Il digiuno intermittente potrebbe facilitare la dieta. Lo studio

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Secondo uno studio pubblicato su Annals of Internal Medicine, il digiuno intermittente produce risultati di perdita di peso simili al conteggio delle calorie in una popolazione etnicamente diversificata di adulti con obesità.
«Molte diete dimagranti tradizionali comportano il conteggio delle calorie, che può essere scomodo e difficile da gestire. Mangiare in maniera limitata nel tempo, senza contare le calorie, è diventata una strategia di perdita di peso popolare perché è semplice da mettere in pratica. Non è chiaro però se il digiuno intermittente sia efficace nel produrre perdita di peso, soprattutto oltre il breve termine» spiega Krista Varady, della University of Illinois di Chicago (USA) autrice corrispondente dello studio. I ricercatori hanno studiato 90 adulti con obesità per determinare quale metodo tra il digiuno intermittente o un’alimentazione ipocalorica fosse più efficace per il controllo del peso e la riduzione del rischio cardiometabolico. I partecipanti sono stati randomizzati a mangiare solo da mezzogiorno alle 20:00, senza conteggio delle calorie, oppure a ridurre del 25% delle calorie giornaliere, e sono stati confrontati con un gruppo con nessun cambiamento nel consumo calorico. I gruppi di intervento hanno avuto contatti regolari con dietologi. Gli esperti hanno scoperto che, rispetto al gruppo di controllo, i partecipanti che hanno seguito il digiuno intermittente hanno assunto 425 calorie in meno al giorno, e hanno perso circa 4,5 kg in più dopo un anno. Il gruppo con calorie limitate ha assunto 405 calorie in meno al giorno e ha perso circa 5,4 kg in più dopo un anno. I partecipanti hanno mostrato un’elevata aderenza a entrambi gli interventi. In un editoriale di accompagnamento, alcuni ricercatori della University of Colorado School of Medicine, sempre negli USA, sottolineano che l’accesso alla consulenza dietologica può avere aiutato i partecipanti di entrambi i gruppi a fare scelte alimentari più sane. «I risultati di questo studio sottolineano la sostanziale variabilità individuale nella perdita di peso utilizzando questi interventi. Saranno necessarie ulteriori ricerche per determinare chi trarrebbe maggior beneficio da ciascuno di essi» concludono gli editorialisti.

Annals of Internal Medicine 2023. Doi: 10.7326/M23-0052
https://www.acpjournals.org/doi/10.7326/M23-0052
Annals of Internal Medicine 2023. Doi: 10.7326/M23-1396
https://www.acpjournals.org/doi/10.7326/M23-1396

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