Talidomide: malformazioni congenite

La talidomide è un farmaco che fu venduto negli anni cinquanta e sessanta come sedativo, anti-nausea e ipnotico. Si trattava di un farmaco che aveva un bilancio rischi/benefici estremamente favorevole rispetto agli altri medicinali disponibili all'epoca per lo stesso scopo (i barbiturici). Oggi è utilizzato invece come chemioterapico per diverse patologie.

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La seduta dell’Accademia di Medicina di Torino sulle malformazioni congenite da talidomide ha integrato i risvolti storici con i risultati di recenti studi sul meccanismo d’azione del teratogeno.  Benedetto Terracini ha messo in evidenza una contraddizione italiana. A quei tempi, rispetto ad altri paesi europei,  l’Italia brillava per il numero di aziende  (7 su 16 in tutta Europa) che producevano medicamenti a base di talidomide (10 su 34). Tuttavia, non vi è stato alcun follow up delle vittime e delle loro esigenze di attenzione sanitaria. Stime assai approssimative sono che i nati vivi in Italia intorno al 1960 con deformazioni da talidomide, siano stati intorno a 2000 con circa 500 superstiti attuali. Gli indennizzi (iniziati nel nuovo millennio, quando le vittime avevano 50 anni) avvengono con grandi ritardi e sulla base di  una interpretazione della “sindrome talidomidica” restrittiva e di discutibile corrispondenza con le evidenze scientifiche. Luisa Guerrini ha illustrato che il meccanismo molecolare alla base della teratogenicità della talidomide è la degradazione della proteina p63 durante lo sviluppo embrionale; inoltre, la talidomide non causa danni al DNA rendendo inutili gli esami genetici per dimostrare l’esposizione o meno alla talidomide per l’ottenimento dell’indennizzo. Inoltre, ha riportato numerose evidenze scientifiche a supporto della capacità della talidomide di causare difetti monolaterali  agli arti in conigli, scimmie e nel pesce zebra  che sono infatti osservabili in molte delle vittime italiane della talidomide e nelle serie cliniche tedesche e inglesi degli anni 60′ , come documentato da Benedetto Terracini.

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Prof.ssa Luisa Guerrini
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Prof. Benedetto Terracini

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