Colesterolo alto: steroli e stanoli vegetali efficaci nel ridurlo. Ecco come e quando assumerli

L’integrazione di steroli e stanoli vegetali contribuisce ad un migliore controllo del colesterolo alto. Ecco come e quando è meglio assumerli

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Secondo Eurostat, l’Ufficio statistico dell’Unione europea, le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte in Europa. Si stima siano responsabili di 4 milioni di morti, circa il 45% dei decessi annuali. Uno dei punti cardine per la prevenzione rimane l’adozione di stili di vita salutari che evitino il deposito e l’accumulo anomalo di placche, composte per lo più da colesterolo e da sostanze grasse, nel sistema circolatorio. Solo in minima parte il colesterolo presente nel sangue è di origine dietetica; tuttavia, tutte le linee guida internazionali concordano nell’efficacia dell’integrazione alimentare con steroli vegetali e stanoli vegetali per ridurre i livelli di LDL (lipoproteine a bassa densità – la frazione del colesterolo interessata dai depositi nelle arterie) di circa il 20% come strategia di intervento per la gestione dell’ipercolesterolemia e quindi per la prevenzione dei danni cardiovascolari.

Steroli e stanoli: cosa sono e quali benefici portano
 Gli steroli e stanoli vegetali sono un gruppo di sostanze naturalmente presenti in piccole quantità in alcuni alimenti vegetali come oli, noci, anche se la fonte più ricca sono i cereali, ma l’apporto dietetico totale rimane basso. Mentre i dati sull’efficacia di queste sostanze da fonti alimentari sui livelli di LDL sono contrastanti, le evidenze che la fortificazione di alcuni alimenti con steroli e stanoli vegetali sia associata a un’efficace riduzione del colesterolo LDL sono consistenti. L’effetto di riduzione ottenuto in seguito a supplementazione è infatti stato confermato in diverse metanalisi, tra cui un gran numero di studi clinici randomizzati, controllati con placebo che hanno studiato la relazione tra la dose e l’efficacia. Il principale e benefico meccanismo d’azione di queste sostanze risiede nell’inibizione dell’assorbimento del colesterolo nel lume intestinale per competizione, durante il processo di solubilizzazione del colesterolo negli enterociti e quindi il passaggio al sistema circolatorio. Secondo Barkas et al (Nutrients, 2023) questo meccanismo non sarebbe tuttavia sufficiente a spiegare l’effetto che si è osservato in seguito ad integrazione. Studi successivi infatti hanno messo in evidenza un ruolo di sotto regolazione di queste sostanze nella sintesi de novo del colesterolo. Inoltre, gli steroli e gli stanoli vegetali interagiscono direttamente con altre vie coinvolte nell’omeostasi del colesterolo e principalmente con l’escrezione di sterolo fecale-neutro, cioè il processo che promuove la rimozione di colesterolo dai macrofagi della parete arteriosa trasportandolo al fegato per la successiva eliminazione.

Il consumo giornaliero di steroli e stanoli riduce il colesterolo anche del 10%
 In Unione europea, già nel 2009 EFSA ha identificato sia l’assunzione giornaliera di steroli e stanoli vegetali necessaria per ottenere una riduzione significativa del colesterolo, sia il tempo necessario per vederne l’efficacia. Secondo il parere redatto dal gruppo di esperti scientifici NDA il colesterolo nel sangue può essere ridotto in media dal 7 al 10,5% consumando da 1,5 a 2,4 grammi di steroli e stanoli vegetali al giorno, con un effetto accertato entro le prime 2-3 settimane.
Il limite dei 3g/die per gli effetti sull’assorbimento di LDL sembra dipenda dal fatto che il processo tende alla saturazione. Secondo gli esperti rimane, ad oggi, una pura speculazione ipotizzare una continuità nella reazione dose-risposta per livelli superiori a 3 mg/die (gli studi a disposizione sono limitati) mentre sia gli steroli vegetali sia gli stanoli hanno un effetto di riduzione del colesterolo LDL simile alle assunzioni ≤ 3,3 g / die senza che siano stati riferiti problemi di sicurezza.

Integrazione steroli: meglio a pasto
 Infine, per quanto riguarda la supplementazione si è visto che è efficace sia tramite l’integrazione di alimenti a base di grassi – come margarine, creme spalmabili e bevande come yogurt o latte fermentato – ma anche integratori alimentari tra cui capsule e compresse. Rispetto poi alle assunzioni giornaliere multiple, l’assunzione una volta al giorno, specialmente con una colazione leggera al mattino, sembra meno efficace nell’abbassare il colesterolo LDL. Il consumo a pasto, invece, insieme al contenuto di grassi dello stesso, sono fattori critici per l’efficacia di alimenti arricchiti e integratori con steroli e stanoli vegetali.

Bibliografia:
-Timmis, A.; Vardas, P.; Townsend, N.; Torbica, A.; Katus, H.; De Smedt, D.; Gale, C.P.; Maggioni, A.P.; Petersen, S.E.; Huculeci, R.; et al. European Society of Cardiology: Cardiovascular disease statistics 2021. Eur. Heart J. 2022, 43, 716–799);
-Barkas F.; Bathrellou E.; Nomikos T.; Panagiotakos D.; Liberopoulos E.; Kontogianni M.D. “Plant Sterols and Plant Stanols in Cholesterol Management and Cardiovascular Prevention”, (Nutrients 2023, Vol.15 Issue 13); 10.3390/nu15132845.

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