I sintomi delle maculopatie possono manifestarsi dopo molto tempo anche quando ormai la patologia è in stadio avanzato: prevenzione, diagnosi precoce e informazione corretta sono un tassello fondamentale per supportare i pazienti nel preservare la capacità visiva e far emergere i loro bisogni. Queste le premesse della campagna nazionale “Il tuo punto di vista conta – non lasciare che le maculopatie ti fermino“, nata per sensibilizzare sulla degenerazione maculare legata all’età (AMD) e sull’edema maculare diabetico (DME) promossa da Roche Italia con il patrocinio di Associazione Pazienti Malattie Oculari (APMO), Comitato Macula, Retina Italia ODV e Società Italiana di Scienze Oftalmologiche (SISO).
Screening gratuiti
L’iniziativa vuole far emergere i bisogni dei pazienti, sottolineando l’importanza della prevenzione: oltre a momenti di informazione attraverso conferenze stampa, verranno effettuati screening della vista gratuiti sul territorio nazionale, facendo tappa in diverse città italiane come Milano, Roma, Genova. Durante le giornate dedicate, le visite oculistiche di primo livello, effettuate da uno specialista, includeranno una scansione precisa della retina attraverso la tomografia a coerenza ottica (OCT).
Le maculopatie
Le maculopatie sono patologie oculari che interessano l’area che si trova al centro della retina, ovvero la macula. Le più diffuse sono la degenerazione maculare legata all’età e l’edema maculare diabetico, che colpiscono principalmente le persone con più di 50 anni, la fascia di età più rappresentativa della popolazione italiana con una piena vita sociale e spesso anche lavorativa. Queste patologie hanno anche un impatto enorme sulla qualità di vita dei pazienti e dei loro caregiver.
La degenerazione maculare legata all’età colpisce la parte della retina deputata alla visione centrale nitida e dettagliata e, a seconda di come la macula viene danneggiata, ne esistono due tipi: ‘AMD secca’ e ‘AMD neovascolare o umida’. La AMD neovascolare o “umida” (nAMD) è la forma più avanzata e si caratterizza per la crescita incontrollata di nuovi vasi sanguigni anomali sotto la retina. Se non trattata, può provocare una perdita rapida e grave della vista.
Anche l’edema maculare diabetico (DME) è una grave patologia della vista, una complicanza del diabete (tipo 1 e tipo 2). Nel mondo sono circa 21 milioni le persone che ne soffrono. Gli alti livelli di glucosio deteriorano i piccoli vasi sanguigni della retina che, una volta danneggiati, iniziano a sanguinare e riversare liquidi nella macula. L’accumulo di liquidi provoca quindi un edema. Se non trattato adeguatamente può portare a un’importante ipovisione e peggioramento della qualità di vita dei pazienti che ne sono affetti.
I sintomi delle maculopatie
“L’AMD e il DME causano al paziente una rapida perdita dell’autonomia, per la progressiva riduzione della visione centrale e dettagliata. Questo ha un impatto notevole sia sulla quotidianità sia sulla psiche della persona e dell’intero nucleo familiare. Diventa fondamentale quindi una presa in carico del paziente tempestiva ed adeguata”, spiega il Professor Francesco Bandello, Direttore dell’Unità di Oculistica dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano e Presidente Associazione Pazienti Malattie Oculari.
I sintomi delle maculopatie possono manifestarsi dopo molto tempo, a volte quando ormai la patologia è in stadio avanzato: “La prevenzione dovrebbe nascere dalla conoscenza di quando e come fare una visita oculistica di controllo, di cosa significhi convivere con queste patologie, quali siano le necessità del paziente e del caregiver. Manca l’informazione sui percorsi terapeutici e sul fatto che la perdita di autonomia, dovuta alla riduzione della capacità visiva, sia un problema reale che impedisce spesso a questi pazienti di prendersi cura di loro stessi”, commenta Assia Andrao, Presidente Retina Italia OdV.
fonte: Farmacista33
I sintomi delle maculopatie possono manifestarsi dopo molto tempo, a volte quando ormai la patologia è in stadio avanzato: “La prevenzione dovrebbe nascere dalla conoscenza di quando e come fare una visita oculistica di controllo, di cosa significhi convivere con queste patologie, quali siano le necessità del paziente e del caregiver. Manca l’informazione sui percorsi terapeutici e sul fatto che la perdita di autonomia, dovuta alla riduzione della capacità visiva, sia un problema reale che impedisce spesso a questi pazienti di prendersi cura di loro stessi”, commenta Assia Andrao, Presidente Retina Italia OdV.