TikTok e challenge: l’impatto sugli adolescenti

Gli esperti affermano che la mancanza di comprensione del modo in cui TikTok influisce sugli utenti è particolarmente preoccupante, data l'enorme popolarità tra i giovani.

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Che impatto possono avere i social media sulla nostra salute mentale? Soprattutto per quel che riguarda gli adolescenti, primi fruitori di queste piattaforme?

A questa domanda ha cercato di dare risposta una inchiesta del Guardian, noto quotidiano inglese, che ha indagato sui rapporti tra il noto social TikTok ed i giovani: “è imbarazzante sapere così poco di TikTok e dei suoi effetti sulle persone”, ha dichiarato al quotidiano britannico Philipp Lorenz-Spreen, ricercatore presso il Max Planck Institute for Human Development di Berlino. “La ricerca – afferma il ricercatore – è spesso in ritardo rispetto all’industria e questo potrebbe diventare un grosso problema”.

Gli esperti affermano che la mancanza di comprensione del modo in cui TikTok influisce sugli utenti è particolarmente preoccupante, data l’enorme popolarità tra i giovani. Secondo gli ultimi dati questa piattaforma rimane ad oggi la più frequentata dai ragazzi, con quasi 6 adolescenti su 10 che la preferiscono ad altri social media. Per far capire gli ordini di grandezza, solo negli Stati Uniti, il 67% degli adolescenti afferma di avere un account su TikTok e il 16% di questi lo usa quotidianamente.

Le challenge di TikTok

TikTok ha dovuto negli ultimi anni affrontare un attento esame per le pericolose “challenge” (sfide che utenti sottopongono ad altri utenti del social) a cui l’algoritmo ha dato visibilità e viralità. Per fare alcuni esempi: la “Labello challenge”, che incitava nell’utilizzo del burro cacao e incoraggiando, appena finito l’utilizzo, al suicidio; la “Blackout Challenge”, ovvero trattenere il respiro fino a perdere la conoscenza; la “Benadryl Challenge”, che induceva i partecipanti ad assumere una grande quantità di antistaminici nel tentativo di produrre effetti allucinogeni.

È di pochi giorni fa la notizia che in Messico si sia diffusa, attraverso il social network, la “reto clonazepam”: una challenge dove gli utenti vengono sfidati ad assumere questo medicinale e resistere agli effetti sedativi. Il risultato è che le autorità messicane hanno segnalato otto avvelenamenti lievi da clonazepam avvenuti in sole 48 ore.

Secondo il quotidiano El Pais, anche altri sette studenti universitari di Veracruz hanno subito avvelenamento dello stesso principio attivo dopo aver preso parte alla sfida sul social. È stato sempre su TikTok che si è diffusa l’idea di utilizzare un antidiabetico dimagrante (semaglutide), portando alcuni utenti ad abusi e comportamenti rischiosi.

Come funziona TikTok?

Le preoccupazioni per l’impatto sulla salute mentale riguardo l’utilizzo dei social media sono di lunga data, ma si sono intensificate solo negli ultimi anni. Nel 2021, ad esempio, una ricerca interna di Instagram resa pubblica da Frances Haugen ha mostrato i drastici impatti sulla salute mentale della piattaforma sugli utenti adolescenti, incluso un aumento dei tassi di disturbi alimentari tra le ragazze giovani, suscitando numerose richieste di una regolamentazione molto più stringente per il social.

Nello specifico, anche TikTok utilizza contenuti dannosi molto simili, con algoritmi che tendono a rilevare l’interesse degli utenti molto più velocemente, con la tendenza a scartare feed cronologici a favore dei contenuti suggeriti. Questo, spesso, dà origine a contents più estremi. Ad esempio, un rapporto del 2021 ha mostrato che oltre il 70% di contenuti estremi trovati su You Tube sono stati consigliati agli utenti da un algoritmo.

TikTok è “più veloce di qualsiasi altra piattaforma nel rilevare l’interesse”, ha affermato Marc Faddoul, co-direttore di Tracking Exposed, un’organizzazione per i diritti digitali che indaga sull’algoritmo di TikTok. “L’app – afferma Faddoul al Guardian – fornisce un flusso infinito di sollecitazioni emotive, che possono essere difficili da riconoscere, con un impatto reale sugli utenti a lungo termine. Non renderà nessuno depresso dall’oggi al domani – precisa il co-direttore – ma ore di consumo ogni giorno possono avere un grave impatto sulla salute mentale.”

E le preoccupazioni continuano rispetto altri effetti negativi, inclusa la disinformazione medica in vari ambiti della salute. TikTok – sottolinea il quotidiano inglese – si è rifiutato di commentare le critiche relative alla disinformazione sulla salute e all’autodiagnosi degli utenti in base ai contenuti visualizzati sulla piattaforma, rifiutando di esprimersi anche sulle politiche delle informazioni mediche utilizzate nelle pubblicità.

Covid-19 e TikTok

Anche la pandemia da Covid-19 ha accentuato l’utilizzo dei social media, compreso TikTok: “Lo spirito di TikTok è questo: pubblicare ad alta voce cose estremamente personali”, ha spiegato Yim Register al Guardian, un ricercatore che studia il rapporto tra salute mentale e social media e “le persone sono incoraggiate dalla piattaforma a essere vulnerabili per adattarsi a quel mood”. Gli esperti concordano che questi tipi di contenuti possono offrire supporto e un modo creativo per affrontare il dolore, ma possono anche portare a ulteriori traumi. Infatti, per molte persone, rivelare abusi o problemi di salute mentale può essere traumatico e dannoso.

Nel frattempo, l’algoritmo di TikTok viene lentamente aperto. Ad agosto scorso, le autorità di regolamentazione cinesi hanno richiesto a TikTok di aprire i suoi algoritmi per la revisione e la società nello stesso periodo ha iniziato a consentire a Oracle di controllare i suoi modelli di moderazione dei contenuti. Secondo il Guardian gli esperti concordano sul bisogno di maggiori informazioni per aiutare i giovani ad utilizzare questo tipo di piattaforme o a non usarle.

fonte: Doctor33

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