Il tarassaco (Taraxacum officinale), chiamato anche dente di leone della famiglia delle Asteraceae (Compositae) pianta medicinale tradizionale, è stato utilizzato principalmente per alcuni disturbi al fegato e nelle “idropisie”, per il suo effetto diuretico, ma le proprietà sono molte essendo spesso presente anche nelle formule erboristiche a carattere digestivo, nonché per problemi cutanei. Vengono usate le radici, ma anche le foglie e i polisaccaridi contenuti nella pianta possiedono proprietà immunoregolatrici, antinfiammatorie, antiossidanti e antiaggreganti: queste proprietà suggeriscono che potrebbero essere utili in patologie importanti come l’aterosclerosi.
Aterosclerosi malattia cardiovascolare cronica e progressiva
L’aterosclerosi è una malattia cardiovascolare cronica e progressiva caratterizzata da disfunzione lipidica, stress ossidativo, infiammazione, migrazione delle cellule muscolari lisce, formazione di cellule schiumose, rottura del cappuccio fibroso ed infine da formazione e accumulo di placche ateromatose; queste si formano attraverso l’accumulo di lipidi e/o materiali fibrosi, sono la principale causa di malattia cardiovascolare. Secondo la Heart Disease and Stroke Statistics 2020, i decessi causati da malattie cardiovascolari raggiungeranno i 22,2 milioni entro il 2030. L’eccesso di specie reattive dell’ossigeno e l’inadeguata risposta infiammatoria sono stati ampiamente osservati nell’aterosclerosi. Tuttavia, l’eziologia e la patogenesi non sono state completamente chiarite. Si tratta di un fenomeno progressivo che comporta l’attivazione di citochine e chemochine proinfiammatorie le quali concorrono ad innescare la formazione di una placca aterosclerotica instabile, con conseguente aterotrombosi. Pertanto, i profili lipidici nel sangue, inclusi i trigliceridi, il colesterolo totale, LDL e HDL sono stati considerati fattori di rischio causali per le malattie cardiovascolari aterosclerotiche.
Le potenzialità del tarassaco nelle malattie metaboliche
I principi attivi delle erbe hanno mostrato il loro potenziale nel trattamento delle malattie metaboliche. Il tarassaco, una pianta alimentare oltre che medicinale, non tossica, è stato considerato una preziosa erba medicinale per le qualità coleretiche, diuretiche, antireumatiche ed epatoprotettive, contenendo diversi principi attivi, tra cui polisaccaridi, flavonoidi, peptidi, terpeni e sostanze fenoliche.
Il ruolo dei polisaccaridi del tarassaco nel trattamento dell’aterosclerosi rimane poco chiaro, ma secondo i risultati di un recentissimo studio questi possono svolgere un ruolo importante nell’attenuazione dell’aterosclerosi attraverso le spiccate proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Poiché i ROS e l’infiammazione sono i fattori principali nell’innesco dell’aterosclerosi, i ricercatori hanno ipotizzato che i polisaccaridi possono esercitare potenziali effetti anti-aterosclerotici attraverso proprietà antiossidanti e antinfiammatorie.
Misurando le caratteristiche patologiche dell’aorta, uno dei grandi vasi sanguigni colpiti dalla patologia, i profili lipidici del sangue, i fattori antiossidanti nei campioni di siero e i fattori infiammatori nell’aorta, i ricercatori dello studio hanno esaminato l’effetto anti-aterosclerotico dei polisaccaridi della suddetta pianta in modelli di topi aterosclerotici nutriti con una dieta ricca di grassi. I risultati sono sorprendenti, i polisaccaridi hanno ridotto notevolmente l’area della lesione aterosclerotica; in secondo luogo, hanno migliorato i profili lipidici del sangue, riducendo i livelli sierici di lipidi pro-aterosclerotici, inclusi trigliceridi, colesterolo totale ed LDL, aumentando l’HDL, protettivo contro l’aterosclerosi. Questi risultati sono coerenti con studi precedenti, i quali dimostrano che l’integrazione con foglie di tarassaco ha soppresso drasticamente i livelli di trigliceridi e colesterolo. L’integrazione di polisaccaridi da foglie e radici di tarassaco ha ridotto inoltre il livello di malondialdeide, aumentando i livelli di superossido dismutasi e glutatione perossidasi. Questa scoperta è in linea con osservazioni precedenti secondo cui nei conigli aterosclerotici, la radice e la foglia di tarassaco hanno migliorato l’attività degli enzimi antiossidanti nei tessuti epatici.
I dati di questo studio mettono in luce alcune scoperte e confermano effetti già approfonditi in letteratura, per cui si auspicano nuovi studi nella previsione del peggioramento delle condizioni di salute della popolazione, al fine di trovare nuovi rimedi ad una patologia sempre più comune.
Bibliografia
Nutrients. 2023;15(19):4120. Published 2023 Sep 24. doi:10.3390/nu15194120
I principi attivi delle erbe hanno mostrato il loro potenziale nel trattamento delle malattie metaboliche. Il tarassaco, una pianta alimentare oltre che medicinale, non tossica, è stato considerato una preziosa erba medicinale per le qualità coleretiche, diuretiche, antireumatiche ed epatoprotettive, contenendo diversi principi attivi, tra cui polisaccaridi, flavonoidi, peptidi, terpeni e sostanze fenoliche.
Il ruolo dei polisaccaridi del tarassaco nel trattamento dell’aterosclerosi rimane poco chiaro, ma secondo i risultati di un recentissimo studio questi possono svolgere un ruolo importante nell’attenuazione dell’aterosclerosi attraverso le spiccate proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Poiché i ROS e l’infiammazione sono i fattori principali nell’innesco dell’aterosclerosi, i ricercatori hanno ipotizzato che i polisaccaridi possono esercitare potenziali effetti anti-aterosclerotici attraverso proprietà antiossidanti e antinfiammatorie.
Misurando le caratteristiche patologiche dell’aorta, uno dei grandi vasi sanguigni colpiti dalla patologia, i profili lipidici del sangue, i fattori antiossidanti nei campioni di siero e i fattori infiammatori nell’aorta, i ricercatori dello studio hanno esaminato l’effetto anti-aterosclerotico dei polisaccaridi della suddetta pianta in modelli di topi aterosclerotici nutriti con una dieta ricca di grassi. I risultati sono sorprendenti, i polisaccaridi hanno ridotto notevolmente l’area della lesione aterosclerotica; in secondo luogo, hanno migliorato i profili lipidici del sangue, riducendo i livelli sierici di lipidi pro-aterosclerotici, inclusi trigliceridi, colesterolo totale ed LDL, aumentando l’HDL, protettivo contro l’aterosclerosi. Questi risultati sono coerenti con studi precedenti, i quali dimostrano che l’integrazione con foglie di tarassaco ha soppresso drasticamente i livelli di trigliceridi e colesterolo. L’integrazione di polisaccaridi da foglie e radici di tarassaco ha ridotto inoltre il livello di malondialdeide, aumentando i livelli di superossido dismutasi e glutatione perossidasi. Questa scoperta è in linea con osservazioni precedenti secondo cui nei conigli aterosclerotici, la radice e la foglia di tarassaco hanno migliorato l’attività degli enzimi antiossidanti nei tessuti epatici.
I dati di questo studio mettono in luce alcune scoperte e confermano effetti già approfonditi in letteratura, per cui si auspicano nuovi studi nella previsione del peggioramento delle condizioni di salute della popolazione, al fine di trovare nuovi rimedi ad una patologia sempre più comune.
Nutrients. 2023;15(19):4120. Published 2023 Sep 24. doi:10.3390/nu15194120