Lombalgia acuta, studio identifica i farmaci più efficaci nel trattamento

«La lombalgia acuta è causa frequente di disabilità in tutto il mondo, con un elevato carico socioeconomico dovuto alle assenze dal lavoro e all'accesso ai servizi sanitari, ma gli studi sulla sua gestione farmacologica sono limitati e sovente con indicazioni contrastanti»

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Miorilassanti e antinfiammatori non steroidei (FANS) migliorano efficacemente i sintomi acuti dopo una settimana di terapia. Lo si legge in un articolo di revisione e metanalisi pubblicato sul Journal of Orthopaedic Research da un team di ricercatori, prima firmataria Alice Baroncini dell’ospedale universitario RWTH ad Aachen in Germania, che ha esaminato quali sono i farmaci non oppioidi con la migliore efficacia nel trattamento della lombalgia acuta (LBP).

«La lombalgia acuta è causa frequente di disabilità in tutto il mondo, con un elevato carico socioeconomico dovuto alle assenze dal lavoro e all’accesso ai servizi sanitari, ma gli studi sulla sua gestione farmacologica sono limitati e sovente con indicazioni contrastanti» scrivono gli autori, che per capire quali fossero i composti dotati di maggiore efficacia nella LBP hanno identificato 18 articoli della letteratura scientifica per un totale di 3.478 pazienti (età media 42,5 anni; 54% donne) con lombalgia acuta di durata inferiore a 12 settimane. «La durata media dei sintomi prima del trattamento era di 15,1 giorni, e gli studi selezionati comprendevano quelli svolti sulla colonna lombare ed escludevano quelli sugli oppioidi, dato che le attuali linee guida li sconsigliano nell’uso in prima linea» riprende la ricercatrice.

E i risultati parlano chiaro: miorilassanti e FANS dimostrano la maggiore efficacia nel ridurre il dolore e la disabilità nei pazienti con LBP acuta dopo circa 1 settimana di terapia. Da sottolineare che la combinazione tra FANS e paracetamolo ha mostrato un miglioramento maggiore rispetto ai soli FANS grazie alla sinergia tra le due molecole, mentre il solo paracetamolo non ha avuto un impatto significativo sulla LBP.
«Questi risultati aprono la strada a ulteriori ricerche volte a identificare non solo i farmaci che offrono un sollievo dal dolore rapido ed efficace, ma anche quelli che consentono il più basso tasso di recidiva dei sintomi» conclude Baroncini.

Journal of Orthopaedic Research 2023. Doi: 10.1002/jor.25508
http://doi.orh/10.1002/jor.25508

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