MALATTIE RARE: SINDROME DI KALLMANN

La prevalenza è di 1/8.000 maschi e 1/40.000 femmine, ma probabilmente è sottostimata.

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La sindrome di Kallmann (KS) è una patologia genetica dello sviluppo, che associa ipogonadismo ipogonadotropo congenito (CHH) da deficit dell’ormone di rilascio delle gonadotropine (GnRH), anosmia o iposmia (con ipoplasia o aplasia dei bulbi olfattivi). La prevalenza è di 1/8.000 maschi e 1/40.000 femmine, ma probabilmente è sottostimata.

SINTOMATOLOGIA

La diagnosi si sospetta spesso nella pubertà, a causa del mancato sviluppo sessuale, ma anche nell’infanzia nei maschi con criptorchidismo, micropene o altri segni non correlati alla riproduzione. I segni clinici principali sono l’assenza dello sviluppo puberale spontaneo completo e il deficit parziale o totale dell’olfatto (anosmia) in entrambi i sessi. I maschi adulti non trattati di solito presentano diminuzione della densità ossea e delle masse muscolari, del volume testicolare (<4 ml), disfunzione erettile, calo della libido e infertilità. Le femmine adulte non trattate vanno incontro costantemente ad amenorrea primitiva con sviluppo del seno assente o ridotto. Sono rari l’agenesia renale monolaterale (di rado bilaterale e letale alla nascita), il deficit uditivo, la labio- o palatoschisi, l’agenesia dei denti e la sincinesia bimanuale persistente dopo l’infanzia.

TRATTAMENTO

Per indurre la pubertà e, in seguito, la fertilità, si utilizza la terapia sostitutiva ormonale. Si usano di solito gli esteri di testosterone. Nei maschi, per ottenere la virilizzazione normale e aumentare il volume testicolare, si possono utilizzare iniezioni di gonadotropina corionica umana (hCG), combinate con l’ormone follicolo-stimolante (FSH) o in monoterapia. Negli adulti, per stimolare la spermatogenesi, è obbligatoria la terapia con gonadotropina combinata. Nelle femmine, si somministrano gli estrogeni per indurre lo sviluppo dei genitali e del seno e il progesterone per regolarizzare il ciclo. Si utilizza la somministrazione pulsata di GnRh o gonadotropine per indurre la follicologenesi e l’ovulazione e, quindi, per ripristinare la fertilità. Non è al momento disponibile nessun trattamento per l’anosmia. Non è letale. Con il trattamento ormonale, la femminilizzazione o virilizzazione puberale possono essere ottenute in tutti i pazienti. La fertilità può essere raggiunta nella maggior parte dei casi, ma il criptorchidismo ha una prognosi sfavorevole nei maschi.

(fonte orpha.net)

Marchigiano di Fermo vive in Romagna dal settembre del 2000. Giornalista professionista dal 1991, ha lavorato in quotidiani di diverse regioni (Marche, Umbria, Toscana, Lazio ed Emilia Romagna) fino alla qualifica di caporedattore centrale. Tra le sue esperienze anche l'assunzione, quale esperto per l'informazione, presso l'ufficio di Gabinetto del presidente del Consiglio regionale delle Marche dott. Alighiero Nuciari nei primi anni 90 e quelle radiofoniche presso alcune emittenti private sempre delle Marche.

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