Vaiolo scimmie, da Oms Europa e Cdc preoccupazione per rischio ripresa casi in estate

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“Mpox non è più un’emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale, ma ciò non significa che il virus sia scomparso. Stiamo ancora vedendo casi nella regione europea dell’Oms e siamo preoccupati per una possibile ripresa” del contagio “quest’estate”. È il monito lanciato dal direttore dell’Ufficio regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità per l’Europa, Hans Kluge, che via Twitter ha espresso preoccupazione per il rischio di un rialzo dei casi che potrebbe verificarsi con la bella stagione, con la maggiore mobilità delle persone, i viaggi e le feste, esattamente la modalità che ha acceso l’anno scorso la corsa ‘multinazionale’ del virus. Per alzare nuovamente il livello di attenzione su Mpox (l’ex vaiolo delle scimmie, così rinominato dall’Oms) e continuare a sensibilizzare i cittadini della regione, l’Oms Europa lancia una nuova campagna, ‘#EliminateMpox’.

“Il lavoro delle organizzazioni comunitarie, insieme alle autorità sanitarie pubbliche, ha avuto un enorme impatto sul calo dei casi di Mpox in Europa e nel mondo – riconosce l’Ufficio regionale Oms – Vogliamo continuare a interagire con voi per i prossimi mesi in questa campagna”.

Anche dagli Usa arriva l’invito a non sottovalutare il virus che non è un capitolo chiuso. Un nuovo allerta dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) invita i medici e la popolazione a tenere d’ occhio sintomi sospetti: “I focolai del vaiolo delle scimmie non sono finiti’, dicono gli esperti del governo americano. A far scattare di nuovo l’allarme sono i 13 casi registrati nell’area di Chicago tra metà aprile il 5 maggio. Tutti nuovi contagi hanno colpito individui che erano pienamente immunizzati contro la malattia con il vaccino Jynneos (‘vaccinia virus Ankara-Bavarian Nordic’). Nonostante a fine gennaio gli Usa avessero dichiarato la fine dell’emergenza vaiolo delle scimmie, così come ha fatto l’Oms la scorsa settimana, gli esperti di salute pubblica stanno così ora osservando un aumento della trasmissione del virus nelle comunità. E temono – si legge nella nota dei Cdc – “che con l’arrivo della primavera e dell’estate, dei festival e delle riunioni di gruppo l’epidemia di vaiolo delle scimmie risorga”. I Cdc osservano inoltre che “nonostante il vaccino contro il vaiolo delle scimmie non dia completa immunita’, questo rimane la misura più completa di prevenzione”.

Fonte Doctor 33

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