La disforia di genere è sempre più frequente tra i giovani

- Adv -

Da uno studio pubblicato su General Psychiatry della Virginia Tech Carilion School of Medicine, coordinato da Anita Kablinger del Dipartimento di psichiatria e medicina comportamentale, emerge che la disforia di genere (GD), ossia il persistente disagio derivante dall’incongruenza tra sesso biologico alla nascita e identità di genere, colpisce i giovani a un ritmo crescente.
«Studi recenti mostrano un rialzo nelle femmine assegnate alla nascita (AFAB) con un’inversione del rapporto tra queste e i maschi assegnati alla nascita (AMAB). Tuttavia, gli attuali studi sulla GD sono limitati in modo significativo da campioni di piccole dimensioni, brevi periodi di follow-up o set di dati obsoleti» scrivono gli autori, che hanno analizzato le cartelle cliniche di 43 milioni di pazienti dai 4 ai 65 anni tra il 2017 e il 2021, con l’obiettivo di aggiornare le tendenze epidemiologiche fornendo una prevalenza stimata della GD. Scoprendo che le diagnosi di GD sono aumentate in modo evidente negli ultimi anni. Per dirla in numeri, l’età media alla diagnosi di chi manifesta sintomi di GD scende dai 31 anni del 2017 ai 26 anni del 2021. Nonostante ciò, solo in 155 casi su 100.000 viene posta diagnosi di GD, con un tasso che rappresenta solo lo 0,0015% della popolazione. «In media, agli individui AFAB viene diagnosticata questa condizione a 27 anni e agli individui AMAB viene diagnosticata a 30 anni. E tra i casi accertati il 58% è AFAB e il 55% AMAB» riprende Kablinger, sottolineando il marcato aumento delle diagnosi tra gli individui sotto i 22 anni di età. Tant’è che la prevalenza della GD nel gruppo AFAB aumenta intorno agli 11 anni, raggiungendo un picco tra i 17 e i 19 anni e diminuendo al di sotto della prevalenza AMAB all’età di 22 anni. Al contrario, nel gruppo AMAB, l’insorgenza della disforia di genere inizia tipicamente intorno ai 13 anni, raggiunge il picco a 23 anni, per poi diminuire in modo graduale. Ma quali sono i sintomi della GD? «Un forte desiderio di essere trattato come l’altro genere o di liberarsi delle proprie caratteristiche sessuali, o la convinzione di avere sentimenti e reazioni tipiche dell’altro genere. Sensazioni che possono portare ad angoscia, ansia, depressione e comportamenti potenzialmente autolesivi» spiegano i ricercatori.

General Psychiatry 2023. Doi: 10.1136/gpsych-2022-100972
http://doi.org/10.1136/gpsych-2022-100972

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui