BAGNI VIETATI AL MARE: ECCO DELLE BUONE REGOLE

La Guardia Costiera indica almeno sei prescrizioni a tutela del bagnante. Nello specifico consiglia quando è meglio evitare di entrare in acqua, seppur il desiderio e la necessità stiano per prendere il sopravvento

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Ci sono delle regole anche al mare. E, se non vogliamo chiamarle regole, potremmo definirli consigli. In particolare quando arriva il momento di fare il bagno.

La Guardia Costiera indica almeno sei prescrizioni a tutela del bagnante. Nello specifico consiglia quando è meglio evitare di entrare in acqua, seppur il desiderio e la necessità stiano per prendere il sopravvento.

Cominciamo. E’ consigliabile non fare il bagno prima che siano trascorso almeno tre ore dall’ultimo pasto. L’organismo è, infatti, nella fase digestiva e basta un niente per scatenare un malore che può compromettere la vita.

Mare vietato anche se il bagnino di salvataggio in torretta ha esposto la bandiera rossa. Attenzione, quindi, quando si arriva in spiaggia e dare sempre un’occhiata perché nessuno riesce ad avvisarvi specie in presenza di una zona particolarmente frequentata.

Buona regola per evitare pericoli è quella di restare a riva se il mare è mosso, se spirano forti venti o se vi sono forti correnti e, se non si è in perfette condizioni psicofisiche bisogna sempre ricordarsi che non basta la visita medico-sportiva per garantirsi da possibili incidenti: ogni volta che si entra in acqua è consigliabile fare un preciso check up sulle proprie condizioni in quel preciso momento.

Fondamentale accertarsi della temperatura dell’acqua: se molto fredda (o se inferiore alla temperatura ambiente) la prudenza non è mai troppa e la rinuncia può risultare una buona scelta.

Infine, la cosa più scontata che non fa male ribadire: bagni vietati in acque inquinate o che hanno probabilità di esserlo, nelle zone in cui è vietata la balneazione, nei porti, nei porti-canali e nei corridoi di entrata e di uscita delle imbarcazioni.

(fonte guardiacostiera.gov.it)

Marchigiano di Fermo vive in Romagna dal settembre del 2000. Giornalista professionista dal 1991, ha lavorato in quotidiani di diverse regioni (Marche, Umbria, Toscana, Lazio ed Emilia Romagna) fino alla qualifica di caporedattore centrale. Tra le sue esperienze anche l'assunzione, quale esperto per l'informazione, presso l'ufficio di Gabinetto del presidente del Consiglio regionale delle Marche dott. Alighiero Nuciari nei primi anni 90 e quelle radiofoniche presso alcune emittenti private sempre delle Marche.

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