’Istituto zooprofilattico sperimentale (Izs) delle Venezie. Tuttavia può essere utile sapere riconoscere, trattare e prevenire una eventuale infestazione anche durante i viaggi, nonché ecco come.
Cimici dei letti: conosciamole meglio
Le cimici dei letti, fa sapere MSD Manuals, sono parassiti che vivono nutrendosi del sangue degli esseri umani e di alcuni altri animali.
Quelle che parassitano più comunemente gli esseri umani sono la Cimex lectularis (in climi miti o con temperature moderate) e la Cimex hemipterus (soprattutto nei climi tropicali). Da non confondersi con le cimici a cui siamo abituati nelle nostre case come la Cimice Asiatica (Halyomorpha halys) e quella maleodorante, la cimice verde (Nezara viridula).
Le cimici dei letti sono di colore rosso-brunastro, non hanno ali, sono grandi da 1 a 7 millimetri, con il corpo appiattito. Si nascondono nelle crepe e nelle fessure dei materassi e di altre strutture quali giroletti, cuscini e pareti, ma anche nelle valigie. È possibile anche notare le loro feci o sangue proprio sulle lenzuola o dietro la carta da parati. Le cimici dei letti escono dai loro nascondigli perché sono attirate dal calore corporeo e dall’anidride carbonica prodotti dalle persone e possono pungere la pelle esposta in qualsiasi parte del corpo, solitamente quando si dorme.
Cimici dei letti: come riconoscere e trattare la puntura
Dopo che si è stati punti, i segni delle punture appaiono sulla pelle dopo un periodo variabile da qualche ora a 10 giorni. Possono avere uno qualsiasi dei seguenti aspetti:
•Solo piccoli fori;
•Macchie piane violacee;
•Macchie rosse, escrescenze solide rilevate o orticaria (pomfi) che sono spesso pruriginose e presentano un piccolo foro nel centro;
•Vesciche.
Le cimici dei letti non sono note per trasmettere infezioni alle persone, ma le punture, generalmente sono indolori, possono diventare pruriginose. Si presentano con una distribuzione lineare o a grappoli e i segni delle punture scompaiono dopo circa una settimana. Attenzione a grattarsi nell’area punta perché si può sviluppare un’infezione. Per la diagnosi e il trattamento è opportuno sentire il proprio medico di fiducia che potrebbe prescrivere creme contenenti corticosteroidi, antistaminici da assumere per via orale o entrambi, per alleviare il prurito e altri sintomi causati dalle punture.
Cimici dei letti: come disinfestare la casa
Per la disinfestazione delle cimici dei letti si utilizzano metodi fisici e metodi chimici. I metodi fisici comprendono l’aspirazione delle zone infestate e il lavaggio dei capi di abbigliamento o della biancheria da letto con la successiva asciugatura, impostando la temperatura dell’asciugabiancheria al massimo. Inoltre, quando possibile, per le stanze intere “c’è bisogno di personale altamente specializzato che intervenga con delle metodologie specifiche per l’eliminazione e la risoluzione della problematica” affermano Maira Bonini, direttore Struttura complessa di Igiene e Sanità pubblica, e Vincenzo Celeste, operatore tecnico della stessa struttura a AdnKronos.
Cimici dei letti: precauzioni per chi viaggia, ecco come disinfestare le valigie
“Le cimici dei letti – afferma Montarsi – si diffondono perché vengono portati da viaggiatori che tranquillamente utilizzano alberghi di diversa tipologia, spostandosi magari da un 4 stelle a un ostello con condizioni igieniche non al top. Oggi questo tipo di viaggi è ancora più diffuso che in passato”. Per chi viaggia la prima precauzione suggerita è imbustare le valigie. “Quando si arriva in aeroporto, per esempio, ci sono dei servizi ad hoc e si può provvedere ad avvolgerle bene nel cellophane”, spiega Celeste. Poi, una volta arrivati alla meta, viaggiando ben coperti, è bene fare attenzione soprattutto se si va in vacanza in città con infestazioni in corso o comunque frequenti è bene stare in allerta a cominciare dall’hotel o dalla struttura ricettiva in cui si soggiorna. “Un consiglio – prosegue Benini – è di lasciare i vestiti in una busta di plastica quando li si ripone in armadi e cassetti”, scegliendo di collocarli, aggiunge Celeste, “su ripiani alti e ben distanziati dal pavimento. Prima di andare via, è bene controllare sempre se ci sono tracce dell’infestante”. Si può rilevare la presenza dell’infestante adulto, ma le valigie possono essere vettori anche con la presenza di uova, di circa 1 o 1,5 millimetri, che poi si schiudono nei luoghi dove è stata depositata la valigia.
Un altro consiglio riguarda utilizzare indumenti coprenti durante il viaggio e sui mezzi di trasporto.
“Suggerisco – dice Bonini – di usare degli indumenti coprenti in viaggio, che proteggono di più quando si va per esempio sui mezzi pubblici come la metro e altri mezzi di trasporto”, treni, autobus e così via. “Anche in estate è bene in queste situazioni non lasciare esposta troppa superficie corporea”. Inoltre, quando si è a bordo è consigliabile dare un’occhiata a braccioli e sedili. Il terzo suggerimento è di mettere “in quarantena” le valigie e lavare i capi.
Infatti, dice Celeste: “L’ideale sarebbe far ‘decantare’ le valigie un po’ nel box”, fuori quindi dalle stanze di casa. “E magari togliere il cellophane all’indomani. Poi controllare minuziosamente la valigia per vedere se ci sono evidenze della presenza di questo infestante, quindi la cimice adulta che cammina o le uova. Dopodiché lavare gli indumenti in lavatrice a 60 gradi e, prima di conservare le valigie nel ripostiglio (all’interno di buste di plastica), dare una spruzzata di insetticida spray”.
Cimici dei letti: in Italia nessun allarme
Ha affermato Montarsi, in merito all’allarme per la crescita delle infestazioni oltralpe: “In Italia, dai nostri dati, non ci sono indicazioni di una crescita delle infestazioni da cimici dei letti, come sta accadendo in Francia. Non abbiamo avuto un aumento delle segnalazioni né dei campioni analizzati. Ma è anche vero che si tratta di un problema diffuso che i disinfestatori conoscono bene. E se vengono chiamati ad intervenire risolvono rapidamente, senza che arrivi la segnalazione. Si tratta comunque di un problema noto: i casi nel nostro Paese ci sono, come sempre, ma non vediamo picchi”.
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